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14:35pm3 Luglio 2018 | mise à jour le: 3 Luglio 2018 à 14:35pmReading time: 3 minutes

L’instancabile sarto di rue Rachel

Da più di 40 anni al servizio del Plateau

Natale Desemina è un artigiano della sartoria che si occupa degli abiti dei residenti del Plateau dal 1974

Foto Quentin Parisis

Quentin Parisis

quentin.parisis@tc.tc

Natale Desemina è un artigiano del cucito che continua con umiltà e passione il lavoro che ha fatto per molti decenni nel cuore del Plateau-Mont-Royal.

La sua sartoria ha un aspetto antico ed è oramai diventata un’istituzione. Il Tailleur  Natale ripara, ricuce, sistema i piccoli strappi sui vestiti dal 1974, sempre su rue Rachel. Dietro il bancone, in un’ambientazione di un’altra epoca dove risuona la radio della comunità italiana, Natale Desemina, 81 anni, il ditale saldamente fissato sulla punta del dito, non si ferma mai. “Ho sempre qualcosa da fare” assicura l’ottuagenario, sarto dal 1957, quando ha ottenuto in Italia i suoi due diplomi ancora appesi alle pareti.

Natale Desemina si è stabilito sulla nota arteria del Plateau “perché un negozio era in vendita” e “ha potuto acquistarlo”, spiega. All’inizio al numero 276 della rue Rachel, dove rimane per 26 anni, si trasferisce al 262 della stessa strada nel 2000. Una longevità che gli permette di conoscere come le sue tasche il suo settore e i suoi abitanti, provenienti da diverse etnie. “Nel quartiere parliamo tutte le lingue: francese, inglese, portoghese, italiano … ce la sbrighiamo” scherza.

Originario di un villaggio vicino a Crotone, in Calabria, Natale ha imparato la professione a Catanzaro prima di volare in Germania, a Francoforte, dove è rimasto per nove anni. Nel 1969 si stabilisce in Québec, dove inizialmente trova un lavoro per cinque anni prima di iniziare la propria attività.

Aperto cinque giorni a settimana, Natale trascorre 1 ora e mezza al giorno sui mezzi pubblici per raggiungere il suo negozio. Anche se abita vicino alle gallerie d’Anjou, l’auto non gli piace molto e preferisce approfittare del trasporto in autobus. Nonostante questo ritmo e gli anni che passano, non intende rallentare la sua attività. “Adoro il mio lavoro e mi piace parlare con i miei clienti”, spiega. “Lavoro su macchine vecchie, come me”, continua con una gran risata. Ciò non gli impedisce di dare piena soddisfazione ai propri clienti, come rivelato dai vari siti Web che lo elencano tra i migliori indirizzi del settore.

Solo un giorno di riposo rimane, per Natale, la domenica. “È il giorno del calcio,” dice, sorridendo e guardando con occhi maliziosi. “Quando il Crotone era in serie A, ho seguito la squadra, ma ora è sceso in serie B, quindi sto guardando la Juventus”, ammette. E la Coppa del Mondo? “Non quando lavoro!” lui risponde velocemente. “E poi non c’è l’Italia …”. Natale ha cose migliori da fare e dà priorità alla sua passione per il cucito, come ha fatto per molti decenni.

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