“Le Riflessioni” di Rita Amabili
Questa settimana condivido il testo che ho scritto per il mio amico Ersoni quando se ne è andato verso il cielo.
Carissimo Vittorio,
Questa sera, ho detto a Clara che te ne sei andato. Le ho detto che eri partito per un viaggio e che non avevo avuto la possibilità di salutarti. Questa sera, l’ho presa tra le braccia e ho cantato per lei una ninna nanna malinconica che parlava di amici che se ne andavano prima di salutare i loro compagni.
– Clara, credi che l’amore rimane quando uno viaggia?
– Si, si nonna.
Questa sera Vittorio, ho guardato il cielo e l’ho trovato scuro, ombroso, opaco. Ho cercato di vederti tra le nuvole e forse erano i tuoi bei capelli bianchi che si confondevano con la schiuma della massa di vapori delle nuvole.
Vittorio.
Eri l’amico di tutti ma eri anche il mio.
Non dimenticherò mai il suono della tua meravigliosa risata. Erano i raggi del sole nei giorni di festa.
– Clara, credi che l’amore rimane quando uno viaggia?
– Si, si nonna.
Mia nipote ha due anni e mezzo. Non ho avuto il tempo di fartela conoscere.
Non avrai neanche avuto il tempo di leggere i miei due ultimi libri, però hai letto tutti gli altri. Ti piaceva tanto leggere. In francese, in italiano, leggevi.
Eri un vero amico.
Buona notte Vittorio. La tua avventura non è finita. Sarai con noi, sarai con noi.
Ti vedo già nella mia mente. Nel mio cuore.
Parlerò di te a Clara, lei sa già di Dio e tu gli assomigli.
Gli sei sempre assomigliato.
– Clara, credi che l’amore rimane quando uno viaggia?
– Si, si nonna. Finché Dio gli è accanto.
Si Vittorio adesso assomigli ancora di più a Dio.