Motori
14:32pm17 Aprile 2019 | mise à jour le: 30 Aprile 2019 à 19:08pmReading time: 4 minutes

Gran Premio della Cina: Hamilton va a mille. Ferrari solo terza

Al Volante con Pino Asaro
p.asaro@lubital.ca

In Cina, si è celebrato il 1000° Gran Premio della lunga storia del Campionato del Mondo di Formula Uno. Vale la pena ricordare che il primo fu vinto da Giuseppe Farina, sul circuito di Silverstone al volante di una Alfa Romeo in quel lontano Gran Premio d’Inghilterra dell’anno 1950.
Gli anni 50 hanno visto l’Italia dominare lo sport con l’Alfa Romeo, Ferrari e Maserati, e Lancia. Erano gli anni di Farina, primo campione del mondo, di Alberto Ascari, due volte campione del mondo e dell’argentino Juan Manuel Fangio, cinque volte campione del mondo, due volte al volante di una Maserati, e un titolo con Alfa Romeo, Mercedes e Ferrari. Siamo sempre negli anni 50 quando sino al 1960 la 500 Miglia di Indianapolis era inserita come prova mondiale piloti. La Mercedes scese in pista nel 1955, con Fangio già campione l’anno precedente con la Maserati, e vinse il titolo mondiale al primo tentativo.

A distanza di quasi 70 anni la Mercedes continua a dominare, al contrario della Ferrari che, dopo la terza corsa di questo mondiale, continua a deludere. Altra doppietta per le stelle d’argento, con un grande Hamilton partito benissimo dalla seconda posizione, che ha subito preso il volo, seguito dal compagno Bottas. Alla Ferrari non rimane che la magra consolazione del terzo posto di Vettel, beffato all’ultimo giro dalla Red Bull di Pierre Gasly che gli ha negato anche il punto per il giro più veloce.

Max Verstappen ha preceduto l’altra Rossa di Charles Leclerc, vittima di decisioni discutibili da parte del box Ferrari, vedi lo stop per il cambio gomme quando non avendo niente da perdere poteva tirare sino a tre giri dalla fine per montare le soft invece delle medie e assicurarsi il punto per il giro più veloce andato invece a Gasly. Un quinto posto che deve fare riflettere lo stato maggiore di Maranello. Se si considera la debacle dell’ultima gara in Bahrain ci si sarebbe aspettato altro da entrambi i piloti. Soprattutto su una pista come questa di Shanghai, dove il motore Ferrari avrebbe dovuto dettare legge. Ma è tutta la performance delle due Ferrari a destare forti dubbi sul resto della stagione dopo le rosee premesse di precampionato.
In Cina le Mercedes sono sembrate di un altro pianeta, dalle qualifiche alla gestione gara, il dominio è stato schiacciante e senza il minimo equivoco. Al sesto posto la seconda Red Bull di Pierre Gasly che non sembra avere ancora il passo del compagno Verstappen, seguito al settimo posto dall’ex Ricciardo, quest’anno alla Renault, di sicuro poco convinto dalla performance delle gialle francesi. Un vero peccato non vedere l’italo-australiano al volante di un mezzo più competitivo.

A completare la zona punti il messicano Sergio Perez al volante della Racing Point che ha avuto il suo bel da fare per tenere a bada Raikkonen e l’Alfa Romeo; al decimo posto un sorprendente Albon con il suo primo punto che vale quanto una vittoria. Il giovane anglo-thailandese al volante della Toro Rosso, dopo il brutto incidente nel finale delle terza sessione di prove libere, ha saltato le qualifiche ed è stato quindi costretto a partire dalla corsia dei box in ultima posizione.

A fine gara, la polemica sulla gestione corsa della Ferrari si è fatta ancora più viva quando, ai microfoni di SKY, Mattia Binotto ha dovuto spiegare perché aveva ordinato a Leclerc di lasciare passare Vettel in una frangente di corsa, a suo dire, molto critico: «Capisco la delusione di Leclerc che ha poi dovuto subire l’attacco e l’eventuale sorpasso da parte di Verstappen. Ma volevamo dare a Vettel la possibilità di ridurre il distacco su Bottas, cosa che purtroppo non si è materializzata. Vi assicuro che non si voleva favorire nessuno dei due. Semplicemente una decisione presa per il bene della squadra». L’ultima parola è del vincitore di questo storico Gran Premio Lewis Hamilton: «Quando siamo arrivati in Cina, avavamo forti dubbi sulla nostra performance rispetto alle Ferrari. E anche durante le prove libere e le qualifiche non mi sono mai trovato a mio agio. La squadra ha fatto un grande lavoro per rimediare i problemi di assetto e la strategia dei due stop è stata perfetta». Prossima gara, il Gran Premio di Azerbaijan, il 28 aprile, circuito cittadino della capitale Baku.

CLASSIFICA PILOTI

L. Hamilton (Mercedes) 68
V. Bottas (Mercedes) 62
M. Verstappen (Red Bull) 39
S. Vettel (Ferrari) 37
C. Leclerc (Ferrari) 36
P. Gasly (Red Bull) 13
K. Raikkonen (Alfa Romeo) 12
K. Magnussen ((Haas) 8
L. Norris (McLaren) 8
D. Ricciardo (Renault) 6
N. Hulkenberg (Renault) 6
S. Perez (Racing Point) 5
A. Albon (Toro Rosso) 3
L. Stroll (Racing Point) 2
D. Kvyat (Toro Rosso) 1

CLASSIFICA COSTRUTTORI

Mercedes 130
Ferrari 73
Red Bull 52
Renault 12
Alfa Romeo 12
McLaren 8
Haas 8
Racing Point 7
Toro Rosso 4
Williams 0

More Like This