Attività
18:45pm17 Aprile 2012 | mise à jour le: 17 Aprile 2012 à 18:45pmReading time: 5 minutes

Tra storia e antiche stampe

 

   In occasione delle Celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, il Complesso del Vittoriano a Roma, meglio noto con il nome di Altare della Patria, ha ospitato, dal 1° febbraio al 4 marzo scorso, la mostra “Antica Cartografia d’Italia”, una raccolta di antiche carte geografiche d’Italia e stampe di battaglie del Risorgimento della collezione Gianni Brandozzi, realizzate dal XV al XX secolo. L’esposizione approda ora nella Sala della Memoria della Casa d’Italia, a Montreal, dove sarà aperta al pubblico dal 21 aprile al 6 maggio (dal lunedì alla domenica, dalle 13 alle 19, ingresso gratuito). La mostra, la cui organizzazione e realizzazione montrealese è dovuta al Centro culturale della Piccola Italia-Casa d’Italia, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura, è sponsorizzata da Domodimonti Natural Wine e Picchio International della Famiglia Marisa e Francesco Bellini. Montreal potrà, dunque, godere di questo magnifico evento culturale che a Roma ha avuto molto successo.

La scelta della Casa d’Italia, e in particolare della Sala della Memoria, chiude, in un certo modo, il ciclo delle celebrazioni per il 150 anniversario dell’Unità d’Italia svoltesi nello stesso luogo lo scorso 17 marzo 2011, alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia in Canada Andrea Meloni, del Sindaco di Montreal Gerald Tremblay e dei maggiori esponenti della comunità italiana.                                             «C’è un solo simbolo che contenda al tricolore la natura di segno principe dell’identità nazionale – ha scritto, aproposito della mostra, Paola Peluffo, consulente del Presidente del Consiglio per le Celebrazioni del 150° – . È lo stivale, la penisola. Che cosa sarebbe successo se i direttori del Ministero dell’Istruzione del 1861 avessero scelto una carta diversa per le nostre scuole, come quella realizzata nel 1861, con l’Italia vista dalle Alpi (vedi foto in prima pagina)? A noi, vista così, appare “a rovescio”, ma è semplicemente l’Italia vista “dall’Europa”. Si capisce l’importanza del mare, che è la dimensione del possibile sviluppo economico e civile dell’Italia, dimostra che il Sud d’Italia non c’è: è il mare; dimostra la proiezione e la vicinanza fisica della Grecia, della penisola balcanica, della Tunisia».

                                          

La collezione Gianni Brandozzi ci permette di visualizzare l’evoluzione dell’Italia andata trasformandosi da “orizzontale”, come rappresentata dai romani, nell’icona dello stivale verticale che oggi conosciamo tutti e che ormai è il simbolo associato all’Italia. Un contributo sostanziale per fissare l’immagine della nazione italiana viene dato, dunque, dalla cartografia e dalla geografia. La carta è sempre espressione di un progetto culturale, mercantile, militare o di altra natura. Il messaggio che una antica carta geografica può trasmettere va ben al di là del suo valore artistico o collezionistico. Più di un libro essa, per il suo carattere di sintesi, delinea un vivido affresco sulle conoscenze di un determinato periodo storico.    Tra le opere esposte si segnala “La Tabula Peutingeriana”, la carta costantiniana realizzata nel IV secolo raffigurante l’itinerario di viaggio all’interno di tutto l’impero romano e l’Italia delle carte satiriche, raccolta di carte umoristiche dove vengono rappresentate le tensioni politiche dei vari paesi d’Europa tra ‘800 e ‘900.

   Per iniziativa del Centro culturale della Piccola Italia-Casa d’Italia e degli sponsor Domodimonti Natural Wine e Picchio International, alcune cartine saranno riprodotte in gigantografie di oltre quattro metri quadri per permettere al publico di Montreal di apprezzare il lavoro minuzioso degli antichi cartografi e di viaggiare all’interno dei primi tentativi di rappresentare lo spazio geografico da primitivi concetti di realta immaginate alle tecniche che si perfezionano con il passare dei secoli.

                                                                 

«Siamo felici di ospitare una mostra così importante e singolare che condurrà i visitatori di ogni età in un suggestivo ed interessante viaggio nella storia italiana. Attraverso questa esposizione la Casa d’Italia rinnova il suo contributo culturale apportato nel corso di questi ultimi dodici mesi a vantaggio della valorizzazione della comunità» dichiara il direttore del Centro culturale della Piccola Italia-Casa d’Italia Pasquale Lino Iacobacci che ringrazia, infine, il Consolato generale d’Italia a Montreal e l’Istituto Italiano di cultura per la gentile collaborazione.

 

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