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16:21pm4 Giugno 2013 | mise à jour le: 4 Giugno 2013 à 16:21pmReading time: 5 minutes

La festa di sant’Antonio a Padova e in Canada

Sono iniziate a Padova, le celebrazioni in preparazione alla festa di sant’Antonio, in un susseguirsi quotidiano di pellegrinaggi alla sua tomba. Quest’anno però, c’è una ricorrenza che dona ai pellegrinaggi una motivazione particolare: la memoria dei 750 anni dalla prima traslazione del corpo di sant’Antonio, avvenuta nel 1263, alla presenza di san Bonaventura, allora Ministro generale dell’Ordine dei frati minori. Fu in quell’occasione che si verificò il ritrovamento della Lingua incorrotta del Santo, 32 anni dopo la sua morte, oggi custodita nella Cappella delle Reliquie.  L’evento è riportato nelle prime biografie del Santo (Benignitas e Raimondina). Esse narrano come san Bonaventura, che presenziava a quella traslazione, “prese con riverenza tra le mani la lingua e con il viso rigato di copiose lacrime, rivolse alla presenza della moltitudine queste parole devotissime: <@Ri>O Lingua benedetta, che sempre benedicesti il Signore e lo facesti benedire dagli altri, ora appare chiaramente quanto grande sia stato il tuo merito davanti a Dio”.

Da allora la Lingua del Santo è venerata con particolare onore. E assieme al mento e all’apparato vocale trovato nella seconda ricognizione del gennaio 1981, è stata posta nella Cappella delle Reliquie, divenuta la seconda tappa d’ogni pellegrinaggio. Le decine di migliaia di devoti che vengono Padova nei giorni della Tredicina e del 13 giugno – Festa del Santo – non vengono certo per visitare uno dei complessi monumentali e artistici della penisola, ma per fare, con il loro pellegrinaggio un’esperienza di fede, esponendo a sant’Antonio i loro appelli o il ringraziamento per le grazie ricevute da un amico e intercessore delle necessità umane. Segno del legame spirituale e umano tra i devoti e il Santo sono gli innumerevoli “cuori”e foto posti a lato dell’Arca, a testimonianza di un rapporto e di una viva riconoscenza per i doni celesti di cui sant’Antonio è mediatore.

Le celebrazioni sono iniziate con “Il Cammino di sant’Antonio”, un appuntamento che ha attirato anche quest’anno una folla di giovani che, nella notte fra il 25-26 maggio, hanno compiuto un pellegrinaggio notturno di 25 km, sul percorso fatto dal Santo morente per raggiungere Padova. Partendo da Camposampiero dopo una veglia eucaristica, e dopo una sosta al santuario dell’Arcella con la celebrazione del Transito del Santo, essi hanno raggiunto la Basilica del Santo dove hanno partecipato ad una solenne celebrazione eucaristica. La Tredicina si svolge dal primo al 12 giugno, con la partecipazione di pellegrinaggi organizzati dalle diocesi del Triveneto e dalle associazioni più significative del territorio. Giovedì 13 giugno – Festa del Santo, i frati del Messaggero di sant’Antonio celebreranno una messa per tutti i membri della Famiglia antoniana; e all’offertorio saranno portate all’altare del Santo le “suppliche”, giunte da tutto il mondo, che chiedono grazie e protezione, segno di un profondo legame spirituale con il Santo. Alle ore 11, seguirà la solenne eucaristia presieduta dal vescovo di Padova e alle ore 17 quella celebrata dal Ministro Provinciale dei Frati Minori Conventuali. Come sempre, momento culminante della festa è la tradizionale processione, che porta la statua benedicente del Santo lungo le strade della città e termina con indirizzi di saluto da parte delle autorità e con la solenne benedizione con la Reliquia del Santo.

 

Anche in Canada la festa del sant’Antonio è celebrata in diverse parrocchie del Québec, dell’Ontario e della British Columbia. A Montréal, la festa in onore del Santo di Padova risale al 1913, quando nasceva la chiesa costruita dagli italiani dedicata alla “Madonna della Difesa”. Ma successivamente la festa al nostro Santo si estese, e continua ad essere celebrata con grande partecipazione di popolo nelle parrocchie Madonna di Pompei, San Domenico Savio, a Ville Emard e nelle chiese Madonna della Consolata e Madonna del Monte Carmelo, a St.Léonard.

A Toronto, la festa del Santo ha una lunga tradizione nella Holy Angel’s Church e nella chiesa dedicata a sant’Antonio lungo la “storica” Bloor Street. Altre celebrazioni avvengono quest’anno alla The Franciscan Church of St. Bonaventure, 1300 Leslie Street; alla St Raphael’s Parish Community di Burlington,  nelle chiese dedicate a sant’Antonio ad Ottawa, ad Hamilton e a Thunder Bay.

Nella British Columbia, infine, nelle chiese di Sant’Elena e di Burnaby. L’elenco è incompleto, perché le nostre fonti sono le lettere e le foto che gli italiani, devoti del Santo, inviano al “Messaggero di sant’Antonio”, per testimoniare la continuità di una devozione e l’impegno nel mantenere le tradizioni religiose più care alle loro comunità.

Come in ogni anno, anche in questo 2013, il “Messaggero di sant’Antonio” invita i devoti di sant’Antonio a concorrere per la realizzazione di un “Progetto sociale”. La scelta è di costruire, nel Malawi, in Africa, una scuola per dare un futuro migliore a tanti bambini. Ed è forte la speranza che – attraverso il Messaggero di sant’Antonio – anche dal Canada ci sia un forte apporto per la realizzazione del “Progetto”. Chi vuol concorrere alla sua realizzazione, divenendo membro della Famiglia Antoniana, scriva o telefoni:  St. Anthony of Padua Mission Aid, 1320 Leslie St. Suite 100  Toronto, On. M3C 2K9. Tel. (416) 690-9904.

 

Padre Luciano Segafreddo, direttore Messaggero di sant’Antonio, edizione italiana per l’estero (l.segafreddo@santantonio.org)

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