Attività
14:21pm21 Dicembre 2021 | mise à jour le: 21 Dicembre 2021 à 14:21pmReading time: 4 minutes

Un momento di sensibilizzazione e di solidarietà

Un momento di sensibilizzazione e di solidarietà
Photo: foto cortesiaUn momento della manifestazione del 6 dicembre scorso

Il Centro Donne Solidali e Impegnate e la fiaccolata del 6 dicembre contro la violenza sulle donne

di Francesca Sacerdoti  –  sacerdoti.francesca@gmail.com

Lunedì 6 dicembre si è tenuta un’importante iniziativa organizzata dal Centro Donne Solidali ed Impegnate di Montréal per ricordare le 14 donne uccise nel 1989 e per sottolineare ancora una volta l’importanza della lotta contro la violenza alle donne.

Il Centro, infatti, come già negli anni precedenti, ha organizzato una fiaccolata che ha visto la partecipazione anche della sindaca di Ahuntsic-Cartierville Émilie Thuillier insieme alla direttrice del centro Pina Di Pasquale.

 

La missione del Centro e la fiaccolata

Abbiamo avuto il piacere di discutere con la direttrice che ci ha parlato dell’importanza di tale evento e delle attività del Centro in generale: «Il Centro è stato fondato nel 1978 dalla prima generazione di emigrati italiani – spiega la signora Pina – dalle donne per le donne. È un luogo di scambio e di azione con l’obiettivo di rompere l’isolamento di tutte le donne, lavorando da un punto di vista femminista e solidale. È stato fondato per migliorare le condizioni sociali, economiche e politiche di tutte le donne indipendentemente dalla loro età, dalla loro apparenza etnoculturale e dall’orientamento sessuale. E l’obiettivo è dunque quello di offrire un luogo di appartenenza; è un posto di incontro e di solidarietà per tutte le donne. Ha inoltre come scopo quello di creare un ponte tra le donne di diverse culture o origini, e di favorire gli scambi tra le donne di origine italiana della seconda e terza generazione riguardo la loro realtà in relazione alla condizione femminile ed all’italianità».

Pina Di Pasquale racconta poi dell’evento: «Sono almeno tre anni che facciamo questa fiaccolata, escluso l’anno scorso a causa della pandemia. Ha sempre avuto un buon successo, abbiamo la comunità che si riunisce e ci sostiene in quello che facciamo. Sfortunatamente quest’anno il clima non ci accompagnato, quindi non abbiamo fatto la marcia che facciamo abitualmente, l’abbiamo fatta davanti al Centro. C’è stato un discorso da parte mia e da parte della sindaca Émilie Thuillier. Abbiamo parlato della ragione per cui ogni anno facciamo questa giornata commemorativa: perché fa parte della nostra missione ricordare e non dimenticare quello che è successo, anche se è passato, perché non è un discorso finito ma un discorso che continua.

Siamo rimasti traumatizzati da quello che è successo nel 1989 quando un uomo è entrato nel Politecnico ed ha ucciso 14 donne ed alcune di loro sono state ferite. Ancora oggi ne parlano e stanno lottando per i diritti per le donne perché è stato veramente un attentato basato sul sesso delle vittime. Abbiamo parlato – prosegue la direttrice – dell’importanza di non dimenticare perché è qualcosa che è successo. È un evento che vogliamo commemorare.

Oggi cosa facciamo. C’è stata un’evoluzione? Sono cambiate le cose? E quello che vediamo è che da gennaio fino ad oggi ci sono state 18 donne che sono state uccise ed è sempre coinvolto un uomo. È quindi importante fare questa sensibilizzazione.

La nostra voce deve essere sempre alta. Dobbiamo dare voce alle donne e dire “adesso basta!”, vogliamo agire.

Questo è stato il contenuto del nostro discorso. Non solo riguardo a ciò che è successo al Politecnico, o a queste 18 donne che sfortunatamente sono state uccise, ma anche alle donne indigene, alle donne che sono state assassinate e che non sono rappresentate: un momento di sensibilizzazione».

 

Le attività del Centro

La programmazione delle attività del Centro Donne Solidali ed Impegnate (1586 rue Fleury Est, Montréal, chiuso per le feste natalizie fino al 3 gennaio compreso) sarà disponibile a partire dal 7 febbraio 2022 quando sarà possibile chiamare e prenotarsi per le attività. Numerose ed interessanti iniziative alle quali ci si potrà iscrivere una volta pubblicato il calendario sul sito ufficiale del Centro in lingua inglese, italiano e francese: www.cfse.ca.

«La ragione per la quale facciamo queste attività – spiega Pina – è per incoraggiare le donne ad uscire dall’isolamento. Ci saranno anche delle uscite, per invogliare le donne a venire al Centro, a ritrovarsi, poter parlare, incoraggiarsi a vicenda, fare delle amicizie. Facciamo anche la consulenza individuale. Il Centro è aperto a qualsiasi donna dai 18 anni fino ai 100 anni. Abbiamo anche attività collettive pensate per difendere e promuovere gli interessi delle donne nella prospettiva di cambiamento sociale. Lo facciamo tramite petizioni, manifestazioni, azioni mirate alla giustizia sociale».

 

 

 

 

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