Rubriche
15:48pm20 Settembre 2022 | mise à jour le: 20 Settembre 2022 à 15:48pmReading time: 7 minutes

La protezione legale delle persone vulnerabili

La protezione legale delle persone vulnerabili
Photo: Foto iStockIl nostro sistema legale e giuridico ci offre degli strumenti per poter aiutare le persone con perdita di autonomia.

di Margherita M. Morsella, B.A., L.L.B., avvocata – Devichy Avocats

mmorsella@devichyavocats.com

 

La Protezione legale delle persone vulnerabili dovrebbe interessare ciascuno di noi perché ad un certo punto delle nostre vite potremmo tutti aver bisogno di conoscerne gli aspetti.

La migliore maniera per proteggersi sarebbe quella di far redigere un Mandato di Protezione da un legale (notaio oppure avvocato) prima di diventare vulnerabili oppure incapaci.

Agendo in tal modo si potrà scegliere in tutta conoscenza di causa chi si vuole che agisca per proprio conto quando effettivamente si diventa incapaci di amministrare i propri beni o di prendersi cura di se stessi.

 

Nuova legge in vigore dal 1° Novembre 2022

 Il primo novembre 2022 entrerà in vigore la nuova

“Legge volta a proteggere meglio le persone in situazioni di vulnerabilità”  (Loi visant à mieux protéger les personnes en situation de vulnérabilité, Projet de Loi 18, chapitre 11) approvata il 3 giugno 2020. Con questa legge alcuni articoli del nostro Codice Civile, Codice di procedura civile, Legge sul Curatore Pubblico e diverse disposizioni in materia di protezione delle persone, saranno modificati per permettere un sostegno più adeguato alle persone vulnerabili consentendo loro di esercitare al massimo i propri diritti.

In effetti la nuova legge modernizza e semplifica le misure di protezione per rispondere ai bisogni e per favorire l’autonomia delle persone incapaci o che vivono difficoltà.

Attualmente le misure di protezione legale sono la “tutelle”, la “curatelle” e “conseiller au majeur”. Dopo il 1° novembre 2022, a parte le misure di assistenza, la rappresentazione temporanea e il mandato di protezione, ci sarà solo la Tutela come regime di protezione per le persone vulnerabili che può esistere sulla persona, sui beni oppure su ambedue.

 

Cosa sono le Misure di assistenza stragiudiziale e la Rappresentanza temporanea

 La nuova legge dunque, semplifica e permette di nominare un parente come intermediario o assistente per la persona nel bisogno. Questo assistente sarà ufficialmente riconosciuto dai vari enti e organismi, dai professionisti, dalle imprese e istituzioni finanziarie come rappresentante della persona assistita.

Il soggetto che chiede queste misure di assistenza deve comprenderne la portata, essere capace di esprimere le sue preferenze e volontà ed essere in grado di poter scegliere il suo assistente. Il ruolo di quest’ultimo è quello di consigliare la persona nel bisogno e di comunicare con terzi. Gli assistenti devono comunque dimostrare un interesse particolare per l’assistito e non essere in conflitto d’interesse. L’assistente non è un rappresentante legale e non potrà firmare alcun documento a nome dell’assistito né prendere decisioni in suo nome.

La carica di assistente è senza remunerazione. Per tali misure di assistenza la domanda va prodotta presso il Curatore Pubblico tramite l’apposito sito on line oppure con l’aiuto di un legale se non si è in grado di farlo direttamente. Una volta fatta la domanda ci sono altri procedimenti da assolvere. Tutte le parti saranno incontrate da un addetto dell’ufficio del Curatore Pubblico in tre riprese, tra cui è previsto un incontro individuale con la persona assistita e un altro comune con l’assistente. Per ottenere l’approvazione della domanda il fascicolo sarà analizzato e una decisione sarà comunicata con il nome dell’assistente. La decisione sarà annotata nel registro del Curatore Pubblico.

La carica di assistente ha una durata massima di tre anni, però la persona assistita oppure il Curatore Pubblico potrà mettere fine alla carica stessa prima della scadenza.

Il Rappresentante Temporaneo, cioè colui che agisce per un determinato periodo o per un atto preciso, come ad esempio la vendita di un immobile, rifiutare una successione deficitaria o agire in una causa giudiziaria, deve essere sempre autorizzato dal Tribunale per compiere i suoi doveri.

