Ansa – Battendo la Sampdoria per 1-0 (gol di Vidal di testa) la Juventus ha conquistato sabato ilsuo 31/o scudetto, 33 sul campo, il numero 29 vinto nell’era della serie A su girone unico. Prima del 1929/30 i bianconeri, infatti, avevano vinto i campionati 1905 e 1925/26. Come nel 1976/77, la Juventus vince il titolo a Genova contro la Sampdoria: quel 22 maggio 1977 fu 2-0 bianconero all’ultima giornata, con le reti nella ripresa di Bettega e Boninsegna e la sconfitta costò ai blucerchiati la retrocessione in serie B.
A livello di data è il quarto scudetto aritmetico nella serie A su girone unico assegnato il giorno 2 maggio: nel 1937 fece festa il Bologna, che alla terzultima giornata vinse 2-0 in casa sulla Triestina; nel 1971 titolo all’Inter, che superò 5-0 il Foggia a San Siro alla terzultima giornata; infine il titolo del Milan nel 2004, 1-0 alla terzultima giornata al “Meazza” contro la Roma. Quello conquistato sabato è il secondo scudetto in carriera tecnica per Massimiliano Allegri, dopo quello vinto con il Milan nel 2010/11; Allegri diventa così il sesto allenatore nella storia della serie A su girone unico, dal 1929/30 ai giorni nostri, ad aver vinto due scudetti in piazze diverse; prima di lui ricordiamo Veisz (Inter e Bologna negli anni ’30), Bernardini (Fiorentina e Bologna tra 1956 e 1964), Liedholm (Milan 1979 e
Roma 1983), Trapattoni (6 con la Juve ed 1 con l’Inter negli anni ’70/’80) ed infine Capello (4 volte con il Milan, 1 con la Roma e 2 – sul campo – con la Juventus).
La Juventus non vinceva 4 scudetti consecutivi dagli anni ’30, quando furono 5 i titoli tricolori a fila, dal 1930/31 al 1934/35. E’ lo scudetto dei record per la Juventus: mai prima d’ora lo aveva vinto – nell’era del girone unico – con 4 turni di anticipo sulla fine del campionato, vanta nel torneo 2014/15 il maggior numero di vittorie (23) e la difesa bunker (19 reti subite, ma anche in casa con sole 9 reti al passivo ed in trasferta, con 10 e nessun giocatore avversario gli ha segnato più di una rete in questo torneo), una delle due imbattute ancora in casa (come la Sampdoria, proprio colei che ha vinto l’ultima volta allo Stadium in serie A, 2-1 il 6 gennaio 2013).
La Juventus ha preso la testa della classifica fin dal primo giorno del campionato, vincendo 1-0 a Verona sul Chievo nel primo anticipo del torneo, grazie ad un autogol di Biraghi. Nelle prime 5 giornate la Juventus ha viaggiato a punteggio pieno in condominio, poi – alla sesta giornata – battendo 3-2 la Roma allo Stadium si è staccata e da allora ha fatto corsa solitaria, salvo alla nona giornata, quando fu di nuovo appaiata dalla Roma a quota 22, complice il k.o. bianconero a Marassi dal Genoa, 0-1, prima sconfitta stagionale dei torinesi. Chiusa l’andata a +5 sui giallorossi di Garcia, la Juventus ha via via allungato il distacco nel girone di ritorno, con un massimo vantaggio di 15 punti sulle due romane alla 31 giornata (73 contro 58).
Al di là di un Carlos Tevez “stellare” (20 reti, giocatore più decisivo della serie A 2014/15 con 26 punti portati grazie alle sue reti determinanti e per la terza volta in carriera che tocca almeno 20 reti realizzate, come nel Manchester 2010/11 – ma il suo record è 22 l’anno precedente, sempre con i “citizens”), da incorniciare – a livello strettamente statistico – anche la stagione di Bonucci (eguagliati i 3 gol in un singolo campionato, come nel 2008/09 in B, di cui 2 a Treviso fino a gennaio ed 1 a Pisa nella seconda parte della stagione) e Pogba (anche per lui eguagliato record personale di realizzazioni, con 7 centri, come l’anno scorso, sempre in bianconero). I record-man di scudetti in questa Juventus sono Buffon, Bonucci e Pirlo: per loro, sul campo, è il sesto delle rispettive carriere.
Alle spalle dei neocampioni d’Italia si riaccende la volata Champions, col controsorpasso della Roma sulla Lazio. Gli ex Biava e Reja frenano la squadra di Pioli che riesce solo a pareggiare a Bergamo consentendo cosi’ a quella di Garcia, vincitrice 2-0 all’ora di pranzo sul Genoa con Doumbia e Florenzi, il controsorpasso nella corsa tutta romana al secondo posto Champions. La Roma si riporta a +1 sui cugini in una sfida che, a meno del crollo di entrambe che potrebbe rimettere in corsa il Napoli, si deciderà probabilmente nel derby della penultima giornata. Negli altri incontri pomeridiani, flagellati da un caldo vicino ai 30 gradi, l’Inter deve ringraziare Handanovic se non viene bastonata da un Chievo intraprendente, l’Udinese coglie il successo pieno in casa del Verona (Di Natale vince con un gol di tacco la sfida con Toni tra i nonni del gol, e soprattutto supera Baggio a quota 206) mentre la Fiorentina fa un buon allenamento in vista di Siviglia regolando 3-1 un Cesena ormai quasi spacciato con doppietta di Ilicic