Calcio
14:52pm16 Ottobre 2018 | mise à jour le: 16 Ottobre 2018 à 14:52pmReading time: 2 minutes

Nations League: l’Italia evita la serie B

Battuta la Polonio per 1-0 con rete di Biraghi al 93′

La Nazionaled italiana ha rialzato la testa in Polonia. Biraghi, indicando il numero 13 al ciello, ha dedicato il gol al rimpianto capitano della Fiorentina Davide Astori

Ansa

Ansa – Bentornata Italia. Dopo oltre un anno senza vittorie in partite ufficiali, la nazionale ritrova il successo, in casa della Polonia, ma soprattutto gioco e sorriso.

La nazionale di Mancini festeggia il risultato che le evita la retrocessione nella serie B della Nations League. E lo fa con una prestazione brillante in casa di una nazionale di spessore, macchiata per novantadue minuti da troppi errori sottoporta ma premiata al 93′ dal primo gol azzurro di Biraghi. È una scommessa vinta da Mancini, non solo perché l’autore del gol che infrange il tabù vittoria è scelta netta del ct. Il tecnico ha rischiato confermando un’Italia con tre attaccanti, ma senza centravanti, e ha stupito quando dovendo mettere peso al centro dell’attacco invece di Immobile ha spedito dentro Lasagna. Che poi la spizzata di testa per il tap in del viola Biraghi sia stato proprio della punta dell’Udinese, è coincidenza fortunata e poco più.

L’1-0 condanna una Polonia dominata (tante le occasioni sprecate dagli azzurri, comprese due traverse e le grandi parate di Sczeszny) alla B e lascia all’Italia ancora una chance di vincere il girone: se la giocherà il 17 novembre a San Siro, contro il Portogallo, a meno di ripensamenti ancora privo di Ronaldo. E se l’Italia sarà la stessa di stasera, magari più concreta, pensare che da Chorzow sia cominciata una nuova era azzurra è davvero possibile.

Capello promuove Mancini

La nazionale vista contro la Polonia è “piaciuta molto” a Fabio Capello. «Ha fatto una buona partita – ha detto il tecnico – si era già visto qualcosa di buono in quella precedente, gli azzurri non si sono sentiti sotto esame e si sono espressi nel migliore dei modi. Il centrocampo ha dato vigore e equilibrio a tutta la squadra, forse in area siamo un pelo mancati, potevamo cercare un affondo in più. A Capello è piaciuto soprattutto Barella, per il quale vede un futuro in azzurro: «È il giocatore che dà cambio di ritmo a centrocampo, Barella dà qualcosa di più, sul piano della qualità e della quantità, che ci mancava prima. Mi ricorda un po’ Tardelli a livello dinamico».

 

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