In vista dell’apertura della stagione 2021-22, le panchine della Serie A stanno vivendo una vera e propria rivoluzione. Almeno la metà delle squadra ha cambiato allenatore nella speranza di poter dare nuova linfa e nuovo slancio alle rispettive squadre.
Il cambio più mediatizzato, anche se non è più una novità in quanto era stato annunciato prima della fine del campionato, è l’avvento di José Mourinho sulla panchina della Roma al posto di Fonseca. Un portoghese per un altro portoghese. Ma la popolarità dello “Special One”, che ha allenato in Spagna, Inghilterra e Italia (sponda Inter), è tale che la Roma si è sicuramente argiudicata la palma del cambio più eclatante.
Rimanendo a Roma, i “cugini” della Lazio, visto che Simone Inzaghi è andato ad allenare l’Inter rimasta orfana di Antonio Conte, che a sua volta ha lasciato perché in disaccordo con le strategie societarie, hanno confermato l’arrivo di Maurizio Sarri a lungo corteggiato anche dalla Roma prima della svolta Mourinho.
Veniamo alla Juventus. Ad Andrea Pirlo non sono bastate una Supercoppa e una Coppa Italia per rimanere a Torino. La dirigenza non gli ha perdonato un “faticoso” quarto posto e così ecco il ritorno sulla panchina bianconera di Massimiliano Allegri che in passato ha vinto 5 scudetti in 5 stagioni, quattro Coppe Italia, due Supercoppe, e disputato due finali di Champions League.
Il Napoli, quinto in campionato quindi fuori dalla zona Champions League, ha dato il benservito a Rino Gattuso che si àe accasato sulla panchina della Fiorentina ma non neanche avuto il tempo di iniziare la stagione e sedervisi che ha rinunciato per divergenze con la società.
I partrenopei hanno “rispolverato” Luciano Spalletti che era fermo da un paio d’anni dopo l’esperienza poco produttiva sulla panchina dell’Inter.
Pippo Inzaghi ha lasciato il retrocesso Benevento per sedersi, in Serie B, sulla panchina del Brescia: «Abbraccio questo progetto con tanto entusiasmo. Per me – ha detto Pippo – non è mai una questione di categoria, ma di quello che sento: il Brescia mi ha voluto tanto, il presidente Massimo Cellino mi ha fatto da subito sentire molto importante».
Alessio Dionisi, dopo la promozione in Serie A, ha lasciato la panchina dell’Empoli per trasferirsi al Sassuolo al posto di Roberto De Zerbi che tenta l’avventura in Ucraina con lo Shakhtar Donetsk. Sulla panchina dell’Empoli torna invece Aurelio Andreazzoli.
Il Torino ha salutato Davide Nicola e dato il benvenuto all’ex allenatore del Verona il croato Ivan Juric: contratto di 3 anni a 2 milioni più bonus a stagione. Eusebio Di Francesco, invece, che ha risolto il proprio contratto con il Cagliari, allenerà il Verona.
Confermati sulle panchine delle neopromosse Venezia e Salernitana, gli allenatori Paolo Zanetti e Fabrizio Castori, così come sono stati confermati Gian Piero Gasperini all’Atalanta, Sinisa Mihajlovic al Bologna, Leonardo Semplici al Cagliari, Davide Ballardini al Genoa, Stefano Pioli al Milan, Vincenzo Italiano allo Spezia, Luca Gotti all’Udinese.
L’unica panchina che al momento non ha un “padrone”, a parte quella della Fiorentina, è la Sampdoria dopo l’addio di Claudio Ranieri. I due principali candidiati sono Patrick Vieira ed Eugenio Corini.