Arte e spettacolo
15:33pm9 Maggio 2017 | mise à jour le: 9 Maggio 2017 à 15:33pmReading time: 3 minutes

Salvatore D’Aprano vince il “Concorso di poesia Città di Voghera”

Originario di Castelforte (Latina), è residente a Montreal

Salvatore D’Aprano con alcuni premi e riconoscimenti vinti in occasione di vari concorsi letterari

foto cortesia

Con la poesia intitolata “La vie que-serait-elle?” (“Cosa sarebbe la vita?”), il signor Salvatore D’Aprano, residente a Montreal, si è classificato al primo posto – per la categoria “Esteri” – del “Concorso internazionale di poesia Città di Voghera”, giunto alla sua XXII edizione, al quale hanno partecipato circa 1000 poeti italiani e stranieri.

“La vie que-serait-elle?” «Un titolo – si legge nella motivazione della giuria, presieduta dal signor Nicola Affronti – che esprime l’interrogativo profondo dell’esistenza umana: cosa sarebbe la vita senza la forza dell’amore, dell’orgoglio, dei sogni? La risposta è nella poesia. Con la sua combinazione di ipotesi in distici e terzine a successione libera. Una risposta che con dolcezza e fluidità ci rassicura sulla positività dei più umani tra i sentimenti».

 

Una grande passione

Nato a Castelforte (Latina), Salvatore, 76 anni, è emigrato a Montreal nel 1960. È stato operatore meccanico per 40 anni, ora è in pensione. È sposato da 49 anni con la signora Rosalba, ha due figli e una nipotina.

«Non ho fatto grandi studi – afferma Salvatore – infatto ho solo un diploma di terza media da privatista. Però ho sempre avuto una grande passione per la poesia. Dei poeti del ‘900 i miei preferiti sono Ungaretti, Quasimodo e Montale. Le scrivo in italiano e poi le traduco in altre lingue, in francese, inglese e spagnolo.

Intorno ai 40 anni – racconta – ho iniziato ad inviare le mie modeste liriche ai tre giornali comunitari di Montreal, il Corriere Italiano, Il Cittadino Canadese e Insieme, che le hanno pubblicate per diversi anni. Poi, nel 2007, ho cominciato a partecipare ad alcuni premi letterari italiani persuaso di non poterne vincere alcuno. Mi sono dovuto ricredere poiché al quinto concorso ho vinto un primo premio seguito poi da numerosi altri premi e riconoscimenti. Amo la poesia perché sono una persona sensibile e un gran sognatore e quando scrivo mi sento libero e dimentico, anche se per poco tempo, le brutture del mondo».

Per saperne di più: http://salvatoredaprano.com/

https://www.facebook.com/salvatore.daprano.

Pubblichiamo la traduzione in italiano (a cura della prof.ssa Maura Romano) della poesia di Salvatore D’Aprano.

 

Cosa sarebbe la vita?

 

Se l’amore non esistesse

per poter vivere qualche

raro momento d’eternità,

 

se non ci fosse più l’orgoglio

per continuare a lottare,

 

se non non potessimo più sognare

per fuggire lo spazio di un momento,

la crudele realtà quotidiana,

 

la vita cosa sarebbe?

 

Sarebbe un continuo

ristagno senza ideali,

 

un errare senza meta

in un labirinto di ghiaccio,

 

in un clima privo

di sentimenti,

 

sotto un cielo

eternamente grigio.

 

Sarebbe tutto ciò

e forse anche di più.

 

 

 

More Like This