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21:36pm8 Marzo 2021 | mise à jour le: 8 Marzo 2021 à 21:36pmReading time: 2 minutes

Accordo patenti Italia-Québec: l’appello di La Marca al ministro David Lametti

Accordo patenti Italia-Québec: l’appello di La Marca al ministro David Lametti
Photo: Foto cortesiaL’On. Francesca La Marca, deputata Pd circoscrizione Nord e Centro America

ItaliaChiamaItalia – «Mi sono indotta a rivolgere al Ministro della giustizia del Québec, On. David Lametti, che ha sempre dimostrato una particolare sensibilità per i problemi della nostra comunità, un appello per unire le forze.

Sono passati quattro anni dall’accordo quadro tra Italia e Canada sul reciproco riconoscimento delle patenti di guida e poco meno dall’avvio delle trattative tra il governo italiano e quello del Québec, titolare della materia come le altre province canadesi, per giungere a un protocollo di intesa che possa consentire ai detentori dei titoli di guida di poterli utilizzare nelle località di residenza.

Nonostante l’impegno di tutti coloro che stanno portando avanti le trattative, non si è giunti finora a un risultato concreto avviando la fase operativa. Con sconcerto e delusione di quanti da anni stanno aspettando che per gli italiani in Canada e per i canadesi in Italia possa accadere ciò che già da tempo accade ai cittadini di altri paesi».

Lo dichiara in una nota l’On. Francesca La Marca, deputata Pd eletta nel Nord e Centro America e residente in Canada.

«Personalmente, sono intervenuta innumerevoli volte con atti parlamentari, sollecitazioni, incontri e contatti con rappresentanti istituzionali di vario genere, mi sono indotta a rivolgere al Ministro della giustizia, On. David Lametti, che ha sempre dimostrato una particolare sensibilità per i problemi della nostra comunità, un appello per unire le forze, sia sul versante italiano che canadese, con l’obiettivo di spingere le istituzioni responsabili a definire conclusivamente l’accordo. L’ho fatto – conclude – con rispetto dell’autonomia delle istituzioni impegnate nella trattativa e con considerazione del peso delle personalità interpellate, ma anche per spirito di servizio verso i tanti cittadini dei due paesi che hanno diritto ad avere finalmente una risposta».

 

 

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