La visita a Montréal del presidente della Croce Rossa Italiana Francesco Rocca
Foto f_intravaia
Il 19 luglio scorso, presso il Centro Leonardo da Vinci, il Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi (CNIC) ha accolto, alla presenza di diverse personalità politiche e comunitarie, il presidente della Croce Rossa Italiana, il dott. Francesco Rocca, e il presidente della Croce Rossa Canadese, Conrad Sauvé.
L’incontro è servito a fare il punto della situazione sulla campagna di raccolta fondi “SOS Italia” lanciata dal CNIC, a nome della comunità italiana di Montréal, all’indomani del disastroso terremoto che il 24 agosto 2016 ha colpito l’Italia centrale e, in particolare, le zone comprese tra Marche, Lazio e Umbria, causando quasi 300 morti e la distruzione di interi paesi.
Grazie alla generosità della nostra comunità e della società quebecchese, il CNIC, che fin dai primi momenti successivi al terremoto aveva individuato nella Croce Rosa Canadese (CRC) un partner di sicuro affidamento per la raccolta dei fondi, è riuscito a raccogliere la somma di un milione di dollari che serviranno a realizzare due progetti di ricostruzione: un Centro comunitario polifunzionale a Muccia, piccolo comune in provincia di Macerata, nelle Marche, e gli alloggi universitari a Camerino, sempre in provincia di Macerata.
«I fondi raccolti – ha spiegato il presidente del CNIC Antonio Sciascia, che ha tenuto a ringraziare tutti i presenti e tutti coloro che hanno generosamente contributo ad “SOS Italia” – sono transitati attraverso la Fondazione Comunitaria Italo-Canadese che ha potuto emettere le relative ricevute fiscali per i donatori». La somma raccolta è stata poi affidata alla CRC che insieme alla CRI, ha analizzato e individuato i progetti da finanziare».
«A Muccia – ha precisato Fabio Francia, responsabile CRI delle Unità di Progetto “Sisma Centro Italia” – verrà costruito un Centro polifunzionale, uno spazio aggregativo per i giovani ma anche per tutta la comunità, uno spazio sociale dove potersi ritrovare per celebrare eventi, feste o semplicemente per socializzare.
Il costo si aggirerà intorno al milione di euro e il Centro, dovrebbe essere pronto nel 2019.
Il secondo progetto riguarda la ricostruzione degli alloggi per studenti della storica Università di Camerino. Parliamo di un costo di circa 1,7 milioni di euro. Il milione di dollari raccolto dalla comunità italiana di Montréal sarà integrato da altri finanziamenti già raccolti dalla CRI tra cui, per quanto riguarda Muccia, quello proveniente dall’Associazione Nazionale Magistrati».
Tutti fratelli
Nel corso dell’incontro, la deputata di Jeanne-Mance-Viger Filomena Rotiroti, che ha svolto un ruolo molto attivo nella campagna di raccolta fondi, ha sottolineato la solidarietà dimostrata dai suoi colleghi dell’Assemblea Nazionale e dalla popolazione quebecchese.
Il presidente della CRC Conrad Sauvé, a sua volta, ha ringraziato per lo slancio di solidarietà dimostrato dalla popolazione in questa come in altre tragiche occasioni.
Nato a Roma nel 1965, Francesco Rocca, avvocato di formazione, è entrato a far parte della Croce Rossa come volontario nel 2007. Nel 2013 ne è diventato presidente e nel novembre dello scorso anno è stato eletto Presidente della Federazione Internazionale della Società della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.
«Nonostante abbia la consuetudine di parlare davanti ad un pubblico sono molto emozionato per essere qui, davanti a voi – ha esordito il presidente – e molto orgoglioso di rappresentare l’Italia e tutto quello che fa la Croce Rossa che si riassume in due semplici parole italiane che tutti hanno imparato a conoscere nel mondo: “tutti fratelli!”
Ho colto l’occasione della visita alla CRC per accettare, subito, questo invito da parte della comunità italiana di Montréal, per ringraziarla personalmente per la sua generosità e per il suo slancio che del resto non sono delle novità. Quello che mi colpisce, in particolare, è questo vostro straordinario legame con l’Italia che mi emoziona e mi fa sentire allo stesso tempo a casa.
Per quanto riguarda la scelta dei progetti da finanziare – ha proseguito Rocca – siamo andati comune per comune al fine di capire meglio quali fossero i reali bisogni. Avendo esaurito la fase immediata di dare un tetto, sia pure provvisorio, alle persone terremotate, la nostra attenzione si è spostata più sulla ricostruzione del tessuto sociale delle comunità colpite. Così, insieme agli amministratori locali, abbiamo individuato proprio nel sostegno all’Università di Camerino, una città la cui economia si basa sulla presenza della sua antica Università, e nel Centro di Muccia, due progetti che potesse restituire quell’ “anima” sociale spezzatasi a causa del sisma. Questi “bisogni” sono stati trasmessi alla CRC e da lì è nata la nostra collaborazione che porterà, spero nel più breve tempo possibile, alla realizzazione dei suddetti progetti».