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18:09pm19 Marzo 2019 | mise à jour le: 19 Marzo 2019 à 18:09pmReading time: 4 minutes

Che Bottas… e che Mercedes! Ferrari irriconoscibili

Al Volante con Pino Asaro
pino.asaro@lubital.ca

Dal circuito di Albert Park, è ripartito il Campionato di Formula Uno con un botto, quello di Bottas, pilota Mercedes secondo di Hamilton, ma primo al traguardo grazie alla “gara della sua vita” così da lui stesso definita.
Andato in testa alla prima curva grazie ad una partenza perfetta, ha fatto subito il vuoto davanti ad Hamilton e al resto del gruppo. Bottas ha realizzato anche il giro più veloce, buono per il “bonus point” da nuovo regolamento.

Vittoria a parte, la quarta in carriera per il finlandese, ciò che è emerso da questo primo verdetto è stato il quasi totale fallimento della nuova Ferrari e il ritorno sul podio del motore Honda nell’era ibrida grazie ad un coriaceo Verstappen finito alle spalle di Hamilton con la Red Bull.
Le Rosse, dopo i test di Barcellona, erano date come le favorite, invece Vettel e Leclerc sono finiti a quasi un minuto da Bottas in quarta e quinto posizione rispettavemente. E se non fosse stato per l’ordine di mantenere le posizioni, Vettel avrebbe subito l’ulteriore umiliazione di vedersi sorpassare dal compagno Leclerc.

Cosa non ha funzionato in casa Ferrari, non è ancora chiaro a parte il dichiarato problema di assetto ed il secondo treno di gomme medie montate sulla macchina di Vettel. Ma a dirla tutta sulla prestazione della Ferrari, e a dover preoccupare Binotto e il resto del team, è il distacco da Bottas. Bisogna tornare indietro nel tempo per ritrovare una Ferrari a quasi un minuto dal primo. Specie dopo le premesse della vigilia, il risultato di Melbourne è a dir poco imbarazzante.
Ovviamente a fine gara, sia Binotto che i due piloti hanno voluto sdrammatizzare il risultato, con argomenti più o meno leciti. Ma la realtà è che le Rosse viste in Australia, devono ritrovare la forma dimostrata nei test di Barcellona, a due settimane dal prossimo Gran Premio del Bahrain. Da parte sua Binotto in conferenza stampa assicura che … «la macchina c’è. E lo dimostreremo già dalla prossima gara. Questo risultato non è di certo quello che noi tutti aspettavamo, specie dopo i test di Barcellona. In fabbrica analizzeremo tutti i dati, dobbiamo capire quello che non ha funzionato con le gomme e l’assetto, e saremo pronti per il Bahrain«.

Vettel invece è stato un po’ vago, quasi a sembrare non convinto della mancanza di prestazione della sua Ferrari. «Credo sia stato un problema di gomme, ma dobbiamo approfondire bene i motivi di questa prestazione. Almeno il motore ha funzionato bene (!). Comunque è solo la prima gara di 21 e sono convinto che ci rifaremo», ha dichiarato il tedesco.
Ulteriore preoccupazione, la versione sui fatti della giovane promessa Leclerc che conferma come anche lui non abbia capito come mai le due Rosse siano finite così lontane da Bottas. «Ho avuto ordini dal team, di mantenere le posizioni in quanto non vi era nulla da guadagnare, anche se potevo benissimo arrivare quarto davanti a Vettel», ha affermato Leclerc che, al contrario del tedesco, ha avuto problemi con il primo set di gomme.

Alle spalle delle Ferrari, il danese Kevin Magnussen sesto al volante della Haas-Ferrari, la prima Renault di Hulkenberg settimo, Kimi Raikkonen e l’Alfa Romeo Racing ottavi, il “nostro” Stroll e la nuova Racing Point noni e a chiudere la top ten il russo Kvyat e la Toro Rosso.
Giovinazzi, con la seconda Alfa Romeo, è finito 15°, per un problema all’aerodinamica, conseguenza di un contatto con l’alettone di Ricciardo e la McLaren di Sainz.

Disastrosa la partenza di Ricciardo finito sull’erba per evitare Perez, con il conseguente danno all’alettone anteriore. Altri problemi al retrotreno hanno costretto l’italo-australiano al ritiro al 30° giro. Deludente anche la seconda Red-Bull del francese Pierre Gasly finito undicesimo e fuori dai punti nonostante una rimonta dal 15° posto in partenza. Di positivo, a parte la vittoria di Bottas, la performance dei motori Honda sia sulle due Red Bull che le due Toro Rosso, dopo quattro anni disastrosi con la McLaren. Prossima gara, il GP del Bahrain.

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