Le 26 canzoni in gara
Ansa – “Sarà un Sanremo molto made in Italy”: così Amadeus, direttore artistico e conduttore, ha definito il festival che si svolge dal 2 al 6 marzo nella località ligure.
L’ospite internazionale forse più attesa, Naomi Campbell, ha dato forfait per via delle nuove regole anti contagio stabilite dagli Usa, ma ci sarà Zlatan Ibrahimovic, presenza fissa all’Ariston, “non ho chiamato Ibra il giorno dopo il derby, dopo la vittoria dell’Inter – racconta ancora Amadeus -, ho aspettato un giorno… lui è molto simpatico, è un professionista, mi ha detto di essere emozionato e detto da uno come lui è una bella cosa. Lui ci sarà martedì, poi mercoledì avrà una partita e tornerà a Sanremo da giovedì fino a sabato”.
Sul palco “giovani donne fortissime come Matilda De Angelis apprezzata dal cinema americano, così come la top model Vittoria Ceretti, l’italiana più apprezzata nel mondo a soli 22 anni. Ci piace partire da questa Generazione Z non solo di musica, ma anche della moda, del cinema, per poter dire ecco perché Sanremo non può non farsi: si deve e si può fare”.
Le donne del festival racconteranno storie diverse, “Elodie certo si esibirà, ma ci sarà anche una sorpresa con Matilda De Angelis, che nasce come cantante, Barbara Palombelli danzerà un valzer con Fiorello. Sabato sera Ornella Vanoni ci regalerà la canzone con Gabbani, ma anche le sue più belle canzoni. La stessa cosa vale per Loredana Bertè che la prima sera ci racconterà la storia della sua musica e presenterà il suo inedito “Figlia Di…”. “Vedrete che anche con l’orchestra le canzoni hanno un sapore bellissimo, da pelle d’oca, ti dimentichi della platea vuota, la musica riempie l’Ariston”, dice ancora Amadeus.
Ecco le 26 canzoni in gara. I brani tra amori finiti, ricambiati, travolgenti
AIELLO – Ora
Un amore perso e ritrovato. Ballad indie, con una metrica un po’ ostica per l’orecchio e un suono vagamente distorto
ANNALISA – Dieci
Una storia che non vuole finire e si aggrappa alle ultime volte, che poi ultime veramente non sono mai.
ARISA – Potevi fare di più
Gigi D’Alessio ci ha messo la penna, Arisa la sua voce. Una ballad romantica e struggente (“ero dentro i tuoi occhi ma tu non lo ricordi”), che pero’ fatica ad aprirsi
BUGO – E invece si’
Peccato che in sala non ci sara’ il pubblico per questo brano che spinge al coro e ad abbracciarsi cantando insieme. Rock leggero che piacera’
COLAPESCE e DIMARTINO -Musica leggerissima
In un “crescendo di violini e guai” i due artisti ci portano nel loro mondo, con sonorita’ battistiane e un brano che si canticchia subito. Bravi
COMA_COSE – Fiamme negli occhi
Qualche metafora azzardata, per il duo indie, coppia nella vita e sul palco. Un brano che non convince del tutto
ERMAL META – Un milione di cose da dirti
Brano non facile per il cantautore che arriva tra aspettative molto alte, dopo la vittoria con Fabrizio Moro. Brano che sembra parlare a una bimba. Da riascoltare
EXTRALISCIO Feat. Davide Toffolo – Bianca luce nera
E d’improvviso Romagna fu. Il liscio promosso tra i grandi al festival. Idea originale di Amadeus, che non dispiacera’ ai piu’
FASMA – Parlami
Promozione sul campo, a colpi di visualizzazioni e di autotune, per il giovane trapper, un anno fa in gara tra le Nuove Proposte. Un po’ trottolino amoroso, un po’ giovane arrabbiato
FRANCESCO RENGA – Quando trovo te
Nonostante le firme di Roberto Casalino e di Dario Faini, il pezzo non decolla, come anche la voce di Renga. Brano un po’ spento, magari l’orchestra sapra’ dargli piu’ luce
FULMINACCI – Santa Marinella
Una delicata favola parlata per uno degli esordienti al festival, in quota indie. Ha da giocarsi molto, ma ha le carte giuste per farlo
GAIA – Cuore amaro
Ritmi sudamericani che incontrano quelli mediorientali. Un uptempo in stile Elettra Lamborghini
GHEMON – Momento perfetto
Hip hop che incontra il jazz, che incontra Sergio Caputo. Un brano che merita piu’ di un ascolto GIO EVAN – Arnica Una poesia che e’ una pomata carezzevole al cuore e agli urti della vita quotidiana
GIO EVAN – Arnica
È una metafora che racchiude il senso della canzone: come l’arnica può curare i traumi fisici, così con la canzone Gio ha potuto alleviare i traumi dell’anima.
IRAMA – La genesi del tuo colore
Uno dei cinque brani firmati da Dardust, e il suo segno si sente. Brano ritmato, che riporta Irama di nuovo al festival
LA RAPPRESENTATE DI LISTA – Amare
Una ballad che strizza l’occhio, e l’orecchio, al rock. Ritornello martellante.
LO STATO SOCIALE – Combat Pop
L’attacco ricorda il Gioca Jouer di Claudio Cecchetto, il testo cita perfino Amadeus e il suo profilo di coppia, ma non manca una critica alla societa’ . La scossa all’Ariston che ci si aspetta dal gruppo bolognese
MADAME – Voce
Protagonista l’amore tra donne per una delle rappresentanti piu’ autorevoli al momento del rap al femminile, nonostante i suoi 19 anni. Testo un po’ troppo lungo
MALIKA AYANE – Ti piaci cosi’
Sembra sentire Malika sorridere in questo brano, un po’ criptico. Pop ritmato.
MANESKIN – Zitti e buoni
Ventata rock nel perfetto stile della band romana. Schitarrate a go-go e la voce graffiante di Damiano: questo ci aspettava da loro, questo hanno proposto
MAX GAZZE’ E LA TRIFLUOPERAZINA – Il farmacista
Dopo le ultime sperimentazioni, il cantautore torna alla sua filastrocca: divertente, ma intelligente. Attacca con una citazione da Frankenstein Jr (Si puo’ fare), che ricorda anche una sua vecchia canzone (Una musica puo’ fare).
FRANCESCA MICHIELIN e FEDEZ – Chiamami per nome
Al primo ascolto non colpiscono i vincitori annunciati a scatola chiusa. Il pop-rap dei due e’ ben confezionato ma non decolla
NOEMI – Glicine
La nuova versione di Noemi, in stile pop con il marchio Faini (Dardust). Cronaca di una crisi, che e’ anche una rinascita. La sua
RANDOM – Torno a te
Si inserisce nel filone dei cantautori, stile Ultimo. Troppa somiglianza con il collega che proprio a Sanremo ha trovato la sua fortuna
ORIETTA BERTI – Quando ti sei innamorato
Pezzo melodico, nel senso piu’ tradizionale del termine. Gli autori sono gli stessi di Grande Amore cantato dal Volo, e si sente. Chapeau a Orietta per il coraggio di tornare in gara
WILLIE PEYOTE – Mai dire mai (La Locura)
Tra i pezzi piu’ interessanti, che non risparmia critiche al mondo dello spettacolo, alla politica, allo sport. Cita la serie Boris e nel testo Morgan (“che succede?”).