A Riad, capitale dell’Arabia Saudita, è andata in scena, mercoledì 18 gennaio, la 35° edizione della Supercoppa italiana che ha messo di fronte il Milan, vincitore dell’ultimo scudetto, e l’Inter vincitrice dell’ultima edizione della Coppa Italia.
Vista l’esotica “location” forse sarebbe stato il caso di ribattezzare questa competizione “Supercoppa straniera” poiché che non è la prima volta che tale competizione si disputa, per ragioni puramente economiche, ad altre lucrose latitudini che non siano quelle italiane (due volte negli Stati Uniti, una in Libia, quattro volte in Cina, due in Qatar e tre in Arabia Saudita).
Per la cronaca l’Inter ha “asfaltato” il Milan per 3-0 in questo “derby della Madonnina” in salsa islamica con le reti di Di Marco e Dzeko nel primo tempo e sigillo di Lautaro Martinez nella ripresa. Netta la supermazia degli interisti.
Si tratta del settimo titolo nella storia dell’Inter e della seconda Supercoppa consecutiva dopo quella vinta lo scorso anno contro la Juventus. Con questa vittoria l’Inter pareggia il conto con i cugini rossoneri: 7 Supercoppe a testa. Il primato di vittorie è detenuto dalla Juventus, impostasi in 9 edizioni.
L’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi si conferma sempre di più “Re di Coppe”, centrando la quarta vittoria in altrettante gare disputate (con la Lazio nel 2017/18 e nel 2019/20, con l’Inter la scorsa stagione ed oggi), mentre l’allenatore del Milan Stefano Pioli è costretto al secondo ko in carriera (il primo con la Lazio nel 2015/16).
L’Inter torna così in Italia con la Supercoppa in tasca. Ma, con tutto il rispetto per l’Arabia Saudita, non sarebbe stato meglio disputarla al Meazza di Milano, davanti ai tifosi di casa, tanto più che era un derby? Potenza dei petrodollari!
