Secondo posto per la Ferrari di Vettel al Gran Premio del Belgio
Lewis Hamilton, sì ancora lui, la fa da padrone sul classico circuito delle Ardenne, teatro del Gran Premio del Belgio, dodicesima prova mondiale. Dopo avere eguagliato il record di Schumacher di 68 pole positions, è andato a vincere la sua quinta prova mondiale.
Successo che lo avvicina a solo 7 lunghezze da Vettel, attuale leader della classifica piloti: 213 a 220. Hamilton ha dato un’ulteriore prova di quanto sia un vincente basti vedere come ha difeso la testa della gara quando per Vettel, con gomme ultra soft, rispetto alle soft di Hamilton, sembrava un gioco da ragazzi sorpassarlo. A detta della Pirelli la differenza tra le due mescole è di oltre un secondo al giro su questa pista. E nonostante questo vantaggio, un vero regalo da parte della Mercedes rimasta senza gomme ultra soft e quindi obbligata a montare le sole gomme soft a disposizione, Vettel non ha saputo trarne vantaggio dopo la ripartenza con qualche decina di giri da fare.
Per la cronaca, la safety car è stata chiamata in causa al 30° giro in seguito alla collisione tra i compagni Perez e Ocon della Force India fortunatamente senza conseguenze.
Vettel, dopo avere montato le ultra soft, da parte sua ha ammesso di aver commesso l’errore di essersi troppo incollato a Hamilton sulla salita del Kemmel dopo l’Eau Rouge, la famosa esse da fare a fondo. Arrivati alla staccata, punto critico del tentativo di sorpasso, Hamilton ha chiuso la porta rallentando di quel tanto da obbligare Vettel a tirare su il piede per evitare un sicura collisione, con ovvio calo di potenza del motore della Ferrari così da veder svanire una sacrosanta chance di sorpasso ed una eventuale vittoria.
Questa è in pratica la sintesi di quel che si è visto a Spa, con Hamilton e Vettel a dominare dal primo all’ultimo giro. Sorprendente il terzo posto di Ricciardo che ha saputo approfittare della ripartenza per passare dal sesto al terzo gradino del podio con un sorpasso da mozzafiato su Bottas e Raikkonen. Ha fatto esattamente quel che Vettel non è riuscito a fare e lo ha fatto in modo spettacolare e non è la prima volta.
Raikkonen, fresco del rinnovo di contratto per un altro anno, ha fatto una gara incolore, al limite delle sue abilità. Anche se penalizzato di dieci secondi, oltre il lecito a nostro avviso, per avere ignorato il doppio giallo sventolato in occasione del ritiro di Verstappen, avrebbe potuto rendere la vita più difficile ad Hamilton al suo rientro dopo il primo cambio gomme e permettere a Vettel di guadagnare qualche secondo in più prima del suo stop qualche giro dopo. E in occasione della ripartenza, ha avuto la meglio su Bottas ma è stato beffato da Ricciardo che dall’esterno ha fatto meglio di entrambi.
A concludere la top 10 troviamo nell’ordine, Hulkenberg, Grosjean, Massa, Ocon, e Sainz Jr.
Prossima gara il GP Premio d’Italia a Monza domenica 3 settembre.
CLASSIFICA PILOTI
S. Vettel (Ferrari) p. 220
L. Hamilton (Mercedes) p. 213
V. Bottas (Mercedes) p. 179
D. Ricciardo (Red Bull) p. 132
K. Raikkonen (Ferrari) p. 128
M. Verstappen (Red Bull) p. 67
S. Perez (Force India) p. 56
E. Ocon (Force India) p. 47
C. Sainz (Toro Rosso) p. 36
N. Hulkenberg (Renault) p. 34
F. Massa (Williams) p. 27
CLASSIFICA COSTRUTTORI
Mercedes p. 392
Ferrari p. 348
Red Bull p. 199
Sahara Force India p. 103
Williams Mercedes p. 45
Scuderia Toro Rosso p. 40
Haas F1 Team p. 35
Renault p. 34
McLaren Honda p. 11
Sauber F1 Team p. 5