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16:17pm9 Giugno 2015 | mise à jour le: 9 Giugno 2015 à 16:17pmReading time: 7 minutes

Una Festa della Repubblica popolare

Cinque ministri del Quebec, il sottosegretario degli Affari Esteri con delega per gli italiani nel mondo Mario Giro, tante altre autorità italiane e quebechesi e circa 400 persone infreddolite a causa della temperatura decisamente poco in sintonia con il periodo, hanno partecipato, il 31 maggio scorso, nel grande piazzale antistante il Centro Leonardo da Vinci, alle celebrazioni relative alla Festa della Repubblica Italiana.

Un «Paese – come ha sottolineato il presentatore della serata Marco Luciani Castiglia – che esiste da 155 anni e da 69 festeggia la propria costituzione a Repubblica. Un Paese in cui ci vivono quasi 61 milioni di cittadini mentre altri 84 milioni, che hanno radici etniche totalmente o parzialmente riferite alle proprie origini, risiedono fuori dal territorio nazionale. Un Paese che sembra appartenerci sempre e comunque al di fuori dei confini nazionali, al di là del tempo, dei luoghi e delle distanze e la cui festa viene celebrata oggi anche qui a Montreal dove vive una comunità di quasi 300mila italiani».

A fare gli onori di casa è stato il presidente del Centro L.d.V. Silvio De Rose seguito poi dal Console Generale d’Italia a Montreal Enrico Padula il quale ha sottolineato come la nutrita partecipazione delle autorità quebecchesi alla Festa «sia un esempio del livello di importanza a cui sono arrivate le relazioni tra l’Italia e il Quebec rinforzate, tra l’altro, dalla recente visita a Roma del Primo ministro del Quebec Philippe Couillard. La Repubblica – ha ricordato il Console – non sono solo gli italiani che vivono in Italia ma anche tutte le comunità italiane all’estero come quella di Montreal che ha scelto – ed era una scelta che avrebbe potuto anche non fare – di mantenere e conservare la propria identità italiana». Padula ha poi assicurato l’impegno costante del governo per la promozione della lingua italiana all’estero e per il sostegno della stampa italiana.

Dopo l’intervento del Presidente del Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi Pino Asaro, che ha ricordato che il suo organismo continuerà a battersi, sempre, per la  salvaguardia e la difesa della reputazione della comunità italiana nel Quebec e nel Canada, e dopo aver dato appuntamento, dal 7 al 16 agosto, per la 22° edizione della “Settimana Italiana”  la parola è andata alla Presidente del Comites Giovanna Giordano che ha rivolto un pensiero speciale ai militari di tutte le forze armate e ai caduti proprio in occasione del 70mo anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, ha ringraziato la Banda Gentile e i rappresentanti delle associazioni d’arma, presenti in gran numero alla Festa, «che mantengono viva – ha detto – la memoria per le generazioni a venire. L’auspicio – ha proseguito – è che questo evento possa rinforzare in tutti noi, e soprattutto tra i più giovani, sentimenti di appartenenza e legami culturali con la patria che sono uno strumento fondamentale per mantenere la nostra identità».

Al termine del suo discorso la Giordano ha assicurato il costante impegno suo e del Comites appena eletto per la promuovere la lingua italiana e per inserire il suo insegnamento nelle scuole pubbliche ed ha salutato i giovani italiani da poco arrivati che hanno manifestato il loro impegno per dare una nuova continuità alla nostra italianità».

E proprio di nuovi arivati dall’Italia ha parlato anche il consigliere CGIE Giovanni Rapanà che, dopo aver ricordato che quest’anno ricorre il 10° anniversario della venuta di Rai International in Canada, si è rivolto al sottosegretario agli Affari Esteri con delega per gli italiani nel mondo Mario Giro, presente alla Festa, chiedendo a lui e alle autorità italiane che rappresenta di fare il possibile per sostenere gli organismi di rappresentanza locali alle prese con una nuova “ondata” di immigrazione proveniente dall’Italia, «in modo che tali organismi – ha detto – possano accogliere in modo più adeguato questi giovani».

