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13:43pm6 Luglio 2021 | mise à jour le: 6 Luglio 2021 à 13:43pmReading time: 4 minutes

Il potere della positività

Il potere della positività
Photo: Foto Marilyn PaganoPamela Pagano, fondatrice e conduttrice della serie online "Kind Time"

Pamela Pagano e il suo “Kind Time”

di Francesca Sacerdoti   –   sacerdoti.francesca@gmail.com

Pamela Pagano è una giovanissima giornalista d’origine italiana residente a Montréal. Quello che subito colpisce di lei è la sua gentilezza, il suo modo di fare un po’ fuori dal tempo: un dono più che prezioso al giorno d’oggi, dove in un mondo sempre di fretta, alle volte si perde l’abitudine al sorriso, ad un gesto cortese. Ed è proprio questo suo lodevole tratto che caratterizza parte del suo lavoro. Infatti Pamela non è solamente una giovane donna molto gentile ma anche una giornalista talentuosa.

«Mi sono laureata in giornalismo alla Concordia University con un major in giornalismo ed un minor in sociologia – racconta Pamela – e sono anche la fondatrice e conduttrice della serie online Kind Time. Sono anche corrispondente per la serie Some Good News, ideata da John Krasinski».

 

Lo sviluppo di una passione

«Perché il giornalismo? Perché – risponde Pamela – amo ascoltare. Adoro ascoltare le storie delle persone e poi condividerle. È un dono, specialmente in questi tempi in cui ci vengono proposte così tante informazioni dai social media e dalla televisione. Avere una storia ed essere la voce di alcune persone è bellissimo. Ed è per questo motivo che amo il giornalismo così tanto».

Pamela Pagano

Ma la scelta di Pamela di intraprendere la carriera giornalistica, è stata ispirata anche dal suo background familiare, come lei stessa racconta: «Entrambe le mie nonne sono delle gran narratrici di storie. Quando ero piccola amavo ascoltarle e penso che questo mia abbia influenzato. Mi piace raccontare storie ma amo anche sentirne. Dunque il giornalismo è perfetto per questo. Ma sono stata influenzata anche dai miei genitori che lavorano entrambi al National Film Board of Canada. Sono cresciuta correndo nei corridoi del NFB guardando mio padre lavorare con i tecnici del suono ed altro. Ritengo che veramente molte persone abbiano ispirato la mia carriera giornalistica».

Pamela racconta poi anche la sua esperienza al Centro Leonardo Da Vinci, iniziata quando aveva 16 anni: «È stata la mia seconda casa. È stato il mio primo lavoro come istruttrice di fitness. Ho iniziato con Zumba, Zumba kids, Kangoo. Li amo con tutto il mio cuore. Ed ho anche coordinato per un po’ un loro campo estivo».

 

Some Good News e Kind Time 

In merito alla sua partecipazione come corrispondente a Some Good News, Pamela racconta: «È un’esperienza magica su base volontaria. Ha iniziato questo show durante la quarantena», continua riferendosi a John Krasinski ideatore della serie ed attore e regista americano: «Ci sono otto episodi che riportano buone notizie da tutto il mondo includendo anche la partecipazione di diverse celebrities. Ed un giorno, hanno iniziato a cercare corrispondenti da tutto il mondo, persone normali che potessero fare dei video di buone notizie. Dunque ho fatto un video anch’io, perché è sempre stato uno dei miei sogni raccontare buone notizie, ed è piaciuto. Adesso collaboro con loro da più di un anno».

Dalle buone notizie alla creazione di Kind Time giunta alla sue terza edizione e girata al Centro Leonardo Da Vinci. La serie mette in luce belle storie di cittadini e personalità di Montréal e vede la collaborazione su base volontaria di familiari ed amici e il supporto dello studio Great Things Studios. «Praticamente l’idea di Kind Time e iniziata molto prima della pandemia.

Eravamo seduti ad un tavolo, i miei genitori, io e mia sorella e mi hanno chiesto: “Cosa vuoi fare con la tua laurea in giornalismo quando avrai finito?,” ed io non ne ero molto sicura perché mi piacciono tutti i tipi di giornalismo. Ed a quel punto mia mamma mi ha detto: “Visto che sei così gentile nella vita di tutti i giorni, perché non metti insieme la tua passione per la gentilezza con il tuo amore per il giornalismo?” e tutti abbiamo pensato che fosse una bellissima idea. E poi abbiamo pensato a Kind Time, così dolce.

Dunque è in tal modo che è diventato un progetto personale, perché amiamo tutti i media, il giornalismo e fare del bene: condividere belle storie e rendere felici le persone, questo è quello di cui tratta Kind Time». «La gentilezza per me – aggiunge Pamela – è dare alla gente il tuo tempo. È per questo che l’ho chiamato Kind Time: credo che sia il più grande regalo che si possa fare a qualcuno perché, per quanto riguarda il tempo, non puoi né tornare indietro, né metterlo in pausa».

 

 

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