Cultura
16:53pm26 Aprile 2017 | mise à jour le: 26 Aprile 2017 à 16:53pmReading time: 4 minutes

Il film Dalida: una potente biografia

Il film Dalida è stato presentato per la prima volta in Quebec in presenza dell’attrice italiana Sveva Alviti e del regista Lisa Azuelos. Questa pellicola racconta il tragico percorso della popolare  cantante.

DALIDA de Lisa Azuelos

© Luc Roux

Nicolas Ledain

“Penso che Dalida potrebbe essere la mia migliore amica”, dice teneramente Sveva Alviti. Dopo aver incarnato sullo schermo questo personaggio, icona della musica francofona, l’attrice italiana ha stabilito una forte relazione emotiva con la cantante che si suicidò nel 1987 a Parigi. Trent’anni dopo la sua morte, l’aura di Dalida è sempre splendente e questa biografia racconta la sua vita tumultuosa e il suo tragico destino. Nonostante il suo successo sul palco, la cantante era in perpetua ricerca del vero amore e di una vita semplice che non conoscerà mai. Sopportò il suicidio di tre degli uomini nella sua vita prima di finire i suoi giorni a sua volta inghiottendo un’overdose di barbiturici.

“È un ruolo tragico e per tutto il tempo ho partecipato a queste emozioni. Questa lotta tra Eros, la spinta alla vita e Thanatos, la pulsione della morte”, spiega Lisa Azuelos, regista di Dalida.

La scelta dell’attrice principale è stata fatta anche tenendo conto del dramma. Sveva Alviti sapeva poco di Dalida e non aveva voglia di fare un provino per il film in francese, lingua che lei non parlava. Inoltre stava attraversando un periodo difficile della sua vita dopo una rottura amorosa. Finalmente decide di andare a Parigi dove sceglie di cantare  la canzone ‘Je suis malade’ per il casting.

“Ho chiuso gli occhi, la canzone è iniziata e tutto il mio corpo e il mio cuore hanno assecondato la canzone. (…) Alla fine, Lisa è venuta da me, mi ha guardato negli occhi e ha detto: “io sono Dalida” e lei mi ha risposto :”Io so”, ricorda l’attrice italiana che alla fine ha imparato il francese per questo ruolo. Con una interpretazione eccezionale la giovane donna in questo film si fonde in modo sconvolgente con la cantante. “C’è voluto molto lavoro, ho spesso preferito essere sola per concentrarmi sul personaggio. A un certo punto lei era in me e quando sono arrivata sul set, non pensavo che di essere Dalida”, dice Sveva Alviti, che dice anche che ha trascorso tra quattro e sei ore al giorno in sala trucco per apparire come l’interprete di  ‘Bambino’.

Preziosa testimonianza di questo periodo, Orlando, il fratello e l’ex produttore di Dalida, hanno consigliato anche l’attrice e la regista del film di sfruttare il più possibile le analogie tra la vita della sorella e quella di Dalida.

Il film ‘Dalida’ uscirà nelle sale in Europa all’inizio di gennaio e inizierà la sua avventura nord-americana in  Quebec e poi negli Stati Uniti. Sarà poi presentato in Giappone all’inizio di maggio.

“Ho già avuto quello dovuto per questo film, ora viene solo un bonus. “Ho viaggiato in molti paesi grazie a Dalida, ma tendo a voler uscire da questa storia perché le ho dato la mia vita per tre anni”, dice Lisa Azuelos.

La musica di Dalida
Il ruolo delle canzoni è centrale in questo film biografico e il repertorio di Dalida accompagna gli episodi della sua vita. ‘Bang bang’ evoca il suicidio di Luigi Tenco, ‘Il venait d’avoir 18 ans’  ricorda l’idillio di Dalida con il giovane Lucio, ‘Je suis malade’  illustra la sua sofferenza dopo la morte di Lucien Morisse, suo ex-marito e ‘Pour ne pas vivre seul ‘ la sua afflizione dopo la morte di Richard Chanfray, suo ex compagno con il quale ha vissuto per nove anni.

“Orlando mi ha detto che non si era reso conto di come si questo si inserisse nella sua vita. Ho fatto tutto il necessario durante il montaggio, ma allora ho capito che stava cantando i suoi problemi e quello che che stava accadendo a lei”,  pensa Lisa Azuelos, la regista del film.

Traduzione di Gian G.Pollifrone

 

More Like This