Per gli amanti della musica elettronica quello del 1° settembre è un appuntamento da non perdere assolutamente. Sul palco “Piknic” del Festival MEG/Piknic electronik si esibirà “Misstress Barbara”, al secolo Barbara Bonfiglio, una delle dj più conosciute sulla scena musicale mondiale.
«Ormai – afferma Barbara – il “Piknic” è diventato un classico. Vi partecipo dal 2003 e sempre la domenica prima della Festa del Lavoro. La mia performance inzierà alle ore 18:00 e durerà 4 ore anche se la giornata inizerà alle 14:00 con un altro dj».
Ce ne vuole per preparare un concerto di 4 ore …
«Non preparo niente, improvviso, o meglio! Ricevo – spiega l’artista montrealese nata a Catania nel 1975 – circa 100-150 pezzi a settimana da altri dj che desiderano far ascoltare la loro musica. Ma di tutti questi pezzi quelli che secondo me sono “presentabili” non sono più di 5. Ma per saperlo devo passare attraverso l’ascolto di tutte le tracce che mi mandano. Una volta fatta la selezione, aggiungo i miei brani e vado sul palco. Non so con che cosa aprirò il concerto o con quale pezzo lo chiuderò. Vado con il feeling, con le sensazioni che mi trasmette il pubblico. Se vedo che un pezzo piace e fa ballare di più insisto su quel genere di brano. Tutti i dj fanno così, è impossibile far suonare la tua musica per 4 ore, quindi si fa un mix e poi si va a istinto. La cosa più lunga è proprio passare attraverso l’ascolto di tanta musica che nella maggior parte dei casi non è all’altezza della situazione!»
Dj, compositrice, interprete, cosa ti piace di più?
«All’inizio della mia carriera preferivo andare in giro per il mondo a suonare. Non è che ora non mi piace più ma dopo tutti questi anni passati in tournée adesso apprezzo di più rimanere a casa. Così ho più tempo per stare tranquilla, per creare, per produrre musica anche per altri artisti, per lavorare ad altri progetti. In tal modo è molto più variato e non mi stanco di fare sempre la stessa cosa!»
Hai avuto o hai modelli e ispirazioni musicali particolari?
«Mi ispiravano molto il dj tedesco Sven Väth, poi Laurant Garnier (francese). Ma la cosa che mi ha ispirata di più era vedere che all’epoca, più di 20 anni fa, non c’erano donne o perlomeno ce n’erano pochissime che facevano questo mestiere. Una c’era, veniva dalla Francia, era Miss Marilyn. Pensavo che quello dei dj fosse un ambiente esclusivo degli uomini. Ma quando l’ho vista suonare mi sono detta: ok, se lo fa lei lo posso fare anch’io! Questo ha cambiato tutto!»
Quindi hai avuto difficoltà ad importi in questo settore musicale?
«Certo, ancora oggi! All’inizio gli uomini mi guardavano in modo strano. Oggi di donne dj ce ne sono molte di più, ho aperto la strada a tante ragazze. Adesso gli uomini non ti guardano più in modo strano ma, comunque, il “boys club” rimarrà sempre tale. I ragazzi si aiutano tra di loro e non aiutano le ragazze! C’è sempre il sentimento che gli uomini si sentono superiori, tra uomini, e questa mentalità non è ancora cambiata e non so se cambierà mai!»
Perché Misstress Barbara con quattro “s”?
«Questo soprannome viene dal fatto che ho sempre parlato tanto. Allora mia madre (Alberta Bonfiglio, proprietaria della “Libreria Italiana”, che purtroppo sta per chiudere; vedi articolo a pagina 5) ad un certo punto mi diceva: “Zitta Barbara, tu mi stressi!”, ed è così che è nato questo gioco di parole tra “Miss” e “stress”, proprie perché sono una persona con … tanta energia!»
Info: : https://megmontreal.com/festival-meg-2019-programmation-musicale/
https://piknicelectronik.com/montreal