Funzionalità ed estetica sulle tavole e le cucine del mondo

17:33 11 Novembre 2022

Federica Sala, curatrice della mostra, accanto alla vetrina con il tostapane firmato Dolce & Gabbana

Incontro con Federica Sala, curatrice della mostra “Un avant-goût de design italien!”

Nell’ambito della Settima edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo (14-20 novembre), il Centre de design de l’UQAM et l’Istituto Italiano di Cultura di Montréal hanno organizzato la mostra “Un avant-goût de design italien!” che vede protagonisti gli oggetti e le realizzazioni di due realtà del design italiano più note e conosciute nel mondo, la Alessi di Omegna, in Piemonte, e la Smeg di Guastalla, in Emilia-Romagna.

Della genesi dell’esposizione, e dei suoi contenuti, ne abbiamo discusso con la curatrice Federica Sala, conservatrice indipendente e consigliera in design.

«Sono venuta per la prima volta a Montréal nel maggio scorso – spiega Federica Sala – in qualità di ambasciatrice del design italiano, per partecipare ad una conferenza all’UQAM nell’ambito della Giornata del design italiano nel mondo. Attraverso l’appoggio del Consolato italiano, e di questo ringrazio la Console generale Silvia Costantini, ho conosciuto la direttrice dell’UQAM, ed il direttore del’IIC di Montréal Sandro Cappelli che hanno deciso di affidarmi la cura di questa mostra per la Settimana della cucina italiana nel mondo.

Abbiamo portato qui a Montréal – fferma – una quarantina di oggetti di design italiano di due aziende, la Alessi e la Smeg, che sono spesso sulle tavole degli italiani. Una delle tante qualità dell’Italia è la quotidianità e l’accessibilità della bellezza. Nel nostro Paese le cose sono accessibili a tutti e sono quotidiane, le usiamo e le consumiamo. E queste cose le ritroviamo non solo la sera in cui si va al ristorante o nelle occasioni importante ma anche sulle nostre tavole, tutti i giorni. Quindi “vivere all’italiana” significa anche vivere bene ogni singolo giorno e apprezzare ogni momento della giornata. Il design italiano è stato ed è ancora l’interprete di questo sentimento, un sentimento tanto funzionale quanto culturale».

Caffettiere e bollitori

«Per tali motivi – continua la curatrice – sono presenti in questa mostra alcune tipologie di oggetti firmati Alessi, a partire dalle caffettiere. Perché non si può parlare d’Italia e della tavola senza parlare del caffè. Ci sono, ad esempio, la cosiddetta “cupola” disegnata da Aldo Rossi, le rivisitazioni di Alessandro Mendini o “l’ossidiana” dalle forme asimmetriche disegnata da Mario Tremarchi. All’aspetto funzionale, al quale non si rinuncia mai, si unisce l’aspetto estetico, della bellezza stessa dell’oggetto che soddisfa anche i nostri bisogni emozionali.

Abbiamo poi i bollitori firmati Alessi, tra cui quelli elettrici proprio per andare incontro ad un mercato diverso da quello italiano. Tra di essi il cosiddetto “BulBul” disegnato da Achille Castiglione negli anni 70 che si è ispirato direttamente allo “stone”, alla pietra di granito del curling e che quindi “strizza l’occhio” ad uno degli sport preferiti dai canadesi.

Il bollitore “Bulbul” della Alessi firmato da Achille Castiglione

Infine – aggiunge – sono esposti gli insiemi di oggetti per i cocktail, due serie firmate rispettivamente da Ettore Sottsass junior negli anni ’70, e da Giulio Rachetti insieme al barman italiano Oscar Quagliarini. Il cocktail deriva da una cultura più nordamericana che italiana ma vuole dire anche preparazione, dialogo, stare insieme per berlo, vuole dire, così come l’aperitivo, senso di comunità, un momento di scambio tra le persone e il design italiano risponde proprio a queste esigenze della nostra vita».

Spremi agrumi e frullatori

«Gli altri oggetti esposti – afferma Federica Sala – sono della SMEG. In questo caso presentiamo una collezione che si chiama “Fifties” (anni 50) dallo stile “rétro”, dal sapore “vintage” e dai colori pastello. Dei piccoli elettrodomestici che sono diventati uno dei tanti cavalli di battaglia dell’azienda emiliana e che ritroviamo spesso nelle cucine italiane. Abbiamo dunque bollitori e spremiagrumi, firmati da designer come Matteo Bazzicalupo e Raffaella Mangiarotti, attrezzi che rendono più facile, e più bella, la gestione quotidiana in cucina. Uno dei “pezzi forti” è il tostapane firmato dagli stilisti Dolce & Gabbana che hanno trasferito sull’oggetto lo stile dei dipinti presenti sui carretti siciliani. Quello che volevo trasmettere portando questo pezzo è che un tale oggetto, a parità di funzionamento, ha anche una funzione emotiva che rimanda al ricordo e alla memoria. Un oggetto del genere è una sorta di tunnel spazio-temporale che ci porta immediatamente in Sicilia, in un giorno d’estate con il mare fuori dalla finestra, che ci mette di buonumore, che ci comunica allegria. Ancora una volta tali oggetti, al di là di quella che è la loro funzione pratica, assolvono anche una funzione psicologica. Questa dimensione è sempre stata molto importante all’interno del design italiano e penso sia importante raccontarla e trasmetterla».

Info-mostra e prodotti

“Un avant-goût de design italien!”, fino al 13 gennaio.

Centre de design de l’UQAM – ‘Pavillon de design’ – Hall d’entrée e 3° piano, 1440, rue Sanguinet, Montréal

Ingresso libero; mercoledi-domenica, 12-18.

https://centrededesign.com/un-avant-gout-de-design-italien/

I piccoli elettrodomestici SMEG sono disponibili presso: The Bay, Crate & Barrel, Bed, Bath and Beyond e Best Buy.

 

 

 

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