Cultura
21:14pm27 Giugno 2017 | mise à jour le: 27 Giugno 2017 à 21:14pmReading time: 3 minutes

Coniugare il futuro… in italiano!

LA "FIERA DELL’ITALIANO" ALLA SCUOLA ELEMENTARE PIERRE DE COUBERTIN DI SAINT-LÉONARD

Alunni della scuola Pierre de Coubertin e personalità presenti alla “Fiera dell’Italiano”

Foto f_intravaia

Conclusione in bellezza per le classi d’italiano della scuola Pierre De Coubertin. Il 21 giugno la loro palestra si è trasformata in una vera e propria “Fiera del Bel Paese” dove gli alunni, sapientemente guidati dalle due insegnanti Carmela Bonifacio ed Enza Monaco, hanno messo in mostra i progetti e i lavori realizzati durante l’anno.

«Il primo progetto – ci ha spiegato Carmela – è stato battezzato “Conoscere l’Italia”, ed è stato realizzato dagli alunni delle classi 501, 502 e 503. I ragazzi hanno esposto 20 lavori, uno per regione d’Italia. Le abbiamo studiate tutte, abbiamo visto dei video, i bambini hanno scelto un monumento o un luogo significativo di ogni regione e lo hanno realizzato con materiale riciclabile, accompagnandolo con informazioni e foto relative alla regione di appartenenza. I ragazzi hanno mostrato una grande ingegnosità, hanno lavorato molto e con passione, mostrando tutto l’interesse e l’orgoglio per le loro origini e questo per me è il risultato più bello. Inoltre, tutti i poster con le informazioni sulle regioni sono stati corredati di “QR code” in modo da poter permettere a chiunque di ascoltare, attraverso il proprio Iphone o Ipad, le spiegazioni preparate dagli stessi alunni, un bel modo di unire tradizioni e modernità».

Da sin.:Francesco Modica Amore (503) che ha realizzato un modellino del Parco Nazionale dell’Abruzzo; Luca Martire (501) davanti al modellino del Colosseo e James Di Costa (503) che si è occupato dell’Umbria e dei Baci Perugina

Foto f_intravaia

Il secondo progetto, portato avanti da Enza Monaco e dalle classi 401, 402 e 403 aveva come argomento base “il ciclo del pane”. Così, sui tavoli allestiti nella palestra abbiamo ritrovato un percorso esplicativo, “condito” da realizzazioni artistiche fatte esclusivamente con la pasta, che cominciava con la semina del grano, passando per le stagioni, per il modo di produrre la farina e il pane, per approdare in cucina con le varie specialità regionali e con quelle delle nonne degli alunni. «I ragazzi – ha detto Enza – hanno lavorato in cucina con i nonni, un bel modo per imparare i segreti della tavola e per trasmettere le proprie tradizioni da una generazione all’altra».

A corredo di tutto ciò sono stati allestiti anche altri progetti, quello, che per tutto l’anno ci ha visti protagonisti insieme agli alunni, ovvero il “Corriere dei Ragazzi”, il progetto dei “Piccoli scrittori” dove gli alunni delle quarte hanno inventato due piccole storie di fantasia corredandole di disegni, ed infine il tema “Cosa farò da grande”.

Carmela Bonifacio ed Enza Monaco, insegnanti d’italiano, davanti al tavolo dedicato al “Corriere dei Ragazzi”

Foto f_intravaia

«Sono soddisfattissima del loro lavoro – ha detto al direttrice della scuola Ida Pisano – perché ha riportato i ragazzi verso le loro radici; sono ragazzi di terza e quarta generazione, nati qui, è importante che rimangano saldamente “ancorati” alle loro radici italiane».

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