Attività
13:22pm28 Settembre 2021 | mise à jour le: 29 Settembre 2021 à 15:59pmReading time: 4 minutes

Tre romanzi di Rita Amabili-Rivet in libreria

Tre romanzi di Rita Amabili-Rivet in libreria
Photo: Foto Mathieu PrattLa scrittrice e teologa Rita Amabili-Rivet

Donne-eroine tra fede e ricerca dell’autonomia

“Saffia femme de Smirne”, “La lingère d’Acquaviva” (tradotto anche in italiano) e “Marguerite prophète” (Edizioni Guido Amabili).

Sono i titoli dei tre libri di Rita Amabili-Rivet, infermiera, teologa, scrittrice, nata a Montréal da una famiglia d’origine marchigiana, autrice di diverse opere sull’immigrazione italiana, sulla storia delle donne nel cristianesimo e sui diritti e le condizioni dei bambini nel mondo.

L’idea che sta dietro a questi tre lavori – spiega la teologa – è quella di presentare una donna, in tre epoche diverse della nostra era, il II secolo dopo Cristo (Saffia), il Medioevo (Benedetta, la lingère) e l’era contemporanea (Marguerite). Donne che sono state, comunque, protagoniste del loro tempo, anche se tali protagoniste sono state volutamente “silenziate” e lasciate nell’ombra per troppo anni in quanto la storia non ha mai valuto raccontare le loro gesta.  Volevo raccontarle dal punto di vista della cristianità, della fede, di quella fede che non è stata e non è certo minore di quella degli uomini, di una donna che la Chiesa ha “trascurato” fin dall’inizio.

Attraverso la lettura di uno o dell’altro dei miei romanzi – continua Rita Amabili – si può forse conoscere meglio il loro ruolo nella società e soprattutto il loro ruolo nella ricerca del messaggio di Gesù e del cristianesimo, ben diverso da quello che ci hanno insegnato da piccoli.

Ho fatto molte ricerche – afferma Rita Amabili – ed ho scoperto tante cose interessanti su queste donne che sono veramente esistite. Attraverso i libri voglio condividere con i lettori questo messaggio cristiano per renderlo più attuale, più adatto ai nostri tempi e che mi sembra comunque appassionante. Attraverso gli occhi e le gesta di Saffia, di Benedetta e di Marguerite si possono trovare alcune risposte alle domande che tutti noi ci poniamo: chi siamo, da dove veniamo e cosa facciamo su questa terra.

Faccio un esempio raccontando una storiella: lo schiavo beneamato di un signore romano si era gravemento ammalato. Allora, il suo padrone, mosso a compassione, cerca di fare di tutto per farlo guarire e si rivolge anche ai cristiani per chiedere loro se Gesù potesse fare qualcosa per guarirlo. Ma la fede non è a comando. Quante volte anche noi, quando nella nostra vita è apparso un dramma inaspettato, abbiamo chiesto a Gesù di “fare qualcosa” per risolverlo. Ma Gesù non è magico! La fede si coltiva, con la preghiera, con la predisposizione d’animo, con il proprio comportamento. Quando si prega ci si dà la forza di andare avanti, di non sentirsi soli. Ma la soluzione ai problemi, la forza di andare avanti, nonostante le contrarietà della vita, viene da dentro di noi, dalla nostra capacità di far crescere tale fede e farla diventare adulta.

Per me essere scrittrice – aggiunge la teologa – significa anche raccontare cose che la Chiesa non ha mai raccontato ma che sono lo stesso delle cose vere. Anche le donne sono state torturate e messe in prigione, come gli uomini, in nome della Cristianità. Sono state lo stesso protagoniste e coraggiose nel loro tentativo di condividere la fede con altre persone. Molti si chiedono: ma dov’erano le donne all’epoca di Gesù? Non c’erano? C’erano e come se c’erano. Solo che la storia non se n’è mai occupata. Facevano tante cose, non solo preparare i pasti, ma dovevano sottostare alle leggi del tempo che non permettevano loro di fare le stesse cose degli uomini».

 

La donna di oggi e la fede, a che punto siamo?

«Se guardiamo la Chiesa cattolica – risponde Rita Amabili – non siamo andati molto avanti perché gli uomini non vogliono. Quando dico gli uomini non intendo, ovviamente, tutti gli uomini, mi riferisco a quelli che non vogliono farci prendere il nostro posto. Le battaglie non si fanno solo al di fuori ma anche all’interno della Chiesa cattolica, l’importante è condividere il messaggio di Gesù, quello di trovare il proprio cammino. Come? Nella sua storia la Chiesa cattolica ha sempre escluso delle persone. Ma Gesù non ha fatto così! Non ha detto: le persone che hanno i capelli castani sono meglio di quelle che hanno i capelli rossi. Dio è amore, per tutti, tanto per l’omosessuale che per la divorziata. Dio non è esclusione, è inclusione».

I libri sono in vendita presso le Librairies Paulines www.librairies.paulines.qc.ca  – tel: 514 849-3585 o sul sito www.ritaamabili.com

 

 

 

 

More Like This