Calcio
15:29pm8 Novembre 2017 | mise à jour le: 8 Novembre 2017 à 15:29pmReading time: 3 minutes

Ventura si gioca il Mondiale: «Vincere è l’unica opzione»

Il 10 e 13 novembre lo spareggio contro la Svezia per andare a Russia 2018

Gian Piero Ventura

ANSA

(NoveColonneATG) Coverciano – Centottanta minuti per volare in Russia, un viaggio che passa dalla doppia sfida con la Svezia in programma a Stoccolma (‘Friends Arena’ di Solna, venerdì sera) e Milano (Stadio ‘Giuseppe Meazza’, lunedì 13 novembre).

Inizia da Coverciano la ‘missione Mondiale’ della Nazionale, che si è radunata al Centro tecnico federale. Ventisette gli azzurri convocati per il play off da Gian Piero Ventura, che da Coverciano spiega le motivazioni alla base del ritorno in Nazionale di Jorginho e Zaza, assenti rispettivamente dal giugno e dal novembre 2016: “Ho chiamato Jorginho perché sta facendo bene – esordisce nella conferenza stampa – in 72 ore ci giochiamo una qualificazione al Mondiale e possiamo fare delle scelte sul modo in cui stare in campo e di conseguenza sui giocatori da schierare. Zaza ha fatto un percorso, la prima volta lo avevo chiamato per recuperarlo, oggi è arrivato qui per merito, non solo per i gol segnati ma soprattutto per le prestazioni”.

Il Ct ribadisce di essere fiducioso di poter staccare il pass per il Mondiale: “Ho trovato un gruppo straordinariamente voglioso e motivato. E’ un momento importante per me e per la mia storia, ma anche per i giocatori perché per alcuni c’è la possibilità di iniziare un ciclo e per altri di finirlo. Sono tranquillo perché ho la disponibilità dei giocatori e perché l’Italia si è sempre compattata in occasione di queste sfide da dentro e fuori, basti pensare ai 65.000 biglietti venduti per il match di San Siro.

Non ho mai preso in considerazione la possibilità di non andare il Mondiale, mai avuto la sensazione di essere distaccato dalla Federazione e i dirigenti, a cominciare dal presidente Tavecchio, mi sono sempre stati vicini. Abbiamo un obiettivo che dobbiamo centrare e una volta centrato ci sono i presupposti per fare qualcosa di importante”.

Inutile parlare di modulo (“saranno fondamentali l’approccio alla partita e la determinazione che metteremo in campo”) e più dell’avversario è giusto guardare in casa nostra: “Non conta la Svezia – avverte Ventura – conta quello che faremo noi. Loro sono più o meno quelli degli Europei, non c’è Ibrahimovic ma Toivonen, giocano sempre con le stesse caratteristiche che rispondono al loro Dna. Sogno di avere venti giorni a disposizione per allenare una squadra e perché questo si realizzi dobbiamo andare ai Mondiali. Oggi non è tempo di sognare, ma solo di pensare a questa doppia sfida”.

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