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16:35pm26 Agosto 2014 | mise à jour le: 26 Agosto 2014 à 16:35pmReading time: 3 minutes

Un festival di grande livello

Con un’applauditissima rappresentazione di “Madame Butterfly”, diretta dal Maestro Gianluca Martinenghi, venuto appositamente dall’Italia, si è conclusa la 21ma edizione della Settimana Italiana (S.I.) di Montreal che, anche se a causa della pioggia che ha imperversato tutta la giornata di sabato non è riuscita a battere il record di 500mila presenza dello scorso anno, ha comunque lasciato il “segno” per la qualità e la quantità di spettacoli e di manifestazioni offerte che hanno messo in luce la nostra cultura e la vitalità della comunità italiana.

«Nonostante la temperatura non sia stata delle migliori come lo scorso anno, tutto sommato possiamo ritenerci più che soddisfatti di come sono andate le cose. Sono convinto – afferma Pino Asaro, presidente del Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi (CNIC) tracciando un bilancio di questa 21ma edizione – che nella giornata di domenica 17 abbiamo “recuperato” parecchie persone che avrebbero voluto venire il sabato nella Piccola Italia ma che vi hanno rinunciato per via della pioggia. Infatti, domenica, con un po’ di sole, c’era il pienone e sono stati in tanti, “armati” di sedie o in piedi, coloro che hanno assistito all’opera sotto le stelle, il “fiore all’occhiello” della S.I..

Voglio sottolineare il fatto che lungo il boulevard St-Laurent vi erano moltissimi chioschi: tra associazioni e federazioni erano rappresentate ben 15 regioni, più della scorsa edizione e questo rappresenta un bel segnale. Speriamo, nel futuro, di avere anche qualche altra regione che mancava all’appello.

Buona anche l’affluenza del pubblico e la qualità degli spettacoli offerti negli altri arrondissement: da N.d.G. a LaSalle, da St-Léonard a R.d.P. al centro commerciale Le Boulevard. Non posso non ringraziare – continua Pino Asaro – tutti gli artisti che si sono esibiti nel corso della Settimana, tutti i nostri sponsor, Loto-Quebec, la Fondazione Comunitaria Italo-Canadese, il Gruppo Saputo, i governi federale, provinciale e municipale per il loro prezioso contributo economico, i media, i nostri “partner tecnici” come la Casa d’Italia e il Centro Leonardo da Vinci, le Federazioni e le Associazioni che sono la vera “essenza” del Congresso, tutti i vari organismi che hanno collaborato con noi, i commercianti di boulevard St-Laurent, il direttore artistico dell’opera Salvatore Sciascia, che ogni anno fa i “miracoli” per coordinare questo evento, i volontari, tutto lo staff della S.I. e, in particolare, la direttrice del CNIC Josie Verrillo che ogni anno fa un lavoro incredibile affinché questo evento risulti un successo.

E, visto che è stata chiamata in causa, Josie ha voluto sottolineare, in particolare, due aspetti di questa edizione della S.I.: il primo è che quello delle «ottime collaborazioni con i vari partner e organismi che hanno partecipato all’evento», e il secondo è stato «l’apprezzamento della gente per il livello e la qualità degli spettacoli che cerchiamo di migliorare ogni anno».

Credo che la S.I. – conclude il presidente del CNIC – abbia raggiunto un notevole livello di notorietà e che si ponga ormai allo stesso livello dei grandi festival della nostra città. Di questo ne siamo fieri e possiamo ritenerci soddisfatti del lavoro fatto finora per arrivare fin qui ma ciò deve servirci anche da stimolo per fare sempre meglio in futuro».

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