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20:45pm3 Febbraio 2020 | mise à jour le: 3 Febbraio 2020 à 20:45pmReading time: 3 minutes

Mimmo D’Alesio e ”La mia vita”

Mimmo D’Alesio e ”La mia vita”
Photo: Foto cortesiaDa sin.: Roberta Ciampini, Fausta Polidori, Giovanna Guaiani Ciampini, Domenico D’Alesio con il libro, Simon Dardick di Véhicule Press, Gilda D’Alesio

Emigrazione, amore, famiglia e lavoro

Il 10 gennaio scorso, presso il Centro comunitario St-Raymond, si è tenuto il lancio dell’autobiografia di Domenico ”Mimmo” D’Alesio, dal titolo ”La mia vita”.

Nato nel 1936 a Quintodecimo, una frazione di Acquasanta Terme, in provincia di Ascoli Piceno, Mimmo è emigrato a Montréal nel 1959.

«Avevo 23 anni – racconta – e qui a Montréal mi aspettava la mia fidanzata che era arrivata 10 mesi prima. Ci siamo sposati subito e poi abbiamo messo su famiglia. Ho lavorato nel settore della costruzione, ho lavorato come pittore, ho aperto dei negozi di materiali per l’edilizia, di ferramenta, facevo anche il trasporto di questi materiali e dei rifiuti. Perché ho deciso di scrivere ”La mia vita?” Perché – spiega Mimmo – sono una persona molto dinamica e la gente che mi vedeva e mi incontrava, specialmente le persone più anziane, mi dicevano sempre: ‘Dovresti scrivere un libro, dovresti raccontare tutto quello che fai”. Parliamo di 30-35 anni fa circa. Ma in quel momento ero troppo occupato.

Poi però le cose si sono calmate e allora mi sono detto: perché no? Così ho trovato il tempo di raccontare in un libro la mia vita, almeno una buona parte di essa, così come l’ho vissuta, in tutta semplicità e sincerità. Io non sono uno scrittore ma credo di aver vissuto finora una vita più unica che rara e allora perché non raccontarla? Una vita – aggiunge Domenico – fatta a modo mio però sintonizzata sulle necessità e i sogni della gente nel mondo, aperta a quello che succede nel mondo».

 

I veri valori

Mimmo e la moglie Gilda non hanno mai perso i contatti con le loro radici, tornano al ”paesello” ogni anno. «Certo – afferma – lasciarlo è stato difficile, come per tutti coloro che emigrano, ma il fatto che la mia fidanzata era già qui mi ha aiutato molto».

Mimmo e Gilda hanno avuto tre figli e 5 nipoti. «Nonostante il suo successo – affermano i suoi ”ammiratori” – Mimmo è rimasto sempre umile, fedele agli amici, rispettoso degli altri, generoso, simpatico, spontaneo, sempre pronto ad aiutare il prossimo e a dare il buon esempio. Un grande lavoratore con grandi idee e la capacità di realizzarle. Dove gli altri vedevano degli ostacoli, lui vedeva delle opportunità».

In altre parole, è la storia di un uomo e dei suoi valori, quegli stessi che vale sempre la pena di ricordare e di raccontare perché non hanno prezzo!

Chi fosse interessato a leggere il libro ”La mia vita” può contattare Norma D’Alesio al 514-572-8984; normadalesio@hotmail.com

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