 

Mandato di Protezione e omologazione

La nuova legge introduce due nuovi obblighi per il mandatario nell’ambito del Mandato di Protezione: fare un inventario dei beni e fornire il resoconto alla persona designata nel Mandato di Protezione. Se si ha già un Mandato di Protezione, arrivato il tempo dell’incapacità, bisogna comunque ottenere l’approvazione del tribunale per attivarlo.

L’omologazione del Mandato di Protezione dal Tribunale prevede la verifica della validità del Mandato di Protezione; bisogna dunque presentare una richiesta formale davanti alla Corte Superiore che include il mandato di protezione con la perizia psico sociale e il rapporto medico. La procedura deve essere notificata alla persona in causa, al mandatario, al Curatore Pubblico e ad almeno due altre persone della famiglia, alleati o amici.

Prima di ottenere una decisione la persona detta incapace sarà interrogata per determinare il grado dell’incapacità, per conoscere le sue volontà e per verificare l’autenticità del mandato di protezione. Se il Tribunale omologa il Mandato di Protezione, la decisione è notificata alla persona incapace dopo di che il Mandato di Protezione diventa esecutivo e operazionale.

Il Curatore Pubblico tiene un registro delle decisioni della Corte Superiore che omologano i Mandati di Protezione.

 

Domanda di Apertura del Regime di Protezione

Se si è nella situazione in cui non si è mai ottenuto il Mandato di Protezione tramite un legale e la persona diventa incapace, la legge ci permette di farla dichiarare tale seguendo modalità specifiche dopo aver ottenuto il rapporto medico e la perizia psico sociale che attestano entrambi l’incapacità della persona.

La domanda di apertura del regime di protezione può essere presentata da un avvocato oppure da un notaio accreditato.

Bisogna convocare un’assemblea dei parenti e ottenere una dichiarazione per attestare l’incapacità della persona; inoltre occorre dare avviso alla persona incapace dei suoi diritti e obblighi e comunicarle la data di presentazione della domanda di apertura del regime di protezione davanti al tribunale.

La domanda, che comprende dunque il rapporto medico e la perizia Psico sociale, è notificata a tutte le persone interessate: coniuge, padre, madre, figli, Curatore Pubblico.

Lo scopo della convocazione dell’assemblea dei parenti, alleati o amici è quello di esaminare le relazioni che hanno valutato la persona incapace, di permettere a ciascuno di esprimersi sul regime di protezione, sulla scelta del rappresentante legale e anche sui membri del consiglio di tutela. La persona incapace può assistere o essere rappresentata da un avvocato.

Se c’è contestazione della domanda di apertura di regime di protezione, ci sarà un’udienza davanti alla Corte Superiore.

Se non c’è confutazione della stessa, dopo aver preso conoscenza dei rapporti medici e psico sociali, del risultato dell’interrogatorio, delle testimonianze e di ogni altro elemento di prova pertinente per stabilire il regime più appropriato per la persona, si nomina il rappresentante legale e i membri del consiglio di tutela in una decisione che sarà notificata al Curatore Pubblico e a tutte le persone interessate. La decisione sarà annotata nel registro del Curatore Pubblico.

 

Domande di apertura del regime di Protezione dopo il 1° novembre 2022

  1. Domanda di Tutela;
  2. Domanda di Rappresentazione Temporanea;
  3. Domanda di Riconoscenza di un assistente;
  4. Domanda di omologazione di un Mandato di Protezione;

Il nostro sistema legale e giuridico ci offre dunque degli strumenti per poter aiutare le persone con perdita di autonomia. La tutela, il mandato di protezione, la rappresentazione temporanea e la riconoscenza di un assistente sono degli strumenti indispensabili secondo la nuova legge per quelle persone che sono afflitte da un’incapacità leggera oppure totale.

L’incapacità si avvera quando la persona non è più in grado di occuparsi di se stessa né di amministrare i suoi beni.

Ognuno di noi può avere un genitore oppure un parente privi di autonomia sia fisica che mentale e che avrebbero bisogno di essere tutelati oppure protetti. Questi strumenti di protezione assicurano che la persona incapace possa essere assistita e rappresentata nell’esercizio dei propri diritti. La protezione legale delle persone vulnerabili è un dovere che tocca ciascuno di noi. Intanto è opportuno agire per tempo e non aspettare quando sarà più difficile o troppo tardi. Quando si va dal notaio per far redigere il proprio testamento sarebbe opportuno chiedere anche di stilare il Mandato di Protezione così che i familiari possano eseguire le volontà espresse.

 

Referenze:

www.Québec.ca/mandat-de-protection

www.Québec.ca/registre

 

Curatore Pubblico 1-800-363-9020

www.curateur.gouv.qc.ca

 

More Like This