Care concittadine e cari concittadini, care e cari quebecchesi e canadesi di origine italiana,
nel tempo dei social, mi affido alla carta stampata e in particolare allo stimato settimanale Corriere Italiano per rivolgere a tutte e a tutti voi i miei più sinceri auguri in occasione delle festività di fine d’anno.
Questo spazio mi permette anche di formulare, se non un vero e proprio bilancio, almeno qualche considerazione sull’anno che volge al termine.
In primo luogo sono davvero molto grata alla collettività italiana per la calorosa accoglienza che mi è stata sempre riservata nelle occasioni in cui ho avuto il piacere di incontrare personalmente molte e molti di voi, anche grazie alla preziosa collaborazione delle numerose Associazioni della collettività. Ne abbiamo censite quasi 200 attive nella Circoscrizione Consolare. Come sa chi mi conosce, a me sono particolarmente cari i Clubs de l’âge d’or che compongono il Conseil Régional des personnes âgées italo-canadiennes (CRAIC), perché rappresentano la nostra emigrazione di prima generazione e perché considero il No profit una rete preziosa e insostituibile di solidarietà.
In secondo luogo, mi hanno reso molto orgogliosa di loro sinora tutte le italiane e gli italiani nonché tutte le oriunde e gli oriundi che nella nostra circoscrizione si sono adoperate/i e si adoperano incessantemente per mantenere vive le tradizioni della nostra amata Penisola e che si identificano nel Tricolore e nelle eccellenze che esso rappresenta.
In questi primi dieci mesi del mio mandato, nella mia veste di Console Generale d’Italia a Montréal, ho avuto modo di apprezzare, a più riprese, quanto la collettività italiana sia fortemente attaccata alle proprie origini. È un legame vero e profondo, tramandato di generazione in generazione, che costituisce uno dei valori fondanti e di coesione della nostra italianità qui in terra straniera. È l’immagine dell’Italia positiva. Quella che deve sempre e ovunque prevalere.
Nell’ampio bagaglio di tradizioni che la nostra comunità porta con sé spiccano la lingua italiana e le sue splendide sfumature dialettali, ma anche tutte le sfaccettature della nostra poliedrica, antichissima e al contempo innovatrice cultura, senza dimenticare la nostra insuperabile cucina, le nostre impareggiabili abilità nel design e nella creatività, nell’arte, nel cinema, nella moda e nell’imprenditorialità. Sono tutte queste “eminenti abilità italiane” che il Consolato Generale, l’Istituto Italiano di Cultura e le altre istituzioni del “Sistema Italia” hanno voluto valorizzare nelle tante occasioni in cui abbiamo celebrato, insieme, il nostro modo di “Vivere all’Italiana”, quello che ci rende uniche ed unici al mondo.
Alcuni sono i momenti salienti che mi preme ricordare, insieme a voi, care lettrici e cari lettori del Corriere Italiano. La “Degustazione” di vini italiani organizzata dalla nostra Agenzia ICE/ITA al Marché Bonsecours di Montréal, dove le maestrie vinicole italiane di oltre cento produttori e altrettante aziende provenienti da quasi tutte le Regioni dello Stivale hanno fatto apprezzare più di 500 etichette. La “Serata Italiana” del Festival Internazionale del Film sull’Arte (FIFA) nei giorni della IV Settimana della Cucina Italiana nel mondo, settimana punteggiata dalle iniziative del Consorzio “Tipicità” delle Marche. Le Meraviglie d’Italia presentate per promuovere il turismo delle radici. La Riunione d’area dei Consoli Generali di Nord America e Oceania, che – ad inizio ottobre – ha reso Montréal il fulcro della rete consolare italiana di un’area tanto vasta quanto complessa, permettendo agli oltre 20 Consoli Generali partecipanti di condividere buone prassi e lavorare sinergicamente, uniti con un unico obiettivo: migliorare i servizi offerti alla nostra collettività.
Infine, nella mia veste di Rappresentante Permanente d’Italia presso l’Organizzazione Internazionale per l’Aviazione Civile (ICAO) vorrei condividere la mia grande soddisfazione per il risultato storico che abbiamo raggiunto qualche settimana fa. L’elezione del connazionale Ing. Salvatore Sciacchitano alla carica di Presidente del Consiglio dell’ICAO. Si tratta del primo italiano e primo europeo a ricoprire questo ruolo nei 75 anni di storia di questa organizzazione internazionale. Un successo senza precedenti.
Permettetemi di rivolgervi un appello, in questo anno che sta per terminare. Non esitate a fare pervenire a me o alla mia Squadra, in Consolato Generale, suggerimenti e consigli sulle questioni che vi stanno a cuore e che vi interessano. Siete una comunità, tra italiane/i e oriunde/i, di oltre 400.000 persone.
La fine di un anno è anche l’occasione per esprimere i propri desideri e i propri buoni propositi. Tra i primi, è che la nostra comunità sia sempre più coesa e unita. Sentirsi “comunità” significa condividere valori, prospettive, diritti e doveri. Significa “pensarsi” all’interno di un futuro comune, da costruire insieme. Significa responsabilità, perché ciascuna e ciascuno di noi è, in misura più o meno grande, protagonista del futuro “convivere insieme”. Solo il lavoro tenace, coerente e lungimirante produrrà risultati concreti in questo campo. Sappiate che sarò sempre a vostra disposizione come “collante”, come ponte tra tutti i vari segmenti della nostra collettività.
Tra i secondi – i buoni propositi – il mio è che anche nel 2020, i servizi che vi forniamo al Consolato Generale d’Italia continuino ad essere all’altezza delle vostre aspettative: erogati in maniera efficace ed efficiente, oltre che trasparente e imparziale.
Con questo in cuore, colgo l’occasione, insieme alla mia Squadra, di fare pervenire i nostri più calorosi auguri per un sereno Natale e un felice e prospero 2020 a voi, alle vostre care e ai vostri cari.
La vostra Console Generale e Rappresentante Permanente d’Italia presso l’ICAO, Silvia Costantini