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18:32pm18 Luglio 2017 | mise à jour le: 18 Luglio 2017 à 18:32pmReading time: 2 minutes

Acqua e luce con Olafur Eliasson

Al Museo d’Arte Contemporanea di Montreal

L’ingresso del MAC di Montreal

Il 21 giugno scorso è stata inaugurata, al Museo d’arte contemporanea di Montreal (MAC) la mostra dedicata ad uno dei più acclamati artisti contemporanei, Olafur Eliasson.

I giochi di luce, le illusioni ottiche, i principi scientifici e gli elementi atmosferici  sono i soggetti chiave delle sue installazioni. Nel quadro di questa esposizione, che è la prima in Canada, l’acqua e la luce occupano un posto importante nelle sue composizioni.

L’esposizione si apre e si chiude con due opere dove l’acqua crea degli effetti di luce: “Big Bang Fountain”, 2014, utilizza una luce stroboscopica per trasformare un flusso d’acqua in una scultura momentanea mentre l’opera “Beauty”, del 1993, mostra l’apparizione luminosa di un arcobaleno che emerge da una cortina di nebbia continuamente illuminata.

L’opera dominante dell’esposizione esplora con ampiezza la relazione che il visitatore ha con l’architettura e la luce: “Multiple Shadow House”, del 2010, è un padiglione composto da pareti di schermi sui quali un fascio di luce proietta, con colori diversi, le ombre dei visitatori.

L’artista Danese-Islandes Olafur Eliasson è nato nel 1967. Dopo i suoi studi, presso l’Accademia Reale delle arti della Danimarca, nel 1995 s’è istallato a Berlino dove ha fondato lo “Studio Olafur Eliasson”. Nel 2003 ha rappresentato la Danimarca alla 50ma Biennale di Venezia ed ha presentato “The Weather Project” al Tate Modern di Londra, un’installazione spettacolare ammirata da più di 2 milioni di visitatori.

Nel 2012 insieme all’ingegnere Frederick Ottesen, ha fondato la società “Piccolo Sole”. Questo progetto globale produce lampade solari e caricabatterie cellulari e fa prendere coscienza, ad un gran numero di persone, del bisogno di ampliare l’accesso all’energia sostenibile. Nel 2014, Eliasson e Sebastian Behmann, un suo collaboratore di lunga data, hanno fondato un ufficio internazionale di arte e architettura, “Studio Other Spaces”, che si concentra su progetti di costruzione interdisciplinari e sperimentali e lavori nello spazio pubblico.

Nel corso dell’esposizione, che terminerà il 9 ottobre prossimo, sono previste delle visite commentate: giovedi 10 agosto (in inglese) con la storica dell’arte Anja Bock e mercoledi 13 settembre (in francese) con l’artista Michel de Broin.

Gian Carlo Biferali

Rubrica “Parliamo d’arte”

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