Arte e spettacolo
13:05pm10 Giugno 2021 | mise à jour le: 10 Giugno 2021 à 13:05pmReading time: 3 minutes

“In questa storia che è la mia”. In streaming l’opera-concerto di Claudio Baglioni

(NoveColonneATG) Roma – Numeri, luogo e collaborazioni da grande evento: “In questa storia che è la mia”, diciassettesimo album di inediti Claudio Baglioni, diventa un’opera-concerto in streaming sulla nuovissima piattaforma ITsART.

Presentato in anteprima a fine maggio, il film-opera, pop e sinfonico insieme, è stato registrato al Teatro dell’Opera di Roma con il coinvolgimento di 188 tra musicisti, coristi, cantanti, ballerini e performer, nonché la partecipazione straordinaria di Pierfrancesco Favino, Eleonora Abbagnato, Danilo Rea, Giovanni Baglioni, Giancarlo Ciminelli, Roberto Pagani e Alessandro Tomei, che hanno affiancato orchestra e coro, diretti da Danilo Minotti, e corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma. La direzione di orchestra e coro è di Danilo Minotti, mentre la direzione della band di Baglioni è affidata a Paolo Gianolio, che ha firmato gli arrangiamenti e le orchestrazioni di nove dei quattordici brani dell’album. Gli arrangiamenti degli altri sette brani portano, invece, la firma di Celso Valli.

«Qualche mese fa – ha spiegato Baglioni – andando a trovare Carlo Fuortes, sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, per stabilire cosa fare con i 12 concerti a Caracalla, rinviati per la seconda volta, vedendo il teatro vuoto, chiuso, ho pensato di aver fatto un album che è a tutti gli effetti una storia. Allora, perché non tentare una collaborazione? Abbiamo messo insieme diverse discipline e immaginato la possibilità di uscire da una scena predeterminata e inventare quello che abbiamo fatto».

 

Un’opera totale

Lo spettacolo di 90 minuti, dopo un monologo scritto da Claudio Baglioni e interpretato da Pierfrancesco Favino e un preludio danzato affidato all’étoile Eleonora Abbagnato, vede susseguirsi una serie di quadri sul tema del tempo e dell’amore, che fanno da fil rouge tra i brani del concept album di Baglioni: una sorta di summa della sua carriera, autobiografia senza nomi, e date, dove al centro c’è una storia d’amore con i suoi sviluppi e i suoi momenti più importanti.

«È stato davvero un privilegio non solo poter incontrare un artista come Baglioni, ma soprattutto poter lavorare in un momento in cui la maggior parte di noi è stato fermato dal lockdown dovuto alla pandemia», ha raccontato Giuliano Peparini, a cui si deve la direzione artistica dell’opera-concerto e la coreografia (firmata insieme a Veronica Peparini). E sono state proprio le norme di sicurezza imposte dall’emergenza sanitaria a suggerire gli escamotage della messa in scena, che ha trasformato in ambiente scenico ogni spazio del Costanzi, dal retropalco ai palchi fino a, platea, foyer, camerini e corridoi. Musica, danza, recitazione, giochi di luci concorrono ad ambire a un’opera d’arte totale che l’architetto Baglioni (quella in architettura è una laurea che il cantante ha preso nel 2004) ha pensato per tempi eccezionali: «Non solo perché in tempi normali non sarebbe mai stato possibile concepirlo né realizzarlo ma, soprattutto, perché credo ci sia bisogno di idee eccezionali per aiutare certe ferite a rimarginarsi, e trasmettere le energie che servono a fare di dolore, difficoltà e privazioni i semi per costruire un futuro nuovamente degno di questo nome».

Dove vederlo

Lo spettacolo di Claudio Baglioni su ITsART –https://www.itsart.tv/it/ – è acquistabile singolarmente senza l’obbligo di abbonamento per poter accedere alla piattaforma.

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