Sotto il segno della qualità e della festa!

19:30 20 Agosto 2012

Con le allegre e giocose schermaglie amorose di Nemorino e Adina, i protagonisti dell’opera “L’elisir d’amore” di Gaetano Donizetti, magnificamente diretta dal maestro Gianluca Martinenghi, si è conclusa la 19ma edizione della Settimana Italiana di Montreal. Un’edizione più che positiva salutata dalla partecipazione di tantissima gente che non si è voluta perdere i numerosi appuntamenti con gli spettacoli, le conferenze, il cinema, i dibattiti, il folklore friulano (visto che l’ospite d’onore era la Regione Friuli Venezia Giulia), la gastronomia e tutte le altre cose che ha offerto questa manifestazione.

Il Corriere Italiano ha chiesto all’avvocato Antonio Sciascia, presidente del Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi, l’organismo che insieme a numerosi partner ha organizzato l’evento, un bilancio della manifestazione:

«Direi che è stata la migliore edizione che abbiamo mai avuto», ha esordito l’avvocato Sciascia. «I commenti che ho sentito sull’opera, commenti di gente che se ne intende, sono stati più che positivi; un allestimento altamente professionale che non aveva niente da invidiare alle opere che vediamo nei vari teatri come, ad esempio, a Place des Arts. Tutti gli artisti sono stati bravissimi e hanno dato il massimo. Ho notato anche la reazione della gente presente (davvero tanta), durante l’esecuzione non si sentiva volare una mosca, il pubblico ne è rimasto coinvolto. Poi quest’anno anche la sfilata di moda è stata di un livello eccezionale, migliore dell’anno scorso. Per non parlare dello spettacolo di Michel Pagliaro, non avevo mai visto la gente alzarsi spontaneamente e ballare. Un’altra grande sorpresa è stato il cantante friulano Giovanni Miani, una bella voce e una grande capacità di intrattenimento. Poi le esibizioni dei gruppi folkloristici e, in particolare di quello del Friuli sono stati incredibili, un gruppo molto ben preparato di grande qualità e per questo bisogna ringraziare il signor Aldo Chiandussi che aveva promesso qualche anno fa di portarli a Montreal e ha mantenuto la promessa. Voglio, inoltre, sottolineare la qualità della partecipazione sul boulevard St-Laurent; è stata migliore, più chioschi, più offerte di servizio al pubblico; gli assaggini, inoltre, sono stati un grande successo. Sono rimasto ugualmente sorpreso dal successo che ha avuto il concorso del miglior tiramisu (vinto dalla pasticceria Conca d’Oro)»

Possiamo quantificare la partecipazione del pubblico?

«Penso che abbiamo superato la cifra delle 500mila persone. Quando prendiamo in considerazione i vari siti in cui si è svolta la manifestazione, LaSalle, St-Michel, R.d.P., St-Léonard e naturalmente, nella Piccola Italia, superiamo sicuramente quella cifra. Qui su St-Laurent, c’è stata una grande affluenza dalla mattina presto fino alla sera tardi».

Possiamo dire allora “missione compiuta”?

«Sì, lo possiamo dire. Volevo, inoltre, finire il mio mandato al Congresso, con un’opera allegra, non con un’opera tragica. Volevo lasciare (ed è proprio il caso di dirlo visto che si tratta di musica) su di una nota allegra e così è stato. Il bilancio è più che positivo e siamo molto soddisfatti».

Va, dunque, in archivio questa 19ma edizione che può essere considerata un successo sotto tutti i punti di vista. Ma il successo, si sa, non viene da solo, viene grazie al lavoro di tante persone, dei membri e dall’organizzazione del Congresso, degli artisti, dei tanti volontari, dallo sforzo degli sponsor e da tutti quello che vi hanno partecipato. La Settimana Italiana è entrata, a pieno titolo, nell’ambito dei grandi festival estivi della nostra città e, pensiamo, lo rimarrà a lungo.

Grande afflusso di folla lungo il Boulevard St. Laurent durante la Settimana Italiana di Montréal

Foto Sylvain Gagnon

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