Arte e spettacolo
15:53pm11 Settembre 2018 | mise à jour le: 11 Settembre 2018 à 15:53pmReading time: 5 minutes

Il lato oscuro della bellezza

Intervista ad Angelo Del Vecchio il "Quasimodo" di Notre Dame de Paris

Angelo Del Vecchio, il “Quasimodo” della tournée per i 20 anni di Notre Dame de Paris

Foto f_intravaia

Dopo più di 4000 rappresentazioni in tutto il mondo, è tornato, in Québec, per celebrare il suo 20mo anniversario, lo spettacolo musicale Notre Dame de Paris, scritto da Luc Plamondon e messo in musica da Riccardo Cocciante, tratto dall’omonimo romanzo di Victor Hugo. Il musical va in scena al Théatre Saint-Denis fino al 6 ottobre.

Nel cast dello spettacolo c’è anche Angelo Del Vecchio, 27 anni, che interpreta il ruolo chiave di “Quasimodo” più comunemente noto come “Il gobbo di Notre-Dame”, un essere deforme, brutto, zoppo e sordo a causa del suo compito di suonare le campane della cattedrale parigina.

«Notre Dame de Paris – esordisce Angelo – ha segnato in qualche modo non solo la mia carriera musicale ma anche la mia vita visto che cantare è sempre stato il mio sogno.

Mi sono imbattutto in NDP a 13 anni. Era il 2004. Vengo da una piccola città come Benevento e mia madre mi ha trasmesso tutta la sua passione per la musica. Mi regalarono prima il cd dello spettacolo con degli estratti della versione italiana e poi il dvd. Ne rimasi veramente colpito e dissi ai mei genitori: “Io da grande voglio fare questo!”

 E l’occasione di fare “questo” si è presentata nel 2006 quando Riccardo Cocciante, ospite a Sanremo, disse che stava preparando un’opera dal titolo “Giulietta e Romeo”. Io guardai i miei e dissi: “Andiamo a Verona a fare i provini”. Così è stato. A 15 anni ho avuto il ruolo di “Benvolio”, ho cantato all’Arena di Verona davanti a 15.000 persone, un’esperienza eccezionale!

Quando nel 2011 fu ripresa la versione italiana di NDP – continua – mi presentai per le audizioni, Cocciante mi riconobbe e da quel momento … non mi ha lasciato più affidandomi il ruolo forse più difficile, quello di Quasimodo. Nel frattempo la mia voce era cambiata, assumendo delle sfumature più blues e rock che Cocciante considerava adatte a questo personaggio dalle caratteristiche sia fisiche che vocali del tutto particolari.

Sono ormai 7 anni che interpreto ininterrottamente, in giro per il mondo, il ruolo di Quasimodo nelle tre lingue. Sono diventato il primo e l’unico cantante al mondo ad aver cantato in NDP in tre lingue diverse! Avrò fatto almeno 500 repliche ma non mi “stanco” mai anzi, ogni volta è uno stimolo nuovo sia per il fatto di cantare in un’altra lingua sia perché cerco di aggiungere qualcosa di nuovo al personaggio ogni sera per non cadere nella routine».

 

Come ti sei preparato a questa “avventura” montrealese?

«Con grande emozione perché in questa città si respira la musica. È una grande responsabilità essere qui per rappresentare uno spettacolo come NDP. Città importante, pubblico esigente, una bella sfida! È uno spettacolo che, in questo caso, è in francese ma c’è anche tanta italianità come, ad esempio, la melodia, qualcosa che ci appartiene e che nessuno meglio di Cocciante ha potuto rendere catturando subito l’orecchio e il cuore dello spettatore».

 

Quali sono le difficoltà nell’interpretare un personaggio come Quasimodo?

Angelo Del Vecchio nei panni di Quasimodo

ALESSANDRO DOBICI

«È proprio il caso di dire che bisogna calarsi nel personaggio, in tutti i sensi. Quasimodo è deforme, è zoppo, e a causa della sua deformità deve cantare e respirare piegato, tutto ciò richiede un grande sforzo fisico. Non potendo contare sul suo aspetto fisico la vera “sfida” è quella di cercare di esprimere con la voce tutta la sua purezza d’animo. In più c’è la sfida del trucco. Ci vuole almeno una mezz’ora per “entrare nei suoi panni”. Quasimodo è un personaggio stimolante anche per i truccatori, è tutto un gioco di trasformazioni, di sfumature, di chiaroscuri, più è imperfetto e più è bello!

Per quanto riguarda la voce posso assicurarti che Cocciante scrive delle canzoni difficilissime, bisogna avere una bella estensione vocale per interpretarle. La mia è una voce più baritonale ma me la cavo anche con le note più alte. Riccardo è molto esigente, chiede di rispettare la partitura, ci tiene molto perché questo è uno spettacolo che sta in equilibrio tra l’opera e la musica pop, chiede di essere sinceri, generosi e spontanei in scena. Io mi sento onorato a lavorare con lui perché per me è stato un vero e proprio maestro, mi ha formato fin da quando avevo 15 anni. Gli devo tanto e lo ringrazierò sempre perché è stato il primo a credere in me e non ha mai smesso».

 

Info-spettacolo

Notre Dame de Paris: fino al 6 ottobre al Théâtre Saint-Denis (1594 rue Saint-Denis).

“Il Gobbo di Notre Dame” è il nome italiano dato al romanzo di Victor Hugo e narra la storia di Quasimodo, il campanaro gobbo della cattedrale di Notre Dame e del suo amore, condannato dall’ingiustizia e dall’ipocrisia, tanto impossibile quanto tragico per la bella gitana Esmeralda.

Regia di Gilles Maheu

Interpreti: Hiba Tawaji (Esmeralda); Angelo Del Vecchio (Quasimodo); Daniel Lavoie (Frollo); Richard Charest (Gringoire); Valérie Carpentier (Fleur-de-Lys); Martin Giroux (Phoebus); Jay (Clopin)

Biglietti: http://notredamedeparis.ca

https://theatrestdenis.com/fr

Tel: 514 849-4211

 

 

 

 

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