Arte e spettacolo
19:06pm7 Febbraio 2017 | mise à jour le: 7 Febbraio 2017 à 19:06pmReading time: 3 minutes

Le “tracce sulla seta” di Graziella Malagoni

In mostra al “Salon Laurette” dal 2 al 27 febbraio

«Il “Salon Laurette”, che si trova nella zona di Pointe St-Charles – spiega la signora Graziella, 78 anni, nata ad Adria, non lontano da Venezia, e residente a Montreal dal 1967 – era un negozio che ora è diventato uno spazio comune di “coworking”, cioè un luogo dove la gente può venire a lavorare con il proprio computer e, allo stesso tempo, un piccolo spazio espositivo affittato a prezzi modestissimi. Sono molto legata a questo posto e a questo quartiere e ho pensato che esporre qui era un modo per ribadire il mio forte legame con questo luogo».

Graziella Malagoni espone dal 2 al 27 febbraio una quindicina di  “tappezzerie”, di disegni su seta, che sono l’esito della sua evoluzione artistica.

La passione di Graziella per il mondo dell’arte e per il disegno viene da lontano: «Per 20 anni e più – racconta – ho fatto la stilista, la “fashion designer”. Avevo, qui a Montreal, il mio atelier di cucito e mi “divertivo” a fare abiti ma soprattutto cappotti di lusso per donna. Diciamo che ero “un’artigiana” della moda. Tutti pezzi unici, dei capi anche un po’ stravaganti, il contrario di quello che sono nella vita anche perché vesto in modo molto semplice. Avevo una clientela privata e molte clienti erano d’origine italiana. Avevo dei negozi, a Montreal ma anche in altre città del Canada, che compravano le mie creazioni ma non ho mai veramente frequentato il mondo della moda, i “fashion-shows” o cose del genere. Ho interrotto questa attività nel 1996 – prosegue l’artista – e poi per 7-8 anni sono stata direttrice di una scuola di salute naturale qui a Montreal, scuola ora chiusa; mi sono anche diplomata in questo campo. Poi, 11 anni fa sono andata in pensione e mi sono dedicata all’arte e soprattutto alla pittura su seta e carta».

Cosa espone al “Salon Laurette?”

«In genere faccio delle opere di grande formato. Ci sono dei pezzi e delle istallazioni che ho fatto che hanno una lunghezza anche di 20 metri. Ma per il “Salon”, poiché lo spazio è limitato, ha pensato ad una quindicina di disegni su seta di piccolo formato».

Perché ha scelto proprio la seta come materiale su cui dipingere?

«Perché la considero pratica ma allo stesso tempo “spirituale”. La seta, per me, deve essere “flottant”, trasparente, eterea; è delicata, si vede la luce attraverso e poi, una volta che il disegno è stato fatto, non si può più tornare indietro. Se ho fatto uno sbaglio, bisogna lasciarlo lì e accettarlo, non c’è niente che si possa fare per correggerlo, bisogna lasciarlo andare! E infine anche per ragioni di spazio, le grandi istallazioni sono difficili da “archiviare” mentre le sete le piego e le metto in un cassetto!»

I suoi disegni sono più astratti o più figurativi?

«Direi molto più figurativi. A me piace molto disegnare, è sempre stata la mia passione e lo faccio da sempre. Mi viene molto facile fare delle cose che siano realistiche e fantasiose, a volte anche buffe come i disegni dei “cartoons”. Quando devo disegnare delle immagini molto dettagliate adopero il bianco e nero mentre quando utilizzo il colore ci metto più fantasia».

Per ulteriori informazioni sull’artista visitare il sito: www.graziellamalagoni.com

“Traces sur la soie”, tapisseries de Graziella Malagoni; dal 2 al 27 febbraio al Salon Laurette, 1950 rue du Centre, Montreal (metro Charlevoix). Possibilità di incontrare l’artista sul posto sabato 11 e domenica 26 febbraio, dalle 14 alel 17.

 

 

 

 

 

 

 

 

Graziella Malagoni

More Like This