Il 16 marzo scorso Maria Madison Di Giovanni ha vinto la medaglia d’oro al Campionato di pattinaggio Star/Michel-Proulx, disputatosi a Lévis, nella categoria “Sans Limites” meno di 9 anni.
«Si trattava – spiega la mamma Rosanna Anobile – di una competizione, l’ultima di questa stagione, che riuniva le migliori pattinatrici provenienti dalle varie regioni del Québec. Maria rappresentava la regione di “Bourassa” che comprende Anjou, Montréal-Nord e Saint-Léonard. La prossima tappa sarà quella di prepararsi per la categoria successiva, i meno di 10 anni, la cui prima vera gara si terrà a fine luglio ad Ottawa e servirà a “briser la glace” per la stagione successiva».
A 9 anni Maria Madison vive intensamente la sua passione per il pattinaggio artistico e niente potrebbe distrarla dal suo obiettivo che è quello di prepararsi, di gareggiare e fare sempre meglio.
Alla sua giovane età ha già vinto numerose medaglie e trofei ed è una vera promessa di questo sport.
Ma trofei e medaglie non vengono da sole, vengono con il lavoro, l’impegno costante, la dedizione, i sacrifici e con una famiglia e uno staff che la assecondano per permetterle di vivere fino in fondo tale passione.
«Maria – racconta la mamma, nata a Montréal da genitori originari della Basilicata, – ha iniziato a pattinare a tre anni. Ama talmente questo sport che ci si dedica con tutto l’impegno possibile senza trascurare la scuola dove va benissimo. Frequenta la quarta elementare della scuola Genesis a Laval e va benissimo. È molto concentrata, disciplinata, attenta e fa tutti i compiti. Io e mio marito Alido, i cui genitori sono d’origine abruzzese, l’avevamo avvisata: se a scuola non vai bene rallentiamo con il pattinaggio. Ma nostra figlia fa tutto bene e noi non abbiamo veramente nulla da dire, riesce a gestire le due cose senza problemi».
«Il pattinaggio non mi distrae dalla scuola e la scuola non mi distrae dal pattinaggio», afferma sicura Maria Madison che poi, dimostrando di aver le idee ben chiare, aggiunge: «Adoro pattinare, mi piace vivere allo stesso tempo la sensazione della velocità e quella della performance, della competizione. Mi piace anche il fatto che ogni volta imparo delle cose nuove e sento che allenarmi mi fa proprio bene».
Mi descrivi la tua settimana?
«Mi alleno praticamente tutti i giorni – risponde la giovane atleta – sia la mattina, prima di andare a scuola, che il pomeriggio, dopo la scuola. Oltre all’allenamento su ghiaccio faccio anche gli esercizi di rilassameno muscolare». Il sabato, oltre che trovare il tempo per frequentare i corsi d’italiano del PICAI, fa anche ginnastica e la domenica si dedica al balletto! Cosa volete di più?
«In effetti – interviene la sua allenatrice Giovanna Fiore – Maria si allena dalle 10 alle 15 ore a settimana. Per una bambina di 9 anni è molto ed ogni tanto ha bisogno di rifiatare e di riposarsi».
Giovanna è allenatrice professionista da 12 anni ed ha iniziato ad allenare Maria Madison all’Arena Roberto Luongo, che è anche la sede della “CPA Saint-Léonard” (Club Patinage Artistique), quando la bambina aveva 5 anni.
«Lavora forte. La cosa che desidero di più – afferma Giovanna – è che continui ad avere sempre questa passione e che continui ad applicarla sul ghiaccio e che si diverta nel farlo, sono sicura che in tal modo verranno anche i risultati. I suoi punti forti sono il salto chiamato “double loop”, le piroette, gli “arabeschi”. Riuscire a sintetizzare e sincronizzare in due minuti e mezzo di performance la parte artistico-musicale con quella atletica non è facile. Insieme a noi c’è anche il coreografo e l’allenatore che cura di più la parte atletica, è un lavoro d’equipe e Maria Madison fa tutto con grande naturalezza».
Maria qual è il tuo sogno?
«Andare alle Olimpiadi», risponde sicura la ragazza.
«Perché no?», aggiunge Giovanna. «C’è ancora molta strada da fare ma non si sa mai cosa ci può riservare la vita».
«Spero che un giorno possa andare alle Olimpiadi – interviene la mamma Rosanna – ma non c’è solo quello. Il mio, più che altro è un desiderio, quello che Maria continui a fare ciò che ama di più. Quando la sua lama tocca il ghiaccio vola, si trasforma in un’altra persona. Quindi il mio sogno è che sia sempre contenta di quello che fa. Come genitori ci ha fatto vivere e ci sta facendo vivere delle grandi emozioni e delle esperienze che non sapevamo di poter vivere. Abbiamo incontrato delle persone eccezionali come i suoi allenatori, tutta gente che ha una grande passione per il pattinaggio e per la vita e una gran voglia di andare lontano perché, in fondo, il cielo non ha limiti!»