Ansa – La spettacolare e affascinante cronometro a squadre (della lunghezza di 17,6 km), allestita sulla pista ciclabile della Riviera dei fiori, fra San Lorenzo a mare (parcheggio vecchia stazione) a Sanremo (lungomare Italo Calvino), inaugurerà sabato 9 maggio uno dei Giri d’Italia fra i più incerti ed equilibrati. Almeno nelle previsioni. Un vero e proprio rompicapo, un enigma, questa edizione numero 98: per chi ama i pronostici e soprattutto per gli scommettitori più incalliti.
Solo uno fra i corridori al via indosserà la maglia rosa la sera del 31 maggio, a Milano, dopo 21 tappe e quasi 3.500 km di corsa, ma sono almeno cinque gli atleti che vantano consistenti chance di successo: lo spagnolo Alberto Contador, l’australiano Richie Porte, il colombiano Rigoberto Uran, l’italiano Fabio Aru e il belga Juergen Van den Broeck.
Corridori con caratteristiche diverse, ma che vantano capacità tecnico-atletiche di alto profilo. Gente esperta, adatta alle corse a tappe, quantomeno da podio. Tra i cacciatori dei successi di tappa, tra finisseur e velocisti, saranno presenti al via molti nomi di richiamo del panorama internazionale: i belgi Tom Boonen (alla prima partecipazione nella corsa rosa di Rcs sport-La Gazzetta dello sport) e Philippe Gilbert; gli australiani Simon Gerrans, Michael Matthews (vincitore nel 2014 della tappa di Montecassino e leader del Giro d’Italia per sei giorni consecutivi), Michael Rogers (vincitore lo scorso anno di due tappe, inclusa quella disputata sul mitico Zoncolan) e il campione nazionale Heinrich Haussler; gli spagnoli Jon Izaguirre, Benat Intxausti, Juan José Lobato, Mikel Landa e Mikel Nieve; i colombiani Carlos Alberto Betancur e Darwin Atapuma; i cechi Roman Kreuziger (che impresa sull’Alpe di Pampeago) e Leopold Koenig; il francese Sylvain Chavanel; il russo Aleksandr Porsev (campione nazionale in linea); i tedeschi André Greipel e Simon Geschke; l’olandese Maarten Tjallingii; gli sloveni Grega Bole e Luka Mezgec (vincitore in volata dell’ultima tappa dello scorso anno, sul lungomare di Trieste).
E gli italiani? Lo scalatore lucano Domenico Pozzovivo, Giovanni Visconti (per lui anche un trionfo sul Galibier, in una tappa amputata dal maltempo, ma pur sempre affascinante), il veterano Luca Paolini, Diego Ulissi, Fabio Felline, Oscar Gatto, Elia Viviani, Sasha Modolo, Alessandro Petacchi, Giacomo Nizzolo, Matteo Pelucchi ed Enrico Battaglin (che trionfò nella tappa a Oropa, nel 2014), compongono il plotone dei ‘padroni di casa’.
Saranno quattro i vincitori di precedenti edizioni del Giro d’Italia: Damiano Cunego, che s’impose a sorpresa nell’edizione del 2004; Ivan Basso, autore di una splendida doppietta nel 2006 e nel 2010; lo spagnolo Alberto Contador, trionfatore a Milano nel 2008, senza nemmeno aggiudicarsi una vittoria di tappa; il canadese Ryder Hesjedal, che riuscì ad aggiudicarsi l’edizione del 2012, conclusa ai piedi del Duomo a Milano.