Calcio
14:10pm15 Maggio 2018 | mise à jour le: 15 Maggio 2018 à 14:10pmReading time: 3 minutes

Juventus campione d’Italia per la 34° volta

Roma in Champions League. Lotta a tre per non retrocedere

Festa per i giocatori della Juve al termine della partita contro la Roma

ANSA

Non è da tutti festeggiare due volte nel giro di quattro giorni, per di più farlo sul campo di una delle sue grandi rivali, ha un sapore ancora più dolce in casa Juventus.

Sul prato dell’Olimpico i bianconeri si sono portati a casa prima la Coppa Italia, battendo il Milan in finale con un sonoro 4-0, e poi lo scudetto n. 34 della loro storia, il settimo di fila, il quarto per l’allenatore Max Allegri.

È bastato uno scialbo 0-0 che ha annacquato i gol del Napoli a Marassi per rivedere i bianconeri di nuovo gioire e i giallorossi archiviare un campionato che ha regalato comunque loro di nuovo l’accesso alla Champions, anche se non ancora il terzo posto. La Roma ci ha provato. Di consegnare il campionato ai rivali, per di più davanti al suo pubblico nell’ultima uscita casalinga non ne aveva voglia.

Ci ha provato almeno fino al 26′ st, quando Nainggolan si è fatto scioccamente buttare fuori per un secondo giallo dopo essere stato ammonito pochi minuti prima. Lì la partita è finita, e sono iniziati i festeggiamenti della Juve, brava a tenere palla fino alla fine senza correre pericoli.

«Siamo felici di aver conquistato lo scudetto. È stata una annata dura, faticosa, e facciamo i complimenti al Napoli, che ha fatto un grande campionato e ha lottato fino alla fine. I ragazzi si meritano questa festa, perché 4 anni fatti in questo modo difficilmente possono ricapitare». Questo il commento di Allegri, dopo la conquista dello scudetto.

«Faccio i complimenti – ha aggiunto – a tutti quelli che hanno lavorato con me e con noi, la maggior parte del merito è dei ragazzi. Con una squadra del genere e con questi uomini e questi giocatori è più facile arrivare all’obiettivo, ma vincere non è mai semplice».

A 90′ dalla fine del campionato nulla è deciso per la terza squadra che dovrà retrocedere con Benevento e Verona, mentre sarà Lazio-Inter lo spareggio per il quarto posto in Champions. «Probabilmente meritavamo la vittoria ma ora ci giocheremo tutto con l’Inter, all’Olimpico», ha commentato l’allenatore della Lazio Simone Inzaghi, dopo il pari in casa del Crotone. «Contro i nerazzurri dovremo giocare per vincere e per fare la gara come sempre, dovremo essere coraggiosi come tutto l’anno».

Per quanto riguarda la lotta per non retrocedere Crotone e Spal, a 35 punti, e Cagliari a 36, sono le tre squadre più rischio. Il compito più difficile, sulla carta, spetta al Crotone che renderà visita al Napoli che comunque giocherà per fare “passerella”, mentre la Spal se la vedrà in casa contro una Sampdoria che non ha più nulla da chiedere al campionato e il Cagliari riceverà, in casa, l’Atalanta a caccia di punti per un piazzamento in Europa League. L’ultima giornata promette scintille!

 

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