"The St.Léonard Chronicles" compie cinque anni
Foto Archivio Metro Média
di Thomas Laberge
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L’autore Steve Galluccio ha fatto conoscere la comunità italiana di Montreal in tutto il mondo con le sue opere. Per i cinque anni del suo “The St. Leonard Chronicles”, abbiamo incontrato lo scrittore italo-montrealese per parlare del suo lavoro e del quartiere che lo ha ispirato.
Sebbene Steve Galluccio non abbia mai vissuto a Saint-Léonard, ha sempre sentito un legame speciale con questo quartiere, soprattutto per il fatto che i suoi familiari risiedevano lì.
Quindi era normale che il suo spettacolo The St. Leonard Chronicles (2013), che entra nell’intimità di una famiglia italiana, si svolgesse in questo quartiere. «Ho avuto l’idea di uno spettacolo che avrebbe avuto luogo durante una cena italiana e ho pensato: deve essere Saint-Leonard», dice l’autore. Per l’autore, la comunità italiana è sempre stata fonte di ispirazione. «È la mia cultura e cerco, con i miei spettacoli, di comprenderla meglio ed esplorare le sue diverse facce», spiega.
Le trasformazioni di Saint-Léonard
L’autore è anche molto attento ai cambiamenti nel quartiere. «Ricordo rue Jean-Talon quando ero giovane. Tutti i negozi erano italiani. Oggi è cambiata molto».
Steve Galluccio rileva anche una trasformazione della mentalità. «Sono andato al matrimonio del mio figlioccio a Saint-Léonard e ho letto un testo in cui parlavo di mio marito. Penso che non avrei potuto fare qualcosa del genere 5 anni fa», dice l’autore di 58 anni.
Secondo Steve Galluccio, i giovani italiani di Montréal si sono modernizzati molto rapidamente. «Si vedono nelle giovani generazioni, quelli che hanno meno di 20 anni, grandi cambiamenti. Hanno mantenuto alcune tradizioni, ma si sono evoluti molto ed io lo trovo meraviglioso».
L’omosessualità
La questione dell’omosessualità occupa un posto importante nel lavoro di Steve Galluccio, in particolare con la sua opera Mambo Italiano (2002). «Quando ho scritto questo pezzo, avevo paura della reazione della comunità italiana. Sapevo che dire che c’erano dei gay tra gli italiani poteva avere l’effetto di una bomba».
Nonostante le sue paure, le reazioni sono state molto positive, racconta. L’autore ritiene inoltre di avere avuto un effetto scatenante per rendere l’omosessualità più accettabile.
Fine di un ciclo?
Steve Galluccio ha sempre voluto scrivere e non intende certo fermarsi ora. Tuttavia, crede di aver terminato il ciclo delle opere sulla comunità italiana, almeno per il momento. «Penso di aver finito, ma chissà, forse un giorno avrò qualcos’altro da dire al riguardo».
Saint-Léonard: un quartiere in trasformazione
Il volto del quartiere sta cambiando. Saint-Léonard diventa una terra di accoglienza per molti immigrati, in particolare dall’Algeria. Tuttavia, la comunità italiana rimane importante. Secondo i dati del 2016, il 20% dei residenti di Saint-Leonard ha l’italiano come lingua madre.