Arte e spettacolo
13:52pm3 Luglio 2020 | mise à jour le: 3 Luglio 2020 à 13:52pmReading time: 4 minutes

Pat Rossi, la passione per la musica e per le radici italiane

Pat Rossi, la passione per la musica e per le radici italiane
Photo: Foto Marie TetraultPat Rossi in concerto

di Francesca Sacerdoti –   sacerdoti.francesca@gmail.com

La scorsa settimana abbiamo avuto l’occasione di intervistare, (con le dovute distanze), un artista ricco di talento, Pat (Pasquale) Rossi: cantautore, musicista, produttore e fondatore di una casa discografica. Pat ha recentemente lanciato il suo ultimo singolo Anxiety.

Nonostante la giovane età, questo musicista italo-canadese, ha già all’attivo importanti collaborazioni e performances accanto ad artisti di fama internazionale quali Jon Bon Jovi, 3 Doors Down, Gilby Clark (Guns N Roses), Jonas ed I Massive Attraction solo per citarne alcuni; abbiamo dunque discusso con lui della sua carriera musicale ma anche del suo forte legame con le sue origini italiane e la sua famiglia.

 

Le origini

Con entrambi i genitori emigrati dall’Italia, con il papà da Sant’ Apollinare (Lazio) e la mamma da Cerisano (Calabria), Pat ha sempre vissuto con orgoglio l’essere italiano: «Sono sempre stato molto orgoglioso della mia cultura italiana – ha raccontato – sono orgoglioso che i miei genitori e la mia famiglia siano venuti qui in cerca di una vita migliore. Allo stesso tempo però il Canada ci ha dato tutto quello che avremmo potuto immaginare, ed ugualmente amiamo le nostre radici perché per me la cultura italiana è bellissima!»

Con un po’ di rammarico, Pat ci ha confessato di non aver ancora mai avuto l’occasione di recarsi in Italia e di conoscere personalmente il resto della sua famiglia. Ciononostante egli, appassionato di storia, ci ha confidato «Mi piace scoprire da dove vengono i miei nonni, cosa facevano e la loro casa…avevano una piccola abitazione dove tutta la loro famiglia viveva assieme; sentendo ciò comprendo anche perché sono venuti in Canada. Erano tempi molto difficili sia economicamente sia per la situazione dopo la Seconda Guerra Mondiale».

Quello che resta della casa dei nonni di
Pat

Pat continua parlando della sua famiglia: «È molto particolare avere un legame di sangue con delle persone che non hai mai conosciuto dal vivo. È un sentimento strano ma credo che sia quello che ci leghi anche come cultura il fatto di avere questo legame familiare, ciò che mi tiene vicino nonostante appartenga ad un’altra generazione. Dunque avere questa specie di connessione è molto bello perché io sono anche italiano, ho la doppia cittadinanza».

 

La musica, la carriera

«Non so da dove provenga la mia passione – ha proseguito Pat parlando del rapporto con la sua arte – so solo che sin da quando ero piccolo sentivo che ero in grado di fare musica, ma non so bene perché, è qualcosa di misterioso. Dunque – ha poi continuato – ho sempre pensato che dovevo dedicarmici, e piano piano ho studiato da autodidatta. Forse i miei nonni avevano lo stesso talento, ma in quel periodo non potevano scegliere di seguirlo. Mi sento molto fortunato per questa opportunità, grazie a ciò che mi è stato dato nella vita, con la mia famiglia, grazie ai sacrifici che i miei nonni ed i miei genitori hanno fatto».

Tanti successi, dunque, ed una carriera già molto densa: la condivisione (grazie alla vittoria nella competizione Sirius/XM Songwriting Competition) del palco del Bell Centre con i Bon Jovi ai tempi del suo gruppo One Away, la fondazione di un’etichetta discografica RedJam Records (www.redjamrecords.com), la sua promettente carriera da solista (www.patrossimusic.com), un ultimo singolo Anxiety, su come l’attuale società reinterpreti valori e morale ed un nuovo singolo in uscita alla fine di luglio, Close To Me.

Ma Pat Rossi, ricopre anche l’importante ruolo di Ambasciatore per la Tyler Robinson Foundation (www.trf.org – per pazienti pediatrici con cancro) fondata dalla band Imagine Dragons e con la quale collabora dal 2017. «Il mio cuore è sempre stato aperto ai bambini, quindi quando ho visto ciò che la fondazione faceva, ho pensato che fosse perfetto. Sto lavorando assieme a loro dal 2017 ed abbiamo fatto diversi eventi di raccolta fondi». Ad oggi infatti, diversi gli eventi anche online fatti assieme alla fondazione.

Una vita dunque ricca di impegni, ma quando chiediamo a Pat chi è, ci risponde senza esitazione «sono un uomo di famiglia, che semplicemente ama tutti, e che ama conoscere nuove persone. Ho due bambini, sono sposato da 18 anni, mi sono innamorato a 21 anni, dunque direi che sono prima di tutto un padre, un figlio e poi un musicista. Per me la famiglia è tutto ed avere una grande famiglia è bellissimo».

 

 

 

 

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