Stella Nesci e le "temps d’une pause"
Foto cortesia
È in pieno svolgimento (fino all’11 novembre) la Semaine dei proches aidants, un’iniziativa che serve a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla figura e il ruolo che svolgono nella nostra società le persone che assistono un familiare il quale, nella maggior parte dei casi, è un anziano in perdita di autonomia e con problemi a livello cognitivo.
Proprio per sottolineare l’importanza di tali persone nel nostro contesto sociale e valorizzarne il loro ruolo, l’organismo “Le Temps d’une pause” organizza, sabato 11 novembre, dalle 12 alle 17, una giornata dedicata ai “Proches aidants” presso il CHSLD Éloria-Lepage (3090 avenue de la Pepinière, Montréal, vicino alla fermata della metro Cadillac).
«È una giornata – spiega Stella Nesci, psicoeducatrice del suddetto organismo – che dedichiamo interamente a queste preziosissime persone, i “proches aidants o caregivers”, per valorizzarli e farli sentire importanti e per dare loro informazioni utili. Vi saranno, infatti, delle attività, delle conferenze, dei chioschi informativi che presenteranno i servizi a cui i familiari che assistono possono eventualmente rivolgersi. Inosmma saremo noi a prenderci cura, almeno per un giorno, di loro».
Tra le varie attività in programma Stella, originaria di Torino, a Montréal da quatttro anni e mezzo, segnala, in particolare, la conferenza “Gérere son stress”, del dottor Robert Béliveau, gli atelier di massaggio, il ballo di gruppo e un cocktail con la partecipazione di Suor Angèle».
Al servizio degli anziani e dei loro familiari
“Le Temps d’une pause” – spiega Stella – esiste da più di 14 anni ed ha 4 punti di servizio. La nostra sede principale è a St-Michel-St-Léonard, gli altri tre centri si trovano a R.d.P., Anjou e Rosemont-Petite-Patrie.
Offriamo diversi tipi di servizi alle famiglie a dei costi veramente abbordabili: il primo è quello che possiamo chiamare del “répit”, del riposo. Le famiglie che vogliono prendersi una giornata libera per fare quello che non riescono a fare quando si occupano dei loro cari ammalati, possono portare il loro familiare al nostro Centro. Qui, il malato troverà assistenza, stimolazione, accompagnamento e altro, spesso nella sua lingua madre. Il nostro personale parla italiano, francese, inglese, spagnolo e creolo. Bisogna capire che quando, ad esempio, una persona ha l’alzheimer perde l’uso delle lingue che ha imparato successivamente e ritorna madrelingua, quindi è importante poter contare su qualcuno che parli la tua lingua materna.
L’altro servizio importante che offriamo è quello della formazione, del supporto e dell’accompagnamento delle famiglie nella gestione dei comportamenti del malato, nella gestione delle attività quotidiane che non sono certo le stesse di una persona che sta bene. Vado a domicilio per spiegare ai familiari come comportarsi in questi casi.
Ad esempio, una persona in perdita d’autonomia può non essere più capace di lavarsi o di muoversi. Che fare? Come lavare il proprio caro senza che si irriti troppo? Come riadattare lo spazio della casa alle nuove “esigenze” del malato? In genere, ad occuparsi di loro sono i figli, o un coniuge, che spesso devono sacrificare il loro tempo, le loro energie, i loro impegni a queste nuove esigenze e non è certo facile. Come conciliare le proprie esigenze con quelle del malato? Con i nostri servizi cerchiamo di rispondere a tutte queste domande».
“Le Temps d’une pause”, 7400 boulevard St-Michel, Montréal; tel. (Giulia): 514-722-3000 int. 3036; www.tempsdunepause.org
Le cifre dei servizi
– 20.000 ore di “répit” fornite
– 500 “proches aidants” che hanno potuto beneficiare del nostro supporto
– 90 persone con déficit cognitivi che hanno ricevuto della stimolazione
– 60 ore di formazione per le famiglie
– 9 quartieri serviti del nord e dell’est di Montreal
– 4 punti di servizio