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16:55pm12 Giugno 2019 | mise à jour le: 12 Giugno 2019 à 16:55pmReading time: 3 minutes

A passeggio per le vie di una città italiana

A passeggio per le vie di una città italiana
Photo: Foto F. IntravaiaGli alunni delal scuola con gli insegnanti e la signora Lattanzio

La “Fiera dell’italiano alla scuola elementare Pierre De Coubertin di Saint-Léonard

Ancora una volta gli alunni della scuola elementare Pierre De Coubertin e i loro insegnanti ci hanno piacevolmente sorpreso con l’edizione 2019 della “Fiera dell’italiano”, presentata nella palestra della scuola il 6 giugno scorso.

Il tema di quest’anno è stato la rappresentazione di una via di una città italiana con i suoi ristoranti, bar e negozi di ogni genere.

«È stata – spiega Carmela Bonifacio, insegnante d’italiano e responsabile del progetto – la naturale evoluzione del tema dello scorso anno. Quest’anno siamo “entrati” nella città, ne abbiamo preso una parte, l’abbiamo ingrandita, siamo andati a vedere cosa c’è veramente in una una via di una città italiana. I bambini delle quarte, quinte e seste classi si sono trasformati in cuochi, pizzaioli, baristi, gelatai, commessi dei negozi, progettando un bel viaggio virtuale.

Carmela Bonifacio (a destra), responsabile del progetto, in compagnia di Sonia Bertone, insegnante d’italiano

Non potevamo poi far passare in secondo piano i 500 anni della morte di Leonardo da Vinci; per questo gli alunni hanno preparato una sezione dedicata al Genio del Rinascimento e a “Monna Lisa”, un capolavoro non solo italiano ma dell’umanità e alle sue invenzioni, e, visto che un’invenzione chiama l’altra, hanno sviluppato qualche tema come, ad esempio, l’invenzione del telefono o quella della stampa e dei giornali e si sono trasformati a loro volta in inventori con progetti davvero ingegnosi.

I bambini delle terze, infine, si sono dedicati alle fiabe, ne hanno scelte alcune e le hanno reinventate e riproposte alla loro maniera. Se consideriamo che per tutti questi alunni l’italiano è la terza lingua, possiamo dirci davvero soddisfatti del risultato di questa “Fiera” per la quale hanno lavorato davvero molto sacrificando spesso anche una buona parte del loro orario di pranzo. Ma lo hanno fatto e lo fanno con piacere perché – conclude l’insegnante – imparano in maniera interattiva divertendosi, e questa è la cosa più bella!»

Dello stesso parere è anche Patricia Lattanzio, commissaria scolastica per le scuole anglofone di Saint-Léonard: «Sono orgogliosa di vedere che questi bambini dimostrano tanto interesse per la nostra lingua e la nostra cultura. Significa che nella loro testa “germoglia” il seme dell’italianità, un valore che un giorno potranno trasmettere, loro stessi, ai propri figli. In quanto figlia di immigrati italiani mi rallegro per questi sforzi e per queste iniziative che dobbiamo sostenere tutti e che ci regalano delle speranze per il futuro».

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