“Magnificenza”. Era il filo conduttore della 26ma edizione del Ballo dei Governatori, tenutosi sabato 23 ottobre all’Hotel Sheraton di Laval, e magnificenza è stata, in tutti i sensi. Ispirata ai fasti del Rinascimento italiano, uno dei periodi, se non forse il periodo più prolifico della nostra storia dal punto di vista intellettuale, culturale e artistico, questa edizione del Ballo, alla quale erano presenti oltre 700 persone, voleva essere, e lo è stato, un modo per riaffermare l’impegno della Fondazione Comunitaria Italo-Canadese (FCCI) nel campo della promozione del patrimonio, della cultura e della lingua italiana nel Quebec e nel campo del sostegno a quegli organismi e a quei progetti che agiscono nell’interesse della nostra società. Ma il sostegno, sia esso culturale che sociale, non viene da solo, «viene – come ha voluto sottolineare il presidente della FCCI Carmine d’Argenio – grazie all’impegno, alla passione e alla collaborazione di tutti, del Consiglio dei Fiduciari, dei Governatori vecchi e nuovi (11 nuovi governatori, 2 successori e 2 Amici) e dei sostenitori della Fondazione, il cui apporto di idee ed energie contribuisce a creare un impatto positivo sulla nostra società e su quanti hanno bisogno e assicura allo stesso tempo il futuro di questa organizzazione».
A presiedere la 26ma edizione del Ballo, a cui erano presenti, tra gli altri, l’Ambasciatore d’Italia in Canada Andrea Meloni, il console generale d’Italia a Montreal Giulio Picheca e il Console Antonio Poletti, è stato Tony Loffreda, vicepresidente esecutivo RBC Banque Royale che, richiamandosi al filo conduttore della serata – la Magnificenza – ha spiegato che la Fondazione agisce secondo gli stessi principi vale a dire quelli di solidarietà, cooperazione e perseveranza, che hanno ispirato il Rinascimento e in particolare il mecenatismo della famiglia De Medici a Firenze, il cui appoggio alla società fu determinante per il benessere della comunità toscana dell’epoca. Loffreda, dopo aver ringraziato il comitato organizzatore e in particolare il fondatore del Ballo, Giuseppe Borsellino, ha poi introdotto il presidente d’onore dell’avvenimento, un “uomo di cuore” – come lo ha definito – il cardiologo, primario del Dipartimento di elettrofisiologia dell’Istituto di Cardiologia di Montreal, Peter Guerra, che si è detto molto commosso per questo onore e che a sua volta ha voluto ringraziere la Fondazione e l’appoggio continuo della comunità nei confronti di tale istituzione medica «senza il cui sostegno – ha detto – non avrebbe potuto sviluppare migliorare e innovare i suoi sistemi e le sue metodologie di lavoro a tutto vantaggio dei pazienti».
Tony Loffreda, insieme a Guerra e D’Argenio, ha poi annunciato il ricavato della serata: $300 000, che serviranno, ancora una volta, a sostenere ed aiutare numerosi organismi senza fini di lucro della nostra comunità e della nostra società. «Il miglior modo di prevedere l’avvenire è di scriverlo», ha infine detto il presidente del Ballo ed è quanto sta facendo la FCCI con il suo impegno perché, come ha scritto dal Premio Nobel per la Pace (1980) Adolfo Pérez Esquivel: «La grande ricchezza dell’umanità risiede nella solidarietà».