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15:46pm16 Dicembre 2020 | mise à jour le: 16 Dicembre 2020 à 15:46pmReading time: 3 minutes

Tradizione e novità con il panettone all’olio d’oliva

Tradizione e novità con il panettone all’olio d’oliva
Photo: Foto cortesiaNancy Rossi, Gildo Cimmino e il panettone all'olio d'oliva

Gildo, Nancy e il progetto “Mon Olivier”

Si chiamano Gildo Cimmino e Nancy Rossi. Il primo è pasticciere presso la “Patisserie Bel Air”, la seconda è proprietaria di “Mon Olivier”, importatrice di olio d’oliva extra-vergine dal Molise.

Si sono conosciuti un po’ di tempo fa attraverso delle amicizie comuni e, unendo i loro rispettivi “savoir-faire”, hanno deciso di creare un panettone speciale all’olio d’oliva e cioccolato lanciato per il periodo di Halloween.

Ora, a maggior ragione per il Natale, l’operazione si ripete. Gildo e Nancy hanno preparato per il periodo delle feste il panettone classico alla frutta candidata e olio d’oliva e quello al cioccolato e olio d’oliva.

I due tipi di panettone possono essere ordinati sul sito https://monolivier.ca/ o telefonando al 514-823-1780 o inviando una e-mail a: info@monolivier.ca oppure contattando la Patisserie Bel Air (3913 rue Bélanger Est, Montreal), al 514-721-4997; sito: http://www.patisseriebelair.com/

 

Prova e riprova

«Non è stato facile arrivare a trovare la formula giusta per fare il panettone all’olio d’oliva. C’è voluto tempo, tante prove e soprattutto molta pazienza. Lavorare con l’olio – spiega Gildo, pasticciere originario di Torre del Greco – non è come lavorare con il burro, la resa della tessitura, la sofficità e la morbidezza non sono le stesse. Cambia anche il modo di impastare ma alla fine sono soddisfatto del risultato ma soprattutto spero che lo siano i consumatori che potranno portare in tavola a Natale un prodotto genuino, tradizionale ma anche innovativo e originale».

Il panettone di Natale all’olio d’oliva

 

Mafalda e gli olivi

Nancy Rossi, si è trasferita in Québec 21 anni fa. «Sono d’origine molisana. I miei genitori – racconta – vengono da Mafalda, un paesino che si trova sull’Appennino, al confine con l’Abruzzo. Io sono nata lì però sono cresciuta a Termoli. Ma andavamo sempre a Mafalda perché i miei genitori hanno delle terre con gli ulivi. Essendo un po’ avanti con l’età non avevano più la forza di occuparsene e così, invece che venderli, ho deciso di prendere la “relève”, ma con una ventata di novità.

Più o meno cinque anni fa ho lanciato il progetto “Mon olivier”, un sistema di patrocinio di un albero delle nostre due tenute, Martavizza e San Rocco, grazie al quale si potrà ricevere direttamente a casa l’olio d’oliva extravergine della nostra tenuta. In pratica si tratta di adottare un olivo. Ad ogni albero abbiamo dato un nome e ne abbiamo descritto la personalità. In tal modo il padrino o la madrina oltre che ricevere l’olio, può seguirne le tracce.

Il mio sogno – continua Nancy – era di lavorare all’ONU. Ho fatto anche uno stage al Tribunale penale internazionale per la ex-Jugoslavia ma poi mio marito, un quebecchese conosciuto in Francia, e “l’olio” mi hanno fatto cambiare direzione. La quantità di olio che produciamo è limitata. La nostra è una piccola tenuta e ho pensato che il sistema del patrocinio fosse un buon modo per offrire il nostro olio di qualità nel Québec. Oggi i miei genitori, che all’inizio di tutta questa operazione erano un po’ scettici, sono molto contenti anche perché, alla fine, l’uliveto è rimasto in famiglia». Per tutte le informazioni consultare il sito: https://monolivier.ca/

 

 

 

 

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