Attività
16:36pm19 Luglio 2011 | mise à jour le: 19 Luglio 2011 à 16:36pmReading time: 4 minutes

Tra passato e futuro

Lo scorso 15 maggio la Chiesa Madonna della Difesa ha celebrato i suoi primi cento anni di storia. Oltre un migliaio di persone hanno assistito alla messa della consacrazione ufficiale celebrata dal Cardinale Jean-Claude Turcotte in compagnia del parroco Monsignor Igino Incantalupo e degli altri sacerdoti, a testimonianza di tutto l’amore e l’affetto che la comunità italiana nutre nei confronti della “Difesa” situata nel cuore della Piccola Italia. Un grande e intenso momento di festa, coronamento dell’instancabile lavoro svolto dal comitato organizzatore del centenario presieduto da Nick Di Tempora, al cui interno si è registrata la presenza e l’impegno di alcuni giovani. Un apporto, il loro, fondamentale nell’ambito di un progetto teso a conservare, tutelare e diffondere la conoscenza della storia di questo patrimonio e che ha, inoltre, ribadito il valore del legame con le proprie origini ed il senso di appartenenza alla comunità.

    Tra i giovani che hanno partecipato alle attività per i festeggiamenti vi sono Francesco Di Muro, 25 anni, master in finanza amministrativa, genitori originari di Muro Lucano (Potenza), e Marco Viglione, 26 anni, studente universitario in contabilità e genitori originari di Petrella Tifernina (Campobasso). Nati entrambi a Montreal, condividono l’orgoglio di essere italiani, le radici italiane, e nonostante abitino agli opposti della città, Francesco a Pointe-Claire e Marco a St-Leonard, hanno trovato nella Chiesa Madonna della Difesa l’elemento in comune. «Siamo tutti e due nati nel 75° Giubileo della Parrocchia – ci spiegano nel corso di un’intervista telefonica – e come canadesi e italo-canadesi siamo orgogliosi al pari di tutta la comunità della Chiesa della Difesa, la più antica chiesa italiana del Canada, patrimonio nazionale, riconosciuta a livello federale, parte integrante delle nostre fondamenta culturali, costruita dai nostri bisnonni e nonni che, arrivati qui 100 anni fa senza niente, sono stati capaci di costruire questo edificio grandioso con la forza della fede».         Una chiesa che ha esercitato il suo fascino su Francesco, sin dalla tenera età.  «Presso la Difesa ho ricevuto i sacramenti del battesimo, della prima comunione e della cresima. Da piccolo quando tornavo dal mercato Jean-Talon con mia nonna mi ritrovavo a passare davanti alla Difesa e rimanevo colpito dalla sua maestosità, dalle sue caratteristiche architettoniche. Ed ora che sono adulto posso apprezzare appieno la sua bellezza e il suo valore».                          

L’entusiasmo e la consapevolezza del valore artistico e storico della chiesa hanno portato, pertanto, Francesco e Marco a pensare ad una serie di iniziative tese a suscitare interesse presso i coetanei ed a promuovere un’immagine più giovane della chiesa. Tra queste iniziative la realizzazione, sotto la guida del notaio Giuseppe Decobellis, di un dvd della durata di due ore e mezzo, contenente la storia della chiesa, foto storiche, filmati delle processioni degli anni passati, il video della cerimonia del centenario, che sarà venduto al prezzo di 35$ nel corso della Settimana Italiana, nell’ambito della quale ci sarà un chiosco dedicato proprio alla chiesa.

Ma tanto altro è in programma per il futuro. Come  un libro per commemorare il centenario, un libro che si annuncia essere «una pubblicazione fatta da giovani per i giovani» riguardo al quale Francesco e Marco hanno in agenda di incontrare un editore il prossimo inverno, e un museo all’interno della Difesa con l’obiettivo di «commemorare la storia della parrocchia ma anche gli sforzi compiuti dalla comunità italo-canadese per creare questo edificio, simbolo della nostra Patria e della nostra fede».

Tanti progetti, quindi, per aggregare un numero sempre più crescente di giovani, promuovere la storia della chiesa e ritrovarne la bellezza. «Desideriamo -concludono Francesco e Marco – ringraziare il Sig. Decobellis, che con la sua umiltà e il servizio alla chiesa è stato un esempio, ci ha molto aiutati e coinvolti nelle attività della Parrocchia. Senza di lui, senza la sua guida, potremmo fare ben poco».

                                               

     A cura di Matilde Salvatore e f_intravaia

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