Arte e spettacolo
16:06pm14 Agosto 2018 | mise à jour le: 14 Agosto 2018 à 16:06pmReading time: 2 minutes

Sotto il segno dell’italianità

Il bilancio della 25ma edizione della Settimana Italiana

Gli Sbandieratori dei borghi e setieri fiorentini

Foto f_intravaia

Con una magnifica e coinvolgente rappresentazione de “La Bohème” di Giacomo Puccini è andata in archivio anche questa edizione di una manifestazione che di anno in anno cresce per qualità e partecipazione di pubblico.

«Abbiamo festeggiato il 25mo anniversario – ha detto Antonio Sciascia, presidente del Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi, Regione Québec, che ha organizzato l’evento – in maniera davvero degna. La gente ha risposto in modo straordinario partecipando in massa alle nostre proposte. La temperatura, naturalmente, ci ha aiutato; non c’è stata una goccia di pioggia, credo che sia la prima volta che ciò avviene. Non abbiamo ancora i dati ufficiali ma sono sicuri che batteremo tutti i record di partecipazione del pubblico alla SI superando le 500mila presenze complessive.

Domenica sera, per l’opera, c’èra una marea umana, si vedevano teste a perdita d’occhio lungo tutto il boulevard Saint-Laurent. Molte persone, tra cui tanti quebecchesi non d’origine italiana, si sono installate con le loro sedie fin dal pomeriggio per non perdersi nemmeno una nota dello spettacolo! Un critico musicale mi ha detto che questa è stata la migliore edizione dell’opera mai vista alla SI.

Antonio Sciascia, presidente del Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi, Regione Québec

Foto f_intravaia

Anche negli altri siti dove si è svolta la SI tutto è andato bene e la gente ha partecipato e apprezzato gli spettacoli, in particolare le esibizioni degli Sbandieratori fiorentini che hanno suscitato l’interesse di tutti e riscosso davvero tanti applausi.

Vorrei sottilineare – aggiunge Sciascia – la visita eccezionale di Justin Trudeau a Saint-Léonard, visita di cui siamo orgogliosi e onorati. Con il PM abbiamo parlato dell’ auspicio, in quanto comunità italiana, di avere una maggiore rappresentatività in seno al Governo del Canada con la possibile nomina, dopo quella di Filomena Tassi di Hamilton, di un altro ministro d’origine italiana, questa volta proveniente dal Québec, e con la nomina di un altro senatore. Abbiamo poi discusso della possibilità di rilanciare il dossier relativo all’internamento degli italiani durante la Seconda guerra mondiale. Vorremmo le scuse ufficiali in Parlamento e un compenso finanziario che sarebbe destinato a creare delle cattedre universitarie, a Montréal, Toronto e Vancouver, sullo studio della storia dellla comunita italo-canadese.

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