Arte e spettacolo
14:30pm17 Aprile 2019 | mise à jour le: 17 Aprile 2019 à 14:30pmReading time: 3 minutes

La storia di Prosper “L’uomo Elefante” alla Casa d’Italia

La storia di Prosper “L’uomo Elefante” alla Casa d’Italia
Photo: Foto cortesia “Una voce per Padre Pio”)Un’immagine di Prosper che ha vissuto momenti di estrema difficoltà

Sabato 4 maggio, alle ore 16:00 nella sala multimediale della Casa d’Italia (505 Jean-Talon est, Montréal) verrà proiettato il documentario “Mr. Kambou – Un ange Sans Visage”, alla presenza del giovane Prosper Kambou, 20 anni, il protagonista di questa straordinaria storia di amore e carità.

“Uomo Elefante”, così lo chiamavano in Costa d’Avorio, ma Prosper era solo un ragazzo impaurito e ammalato. «Il suo calvario – spiega Margherita Amadigi, coordinatrice di “Una Voce per Padre Pio”, organismo di beneficenza che organizza tale evento e che recentemente ha aperto una sede proprio alla Casa d’Italia – è iniziato nel 2012 all’età di 14 anni. La rimozione di una ciste al volto, questo è quello che si pensava fosse in quel momento, gli ha segnato la vita per sempre. Infatti, da quell’anno, il suo viso ha cominciato progressivamente a trasformarsi, diventando sempre più grosso, fino a non avere più sembianze umane.

L’hanno chiamato mostro, faccia da elefante e tutti dicevano che era stato colpito da una maledizione contagiosa. A causa di ciò fu allontanato dai suoi amici e dalla comunità del suo villaggio. Ha vissuto per alcuni anni nella foresta e l’unico contatto con il mondo era suo padre che lo andava a trovare portandogli del cibo quando poteva. Nel 2016 Enzo Palumbo, il presidente della nostra organizzazione, conosce Prosper al quale restano, ormai, pochi mesi di vita perché i test clinici a cui fu sottoposto, confermavano che era affetto da un “linfoma di Burkitt”, un tipo di linfoma molto aggressivo. Il viso irriconoscibile e gli occhi così gonfi da non poter restare aperti, gli impedivano di vedere ed aveva difficoltà anche nel parlare.

Nello stesso anno – prosegue Margherita – con non poche difficoltà ad essere accettato su un aereo, Prosper arriva a Napoli all’Istituto Nazionale Tumori “Fondazione G.Pascale”, dove viene ricoverato, gratuitamente. Per più di un anno è sottoposto a numerosi cicli di chemioterapia, di radioterapia, riceve il trapianto del suo stesso midollo osseo rigenerato ed è sottoposto a due interventi di chirurgia facciale ricostruttiva.
A dicembre del 2017 Prosper, completamente guarito, perché il linfoma è stato sconfitto, torna in Costa d’Avorio dove è accolto con tutti gli onori, come un eroe che ha vinto una battaglia, quella della vita; è una storia di vita, di morte e resurrezione, una storia vera che non può non avere un forte legame con la Pasqua.

Oggi Prosper è un giovane che frequenta una scuola professionale; si è impegnato nello studio recuperando le sue lacune didattiche; il prossimo anno avrà una qualifica di elettricista che gli permetterà di inserirsi nel mondo del lavoro. Sta imparando a stimarsi, ad apprezzarsi, ha conquistato il rispetto dei suoi nuovi amici e ricomincia ad avere speranza negli altri».

Al termine della proiezione Prosper incontrerà gli ospiti della Casa d’Italia. La sua testimonianza sarà sicuramente un momento di arricchimento personale per tutti.
Per informazioni e per confermare la presenza alla proiezione: 514-277 7878; info@unevoixpourpadrepio.org;

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