Arte e spettacolo
21:31pm30 Gennaio 2023 | mise à jour le: 30 Gennaio 2023 à 21:31pmReading time: 2 minutes

La Corvette Fancy Free entra al Museo di Belle Arti di Montréal

La Corvette Fancy Free entra al Museo di Belle Arti di Montréal
Photo: Foto Fabrizio IntravaiaLa Corvette Fancy Free esposta al MBAM

Come gustosa anteprima all’esposizione “Parall(elles): un’autre histoire du design”, che il Musée des Beaux Arts de Montréal (MBAM) dedica al contributo delle donne all’universo del design (18 febbraio – 28 maggio), è stata presentata alla stampa, lunedi 30 gennaio, l’unico prototipo della “Corvette Fancy Free”, concepita dalla designer americana Ruth Glennie (1929-2018).

Alla fine della Seconda Guerra mondiale furono sempre più numerose le donne che intrapresero le professioni legate al mondo del design. L’aumento della domanda dei consumatori spinse alcune grandi aziende ad impiegare delle donne designer con l’obiettivo di vendere dei prodotti destinati proprio alla clientela femminile.

Gli interni della Corvette

A metà degli anni ’50, degli studi condotti dalla General Motors (GM) dimostrarono che il 70% degli acquisti di automobili erano influenzati proprio dalle donne. Il direttore della GM dell’epoca si chiese, dunque: “Perché non formare una squadra di donne designer?”

Così, grazie all’iniziativa di Harley Earl, responsabile design alla GM, nacque il gruppo chiamato “Damsels of design” (“Les demoiselles du design”) formato da 6 donne che Earl stesso andò a cercare presso la rinomata scuola di design Pratt Institut of Brookyn (New York).

Tra di esse c’era appunto Ruth Glennie che disegnò gli interni della suddetta Corvette oggi di proprietà di un collezionista tedesco. Il gruppo delle “Damsels” espose le le loro opere al Salone dell’automobile femminile organizzato dalla GM nel 1958.

Oltre al suo colore particolare denominato “verde oliva argentato”, i rivestimenti interni intercambiabili, i sedili profilati e il vasto spazio per il bagagliaio, la “Fancy Free” è il primo concetto di automobile a poter contare sulle cinture di sicurezza retrattili. Sui 10 modelli esposti in quel Salone, il solo prototipo ad essere sopravvissuto è proprio quello presentato al MBAM che fa da “apripista” alla mostra.

Un’auto che dimostra tutta la sensibilità per le forme e per la funzionalità

L’esposizione“Parall(elles): un’autre histoire du design” metterà in risalto 250 opere e oggetti, firmati da donne designer, che datano dalla metà del XIX secolo ai giorni nostri.

La Corvette disegnata da Ruth Glennie

 

 

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