«Anche quest’anno – ha detto poi l’Ambasciatore d’Italia in Canada Gian Lorenzo Cornado – la nostra è una Festa aperta a tutti gli Italiani ed Italo-Canadesi, una festa per tutte le generazioni, una festa popolare, esattamente come il ‘Canada Day’. Perché l’Italia siete voi, l’Italia appartiene a tutti voi! Per questo la Festa della Repubblica – ha detto l’Ambasciatore che una decina di anni fa celebrò, nello stesso luogo, la Festa della Repubblica in qualità di Console generale d’Italia a Montreal, è diventata ormai, a tutti gli effetti, la Festa della Comunità Italiana, la vostra festa!».

Dopo aver ricordato gli altri importanti anniverari di quest’anno, i 70 anni della fine della Seconda Guerra Mondiale e il sacrificio di tanti soldati canadesi che si batterono e persero la vita per restituire agli italiani la libertà; i 10 anni di Rai International in Canada; i 50 anni di presenza istituzionale del Quebec in Italia, l’Ambasciatore ha rivolto un appello alla comunità italiana: «Coltivate e preservate la lingua e la cultura italiana. Portate – ha detto – l’italiano nelle vostre case, chiedete di portare l’insegnamento dell’italiano nelle scuole, è un vostro diritto!».

«La Festa della Repubblica è la festa della gente, la vostra festa, è una festa popolare e sono molto contento di essere qui insieme a voi che siete protagonisti delle vostre battaglie e della nostra cultura, della nostra identità», ha detto il sottosegretario Mario Giro che poi ha sottolineato come il Canada, e tutte le varie comunità presenti in questo grande Paese, compresa quella italiana, siano un esempio per il mondo di integrazione riuscita.

L’On. Francesca La Marca, eletta nella circoscrizione Nord e Centro America, ha lanciato un messaggio di fiducia: «Dopo anni di crisi durissima si intravedono segni di  ripresa che il governo italiano sta cercando di consolidare con riforme e sostegno all’internazionalizzazione. Il ‘Made in Italy’, la cultura e la solidarietà delle nostre comunità sono il vero punto di forza dell’Italia nel mondo; questa Festa, dunque, vuole essere una segno di vicinanza alla nostra amata Italia ma anche una manifestazione d’impegno per la ripresa, il lavoro, le riforme e la democrazia».

Dopo le autorità italiane è stata la volta di quelle montrealesi e quebecchesi. A turno, hanno portato il loro saluto e sottolineato il grande contributo dei nostri connazionali allo sviluppo della città e della Provincia Jim Beis, responsabile delle comunità culturali in seno al comitato esecutivo del Comune di Montreal (la cui moglie è d’origine italiana); il Ministro delle Relazioni internazionali Christine St-Pierre, che ha sottolineato le tante affinità e i tanti rapporti culturali, economici, scientifici, artistici e che a fine giugno si recherà a Roma per festeggiare i 50 anni di presenza istituzionale del Quebec in Italia; il Ministro delle Finanze Carlos Leitao (nato in Portogallo, «un emigrante come voi!», ha esclamato); il Ministro del Tesoro Martin Coiteux; il Ministro dei Trasporti Robert Poeti, fiero delle sue origini (il papà è italiano, la madre quebeccehse); Kathleen Weil, Ministro dell’Immigrazione, Diversità e Inclusione, che ha voluto accanto a sé la deputata di Jeanne-Mance-Viger Filomena Rotiroti che, in qualità di sua aggiunta parlamentare, collaborerà con il Ministro per un progetto pilota che dovrebbe favorire, in qualche sorta, l’integrazione dei nuovi arrivati d’origine italiana. «Vogliamo continuare a costruire una società forte – ha concluso il ministro – con la presenza e la partecipazione continua della comunità italiana di cui abbiamo sempre aprezzato il contributo».

Dopo un’ora abbondante di discorsi (forse un po’ troppi vista anche la temperatura) si è esaurita la parte protocollare per lasciare spazio alla musica con l’esibizione di Daniela Fiorentino, delle “DolceAmare” e del gruppo di Napoli “Le Strisce”. Appuntamento al prossimo anno nella speranza che al “rendez-vous” oltre ai politici, ci sia anche il sole!

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