Cultura
16:08pm29 Gennaio 2020 | mise à jour le: 29 Gennaio 2020 à 16:09pmReading time: 3 minutes

Letture e discussioni con gli “Archivi ad alta voce”

Letture e discussioni con gli “Archivi ad alta voce”
Photo: Foto Archivio Corriere ItalianoL’interno della chiesa Madonna della Difesa. Nella parte destra dell’abside si trova la figura di Mussolini a cavallo

Le lettere dell’internamento di Guido Nincheri

Il 17 gennaio scorso, nella sala multimediale della Casa d’Italia, si è tenuta “Archivi ad alta voce”, la prima attività pubblica dell’Archivio italo-canadese del Québec.

Tema dell’incontro: la lettura e la discussione di alcune delle lettere scritte dall’artista Guido Nincheri (Prato, 1885 – Providence, Rhode Island, 1973) durante il suo internamento a Petawawa (1940). Come noto, furono centinaia gli italo-canadesi considerati “nemici-stranieri” dal governo canadese e internati nel suddetto campo di concentramento nel periodo della Seconda guerra mondiale. Guido Nincheri, in particolare, fu considerato un “simpatizzante” di Mussolini e del regime fascista per aver ritratto “Il Duce” nell’abside della Chiesa Madonna della Difesa.

Nel corso della serata, presentata da Nancy Marrelli, direttrice dell’Archivio, hanno preso la parola, per introdurre e mettere nel contesto storico gli avvenimenti di quel periodo, e per leggere le lettere, la storica Sonia Cancian, autrice del libro “Families, Lovers, and their Letters: Italian Postwar Migration to Canada”; la storica orale Joyce Pillarella, che da anni si interessa alla storia degli italiani a Montréal e, in particolare, a quella relativa all’internamento, e che ha svolto e sta svolgendo un ruolo determinante per la richiesta delle “scuse ufficiali” da parte del Governo del Canada; la scrittrice Mélanie Grondin, autrice del libro “The Art and Passion of Guido Nincheri”; Patrick Godard, animatore, attore e cantante bilingue; Francesca Pala, che ha lavorato a diversi progetti relativi ad archivi e biblioteche.

“Dulcis in fundo”, Roger Boccini Nincheri, nipote di Guido, che da anni si dedica allo studio, alla catalogazione, all’analisi e alla divulgazione delle tantissime opere prodotte dal nonno e dai suoi collaboratori.

Roger Boccini Nincheri

Le lettere sono dei documenti preziosi che permettono di entrare nell’intimo delle persone o all’interno di una o più situazioni, che raccontano stati d’animo, timori, speranze, relazioni, rapporti di parentela e di lavoro, che offrono, in sostanza, uno spaccato di vita e aprono una finestra su quella che è stata definita una “costellazione” di emozioni. Tale è stata, infatti, la lettura di alcune di queste lettere di Guido Nincheri che hanno dimostrato, ancora una volta, la “statura” di tale artista tra i più importanti del Nord America.

Per informazioni sull’Archivio: 514-271-2524; e-mail: italiancanadianarchivesquebec@gmail.com

 

Un artista prolifico

Guido Nincheri è nato a Prato nel 1885 ed è morto a Providence, (Rhode Island, Usa) nel 1973.

È arrivato a Montréal nel 1913.

Ha svolto un ruolo di primo piano nella storia dell’arte religiosa nordamericana.

In 60 anni di carriera ha creato qualcosa come 5000 vetrate e decorato oltre 200 chiese in Québec, nel resto del Canada e nel New England.

Ha introdotto in Canada la tecnica dell’affresco.

Tra i suoi capolavori: chiesa Notre Dame de la Defense nella Piccola Italia; Saint-Léon a Westmount; Saint-Viateur d’Outremont; Sant’Antonio di Padova ad Ottawa; cattedrale di Trois-Rivières.

 

 

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