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15:54pm28 Maggio 2019 | mise à jour le: 28 Maggio 2019 à 15:54pmReading time: 4 minutes

Gp di Monaco: vince Hamilton nel ricordo di Lauda

Al Volante con Pino Asaro

p.asaro@lubital.ca

Lewis Hamilton non poteva offrire un miglior tributo a Niki Lauda. Il campione del mondo inglese, partito dalla pole con il cuore pesante per la scomparsa della leggenda Lauda, ha difeso la leadership con il coltello tra i denti vincendo un gara tiratissima.

Con le gomme in stato di degrado per più di metà gara, Hamilton è riuscito a tenere in fila uno scatenato Verstappen, Vettel, e il compagno Bottas, finiti rispettivamente in questo ordine. Verstappen, poi, è stato retrocesso al 4° posto per una penalità di 5 secondi decretata dalla direzione gara per essere ripartito dai box per “unsafe release”, per non essere ripartito dai box in modo sicuro. Tutto questo al 10° giro con la Safety Car entrata in scena per sgomberare i detriti causati dalla Ferrari di Leclerc vittima di una foratura e della conseguente decomposizione della gomma posteriore destra. Tutti i primi della gara sono rientrati a cambiare le gomme, con Hamilton a montare le medie e Verstappen e Vettel le dure.

Alla ripartenza Hamilton ha ripreso a guidare il gruppo sino a meta dei 75 giri previsti con grande scioltezza. Entrati nella seconda metà della gara, le sue gomme, specie le anteriori, hanno iniziato a dare segni di usura eccessiva. Segnale preoccupante con, in previsione, un eventuale secondo stop come per il compagno Bottas.

Invece, Hamilton nonostante la pressione di Verstappen durata per oltre 35 giri, è riuscito a tagliare il traguardo al comando. Per lui vittoria numero 77, la terza nel Principato di Monaco.

Al quinto posto la seconda Red Bull di Pierre Gasly autore del giro più veloce. Gara da dimenticare per l’Alfa Romeo con Raikkonen 17° e Giovinazzi 19° e ultimo, sanzionato per una collisione con Kubica.

 

Ancora un errore in casa Ferrari

Al di à della gara, la prima quest’anno ad offrire dell’interesse ed a rompere la serie delle doppiette Mercedes, a tenere banco è stata l’ennesima incomprensibile decisione di tenere al box Leclerc nella Q1 quando mancavano ancora più di 5 minuti alla conclusione della sessione, sicuri che il suo tempo bastasse per passare in Q2. Invece ad elimare Carletto Leclerc è stato proprio il compagno Vettel. Decisione sconcertante, giudicata duramente dai media in generale. Binotto, ammesso l’errore di calcolo sui tempi, ha spiegato la motivazione nel voler avere a disposizione un set di gomme soft per la Q2 e Q3 nella speranza di strappare la pole alla Mercedes. Leclerc è stato privato dela possibilità di lottare per le prime posizioni in partenza e per un risultato finale sul suo circuito di casa. Prossima gara il “nostro” GP del Canada domenica 9 giugno.

 

Addio a Niki Lauda

Niki Lauda, deceduto il 21 maggio scorso, era nato a Vienna il 22 febbraio del 1949. Rimase gravemente ustionato in un incidente nel 1976

Il week-end nel circuito giardino di Montecarlo è stato vissuto nel ricordo di Niki Lauda, con un tributo da parte di tutti i team e del mondo intero al tre volte Campione del Mondo, due con Ferrari nel 75 e 77, e una con la McLaren nell’84. Il suo nome è apparso sui caschi e sulle livree delle macchine in gara. Tra le tante testimonianze vogliamo condividerne una molto particolare su come Lauda fu l’artefice del passaggio di Hamilton dalla McLaren alla Mercedes. Di fatto, Lauda, allora Presidente non-esecutivo ed Hamilton si sentirono nel 2012 quando l’inglese era in forza alla McLaren. Al tempo, la Mercedes era un nuovo team, con piloti di rispetto come Schumacher e Rosberg. Nonostante ciò non era un top team con una sola vittoria in Cina, al contrario della McLaren che vinse in quell’anno 7 GP. Fu Lauda a convincere Hamilton a fine stagione a fare il salto in Mercedes. Da allora il suo palmares si è arricchito di altri quattro titoli mondiali consecutivi, dopo il primo vinto nel 2008 e ben 55 Gran Premi con la Stella d’Argento, mentre la McLaren non vince dal GP del Brasile del 2012. «È stato molto triste l’inizio del week-end. Quando sono arrivato mercoledi scorso – ha detto il campione britannico – non avevo nessuna voglia di affrontare i media. L’abbiamo amato tutti ed è molto difficile immaginare che non sia più con noi. Niki vivrà sempre nel nostro cuore».

 

ORDINE D’ARRIVO

1) L. Hamilton (Mercedes)

2) S. Vettel (Ferrari)

3) V. Bottas (Mercedes)

4) M. Verstappen (Red Bull)

5) P. Gasly (Red Bull)

6) C. Sainz jr (McLaren)

7) D. Kvyat (Toro Rosso)

8) A. Albon (Toro Rosso)

9) D. Ricciardo (Renault)

10) R. Grosjan (Haas)

 

CLASSIFICA PILOTI

 

  1. Hamilton (Mercedes) 137
  2. Bottas (Mercedes) 120
  3. Vettel (Ferrari) 82
  4. Verstappen (Red Bull) 78
  5. Leclerc (Ferrari) 57
  6. Gasly (Red Bull) 32
  7. Sainz (McLaren) 18
  8. Magnussen ((Haas) 14
  9. Perez (Racing Point) 13
  10. Raikkonen (Alfa Romeo) 13

 

CLASSIFICA COSTRUTTORI

Mercedes 257

Ferrari 139

Red Bull 110

McLaren 30

Racing Point 17

Haas 16

Toro Rosso 16

Renault 14

Alfa Romeo 13

Williams 0

 

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