Arte e spettacolo
19:28pm1 Maggio 2018 | mise à jour le: 1 Maggio 2018 à 19:28pmReading time: 4 minutes

Michaela Di Cesare e la ricerca dell’identità

Il suo ultimo lavoro in scena al Théâtre Centaur

L’autrice leonardese Michaela Di Cesare al Centaur Theatre

Quentin Parisis-TC Media

Michaela Di Cesare, italiana di St-Léeonard, è stata a lungo incerta tra le sue origini italiane e canadesi. Oggi si sta facendo un nome nel panorama teatrale e audiovisivo grazie alla sua ricerca di identità.

Michaela Di Cesare è una donna molto attiva che ha lavorato come attrice e autrice per otto anni, entrando nel mondo artistico, dove i luoghi comuni sono ancora saldamente ancorati.

“Ho iniziato a scrivere per creare ruoli, perché quando andavo alle audizioni per film o per la televisione, ogni volta trovavo degli stereotipi. Soprattutto da giovane donna, sui vent’anni, i ruoli erano sempre sessualizzati, “razzializzati”, il mio profilo era la giovane donna sexy ed esotica” dice, senza risentimento.

Di fronte a questa situazione, la giovane ha scritto il suo primo one-woman-show, che ha interpretato per quattro anni, prima di prendere in mano la penna per il suo secondo spettacolo, In Search of Mrs Pirandello. Diventata attrice e autrice, non ha mai abbandonato questo doppio cappello ed ora alterna l’una o l’altra attività in base alle opportunità ed alle proposte che le vengono fatte.

Ad aprile al Théâtre Centaur, nella vecchia Montréal, per la prima volta, non ha recitato in un’opera teatrale che ha scritto.

“Era il momento giusto per me per non recitare. Il mio primo pezzo era uno spettacolo per sola donna, una creazione autobiografica, ed è stato naturale per me interpretarlo. La seconda era un’opera metafisica, ed io ero uno dei personaggi, quindi ho interpretato quel ruolo. Questa volta, ho davvero eliminato il mio stereotipo, questo pezzo non è stato realizzato “per” me. È una nuova esperienza, rilassante, perché non recito, ma anche diversa, perché non ne ho più il controllo”, rivela.

Questo passo indietro è accompagnato da una maturità sempre più affermata nel suo lavoro, che deriva dalla consapevolezza che l’evoluzione della sua carriera segue quella della sua personalità.

 

Il ritorno alle origini

Leonardese di origine italiana, Michaela Di Cesare è stata a lungo combattuta da questa doppia cultura. Dopo aver iniziato la sua carriera con un testo che la descrive come “ribelle” verso il suo ambiente giovanile, Michaela Di Cesare rinnova le sue radici, non senza un grande interesse e con una certa tenerezza.

“Quando ero più giovane, da adolescente, avevo il desiderio di allontanarmi dalla comunità italiana, di rivendicarmi come quebecchese e canadese. Non volevo che il mio lavoro esplorasse temi italiani o comunitari, ed è molto interessante vedere come la mia evoluzione mi ha alla fine avvicinata e messa in relazione proprio con queste tematiche. E la stessa cosa accade per Saint-Léonard. Infatti sono cresciuta a Saint-Léonard. I miei genitori hanno avuto un negozio di gastronomia italiana per 40 anni, la Casa Del Parmigiano. Questa è una parte importante della mia vita, ma quando ero giovane volevo andarmene. Ora non vivo più lì e mi ritrovo a scrivere commedie su Saint-Léonard”, ci dice divertita.

Anche se gli aspetti autobiografici tendono a sbiadire nei suoi nuovi lavori, le radici, le origini, i ricordi, l’appartenenza ad una cultura piuttosto che un’altra e l’identità, sono temi che si trovano nei suoi scritti.

“Non è facile convincersi che la patria natale possa non essere qui, sapendo che l’Italia non è la nostra terra. La pièce esplora questa ambivalenza “, spiega.

Ed ecco che, appena finito di girare un cortometraggio, The Engagement, in cui il suo personaggio si interroga sull’amore, l’orientamento sessuale e – sempre – sulla ricerca della propria identità, Michaela di Cesare ha anche l’intenzione di continuare ad andare e ritornare a Toronto.

Le opportunità in inglese, una lingua in cui lei è più a suo agio, sono infatti più numerose. Tuttavia, non si tratta di lasciare Montréal, città che ama molto, sia per motivi familiari che personali.

“È più piccola, potrebbero esserci meno opportunità, ma siamo una comunità. Sono andata a fare il mio one-woman-show a New York, e il mio era uno tra le migliaia di spettacoli offerti nello stesso periodo. Qui, c’è anche il sostegno della comunità “, rivela. Una comunità in cui Michaela ha trovato il suo posto.

 

LO SPETTACOLO

“Successions” dal 10 aprile al 6 maggio al Theâtre Centaur

Due fratelli, immigrati di seconda generazione, e dalla personalità diametralmente opposta, devono prendere delle decisioni sull’eredità e sui beni dei loro genitori, morti improvvisamente. Storia, ricordi e segreti di famiglia saranno messi “sul tavolo”, e non senza difficoltà.

Una commedia di Michaela Di Cesare, diretta da Tamara Brown, con Davide Chiazzese, Carlo Mestroni, Gita Miller e Tara Nicodemo. Info e Biglietti: 514-288-3161.

Quentin Parisis

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