Al volante con Pino Asaro – p.asaro@lubital.ca
Il finlandese Valterri Bottas ha vinto il GP Usa con grande merito dopo la pole position ottenuta in qualifica. La sua è stata una corsa sempre d’attacco e nonostante i due stop per il cambio gomme ha avuto ragione di Hamilton che ha optato per un solo stop.
Secondo posto, quello ottenuto da Hamilton, sufficiente per garantirgli il sesto titolo mondiale della sua carriera. Solo Michael Schumacher ne conta sette. Al terzo posto il belga-olandese Verstappen che ha recriminato per l’uscita di pista di Magnussen con conseguente bandiera gialla e l’impossibilità di sorpassare Hamilton negli ultimi giri. Il pilota Red Bull, a due giri dal traguardo, è arrivato sotto i tubi di scarico della Mercedes dell’inglese e, senza la bandiera gialla, il sorpasso sarebbe stato più che scontato.
E la Ferrari? Altro weekend deludente! Vettel, pur essendo secondo sulla griglia di partenza, è partito malissimo transitando quinto alla fine del primo giro. Nei giri seguenti Vettel si è visto sorpassare sia dalla McLaren di Norris che da Ricciardo al volante della Renault. Il tedesco via radio si è lamentato di un forte sovrasterzo della sua Rossa. Ma il peggio è arrivato al 9° giro. Rottura della sospensione posteriore destra con conseguente ritiro. Leclerc invece non è mai stato in corsa, ancora una volta vittima di uno stop prolungato causa pistola pneumatica difettosa. Quarto posto con distacco imbarazzante di 52 secondi ma con la magra consolazione del giro più veloce. La voce che circola nel paddock da radiobox è che la Ferrari ha perso il vantaggio delle ultime corse in seguito alle nuove direttive sul controllo delle forniture del carburante.
La gara ha vissuto momenti interessanti soprattutto durante le ultime battute, grazie alla rimonta di Bottas che ha dovuto mostrare i denti per avere ragione di Hamilton deciso a difendere il primo posto ma alla fine le sue gomme non hanno retto il confronto. Da notare che Hamilton ha optato per un solo stop mentre sia Bottas che Verstappen ne hanno fatti due. L’inglese con un solo stop, ha preso la testa della corsa fino a quando le sue gomme hanno tenuto. A completare la top ten, Albon, al volante della seconda Red Bull, finito quinto nonostante il rientro dopo un giro per cambiare l’avantreno in seguito alla collisione con lo spagnolo Carlos Sainz. Al sesto posto un rivatilizzato Ricciardo che ha avuto ragione di Lando Norris settimo, del compagno in McLaren Sainz ottavo. E dulcis in fundo il tedesco Hulkenberg, ancora alla ricerca di un volante per l’anno prossimo, ed il messicano Sergio Perez. Penultimo appuntamento, il 17 novembre con il Gran Premio del Brasile a Interlagos.
CLASSIFICA PILOTI
- Hamilton (Mercedes) 381
- Bottas (Mercedes) 314
- Leclerc (Ferrari) 249
- Verstappen (Red Bull) 235
- Vettel (Ferrari) 230
- Albon (Red Bull) 84
- Sainz (McLaren) 80
- Gasly (Red Bull) 77
- Ricciardo (Renault) 46
- Perez (Racing Point) 44
- Norris (McLaren) 41
- Hukenberg (Renault) 37
CLASSIFICA COSTRUTTORI
Mercedes 695
Ferrari 479
Red Bull 366
McLaren 121
Renault 83
Racing Point 65
Toro Rosso 64
Alfa Romeo 35
Haas 28
Williams 1
I plurititolati mondiali
Schumacher 7
Hamilton 6
J.M. Fangio 5
Prost, S. Vettel 4
Brabham, J. Stewart, N. Lauda, N. Piquet, A. Senna 3
Ascari, J. Clark, G. Hill, E. Fittipaldi, M. Hakkinen, F. Alonso 2